La nuova statua del bacio ci rappresenta nella memoria e nell'identità

Il posizionamento della statua “Il bacio della memoria di un porto” restituisce finalmente alla città un po’ di bellezza, di bontà e di giustizia

Incontro con il Sindaco per intitolare una piazza alle vittime dei bombardamenti

Il Comitato 14 Maggio ha avanzato una richiesta scritta di intitolare il piazzale compreso tra via Mazzini e Via Gorizia alle vittime civili dei bombardamenti anglo-americani

Anniversario della nascita dell'Optimus Princeps, il fondatore di Civitavecchia

Ogni nuovo Imperatore dopo Traiano veniva salutato dal Senato con l'augurio: possa tu essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano (Felicior Augusto, melior Traiano)

Recensione della nostra visita presso la Macchina del Tempo Civitavecchia

E’ una calda sera di agosto quella che ci vede, insieme ad alcuni simpatizzanti, in visita presso la Macchina del Tempo, progetto inedito a cura di Roberta Galletta, divulgatrice storica

14 maggio, Anniversario dei bombardamenti anglo-americani su Civitavecchia

Il Comitato ha deposto un omaggio floreale presso il Monumento alle Vittime civili dei Bombardamenti, partecipando alla cerimonia ufficiale insieme alle autorità locali per ricordare quanti hanno perso la vita durante la 1° incursione aerea alleata.

19 dicembre 2017

19° anniversario del gemellaggio tra Civitavecchia e Betlemme. La piazzetta Betlemme ancora senza targa.


Ricorre oggi, 19 dicembre 2017, l'anniversario del gemellaggio tra Civitavecchia e la città palestinese di Betlemme. Un gemellaggio di cui proprio un anno fa, in un apposito comunicato, cogliemmo l'occasione, oltre che per ripercorrere la storia dei rapporti tra le due città, anche per descrivere il contesto in cui venne siglato l'accordo e per denunciare la sua caduta nell'oblio. A distanza di un anno la situazione non sembra essere cambiata e noi continuiamo ad auspicare, come minimo, il posizionamento della targa relativa alla piazzetta Betlemme, nei pressi del Pirgo. Una targa che ne indichi il nome e le circostanze in cui venne denominata. Un gesto simbolico di espressione di vicinanza in un momento difficile per la cittadina della Palestina.


Foto: MUSA AL SHAER/AFP/GettyImages
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15 dicembre 2017

Mostra fotografica per omaggiale la nomina a Monumento Naturale "La Frasca"

L'Associazione CineFotografica di Civitavecchia in occasione del nomina a Monumento Naturale "La Frasca" organizza una mostra fotografica presso il Foyer del Teatro Comunale Traiano dal 19/12/2017 al 07/01/2018 Inaugurazione ore 17 del 19/12/2017


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14 dicembre 2017

Presentazione del progetto progetto "Acheloo: la ripresa dell’indagine archeologica a Civitavecchia”



Lunedì 18 dicembre 2017, alle ore 16.00, presso la sala conferenze della Biblioteca Comunale in Piazza Calamatta n. 18, l’Amministrazione Comunale presenterà ai cittadini e agli organi di informazione il “Progetto Acheloo: la ripresa dell’indagine archeologica a Civitavecchia”.

Il progetto, che vede il Comune di Civitavecchia tra i promotori, si avvale della collaborazione tra Dipartimento di Storia, Culture e Civiltà dell’Università di Bologna e quello di Scienze dell’Antichità della Sapienza – Università di Roma, oltre che del decisivo sostegno della Società Storica Civitavecchiese e presenta un rilevante interesse e grandi potenzialità, come evidenziato anche dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, che fin dal principio segue l’iniziativa con grande attenzione.

La città di Aquae Tauri, citata da Plinio il Vecchio nel I secolo d.C., non è stata mai esaurientemente indagata. Le nuove tecnologie diagnostiche applicate alla ricerca archeologica permettono di affrontare il tema prendendo in esame una vasta area alle spalle dell’antica Centumcellae (odierna Civitavecchia), compreso tra le cosiddette Terme Taurine e l’Aurelia.

Nel corso della presentazione saranno illustrati i risultati delle prime indagini archeologiche condotte nell’estate scorsa in località Ficoncella che hanno evidenziato, intorno alla grande vasca-calidarium da sempre nota e frequentata, un edificio di grandi proporzioni e di notevole interesse finora completamente sconosciuto, incoraggiando la prosecuzione del cammino verso ulteriori scoperte.

Intervengono alla presentazione: il Sindaco di Civitavecchia, ing. Antonio Cozzolino, il Soprintendente Alfonsina Russo, la dott.ssa Rossella Zaccagnini, funzionario archeologo della Soprintendenza responsabile per il territorio di Civitavecchia, il prof. Massimiliano David, docente presso l’Università Alma Mater di Bologna, la prof.ssa Francesca Romana Stasolla, docente presso l’Università La Sapienza di Roma e il dott. Glauco Stracci della Società Storica Civitavecchiese.

Fonte: terzobinario.it
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6 dicembre 2017

Presentazione del 25° bollettino della Società Storica sulla figura di Guglielmo Marconi


Più lavoro con i poteri della Natura, più sento la benevolenza di Dio per l'uomo, la grande verità che tutto dipende dal Creatore e Sostenitore Eterno. La cosiddetta 'scienza', di cui mi occupo, non è altro che l'espressione della Volontà Suprema, che mira ad avvicinare le persone tra loro al fine di aiutarli a capire meglio e a migliorare se stessi. 
Guglielmo Marconi



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27 novembre 2017

Gemellaggio Civitavecchia-Amelia nel solco di Santa Fermina, una collaborazione sempre più stretta


In un'era globalizzata in cui si cerca sempre più l'esotico e il sensazionale fine a se stessi in una logica sterile per il puro gusto della novità e del diverso, la collaborazione di due Comuni di territori contigui, distanti  tra loro poco più di un'ora di macchina, nel nome di un patrimonio culturale comune non può che suscitare ammirazione. Se poi tale collaborazione, che mobilità autorità civili, ecclesiastiche e cittadinanza, avviene nel solco del Sacro, venerando l'esempio di una Santa, l'evento diventa incommensurabilmente significativo. Ovviamente non poteva mancare chi a sproposito ha macchiato un simile evento. Ci riferiamo alle dichiarazioni del Sindaco di Amelia che in maniera esecrabile chiama strumentalmente in causa Santa Fermina a sostegno delle istanze femministe ignorando il confine tra il dono totale di sé, fino al martirio, e le logiche egoistiche del "io mi appartengo". Comitato14Maggio

Novità importanti per il Gemellaggio tra le Comunità di Civitavecchia e Amelia. Venerdì mattina il Comitato di Santa Fermina civitavecchiese ha onorato la Patrona partecipando ai festeggiamenti organizzati dalla cittadina umbra.
Insieme al Comitato, per la prima volta, hanno partecipato al pranzo istituzionale, alla processione devozionale e alla solenne celebrazione pomeridiana presieduta dal Vescovo Giuseppe Piemontese (Diocesi di Terni – Narni – Amelia), il referente dei Portatori di Santa Fermina Giovanni Zena, le delegazioni della Confraternita di Santa Maria dell’Orazione e Morte guidata dal Priore Giacomo Catenacci e l’Arciconfraternita del Gonfalone di Civitavecchia con il Priore David Trotti.
Un passo importante a cui il Comitato di Santa Fermina sta lavorando, su proposta della socia Sara Fresi, al fine di incentivare dialoghi costruttivi tra le strutture religiose civitavecchiesi e quelle amerine, nel segno della comune Patrona Santa Fermina.
Al pranzo istituzionale erano presenti autorità civili, rappresentanti dell’Amministrazione comunale amerina guidata dalla Sindaca Laura Pernazza che, a ridosso della Giornata Nazionale Contro la Violenza sulle Donne, ha ricordato il ruolo di Santa Fermina “in una società dove era difficile essere donne.” Altresì presente anche la Vice Sindaca di Civitavecchia Daniela Lucernoni che ha ringraziato gli amici amerini per l’ospitalità; rappresentanti dell’Ente Palio dei Colombi presieduto da Alberto Rini, che ha rivolto un saluto affettuoso al nostro Prof. Carlo De Paolis (da pochi mesi nominato presidente onorario dell’Ente stesso); rappresentanti della Diocesi di Civitavecchia – Tarquinia, con il Vescovo Luigi Marrucci, il Segretario Don Fabio e alcuni Parroci, tra cui Don Cono Firringa, Don Augusto Baldini e altre autorità religiose, civili e militari di entrambi i comuni gemellati.
Nel pomeriggio, si è svolta la processione devozionale a cui si sono uniti gli Staffettisti di Santa Fermina guidati da Fabio Uzzo e la solenne celebrazione nella cattedrale amerina presieduta dal Vescovo Giuseppe Piemontese. A seguire, il Comitato e le delegazioni Civitavecchiesi hanno fatto visita agli stand della solidarietà.
In conclusione, nel tardo pomeriggio le delegazioni civitavecchiesi, guidate dalla Sindaca Laura Pernazza, si sono recate al chiostro francescano a doppio loggiato (XIII sec.), che attualmente ospita il Museo civico archeologico e Pinacoteca “Edilberto Rosa”, per osservare alcune proiezioni di immagini che ripercorrono la vita ed il martirio di Santa Fermina, in un progetto denominato “Matrix, oltre la realtà” realizzato dall’artista Luciano Ventrone.
La Presidente Ombretta Del Monte (Comitato Santa Fermina) ha dichiarato: “Un gemellaggio quello di Civitavecchia e Amelia che si rafforza sempre più, mettendo in atto più eventi durante l’anno, come la già avvenuta presentazione del libro ‘Grazie Dons’ presso i locali della cattedrale di Civitavecchia ed altre iniziative di scambio culturale con i rispettivi istituti scolastici cittadini che avranno inizio a breve. Questo grazie alla sinergia di entrambi i comuni e di altre realtà dei territori.

Fonte: centumcellae.it
Foto: civitavecchia.portmobility.it
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16 novembre 2017

Storia e proprietà terapeutiche delle acque termali della Ficoncella


di Maurizio Martucci

Antinfiammatorie, disintossicanti e chelanti: le cure idropiniche in acqua calda trovano un’applicazione d’eccellenza nei Bagni della Ficoncella di Civitavecchia (Roma), nei pressi del sito (ora archeologico) delle antiche Terme Taurine (Terme di Traiano), già rinomate per le benefiche proprietà terapeutiche sin dai tempi degli etruschi. Oggi i Bagni della Ficoncella sono una struttura pubblica, la gestione (dopo un lascito privato) è comunale, affidata ad una cooperativa: l’ingresso per i non residenti a Civitavecchia è di solo 1,50 € (cinquanta centesimi in più rispetto ai locali), per un tempo consentito di permanenza nei bagni di 2 ore. Ci arrivano, come in una sorta di pellegrinaggio della salute, persone da tutta Italia, anche dall’estero, persino col camper e in cerca di un affitto di una casa limitrofe per brevi soggiorni terapeutici, giusto il tempo per sostare il più possibile nella speranza di beneficiare delle straordinarie proprietà dell’acqua del Fico (il nome Ficoncella viene proprio da quest’albero: si tratta del genius loci?). 

La Ficoncella è composta da cinque vasche di piccole e medie dimensioni, riempite quotidianamente di acqua sulfurea (non emette intollerabili odori di zolfo) che si spingono fino alla temperatura di 60° (in vasca se ne avvertono all’incirca 40°) con proprietà oligominerali pressoché uniche al mondo (se ne trovano simili soltanto in Giappone, nella regione di Okinawa): “il calore raggiunto dall’acqua permette una reazione del solfato di calcio che libera l’acido solforico e gli altri sali, garantendo un’azione benefica, idratante ma al contempo stimolante. Le acque sono infatti definite solfato calciche leggermente alcaline”.

E ancora: “L’acqua viene così riscaldata dal sottosuolo e, ricca di sali minerali, emerge in superficie generando varie sorgenti idrotermali che depositano il carbonato disciolto in nuovi strati geologici di tipo gessoso e travertinoso. Queste acque hanno delle peculiarità curative già conosciute sia nell’antichità che nel secolo scorso (VEDI IMMAGINE PUBBLICITARIA DELL’EPOCA) e sfruttate fino ai giorni nostri.” Infatti nell’800 tra i medicinali delle farmacie romane approvati dal Protomedico Generale Ecclesiastico, tra le acque termali in vendita (in fiasche di vetro) c’era proprio l’acqua della Ficoncella.







Quest’illustrazione d’epoca descrive la composizione chimica dell’acqua dei Bagni della Ficoncella, ricompresa nella classificazione delle acquee di ‘solfato-bicarbonato-alcalino-terrose’, ideali per curare problemi di artrite, reumatismi, infiammazioni neuromuscolari e dolori osteoarticolari. Con una percentuale di radioattività, queste acque sono utili sia nelle malattie croniche (dermatologiche) che acute (flogistiche cutanee e mucose, è ideale anche per problemi di psoriasi). Non da meno, sono profondamente rilassanti!

Fonte: Oasi Sana
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31 ottobre 2017

Diocesi Civitaveccchia - Tarquinia | Ognissanti e la commemorazione dei defunti


Le celebrazioni eucaristiche del vescovo Luigi Marrucci nei cimiteri di Civitavecchia e Tarquinia

In occasione della commemorazione dei defunti il vescovo Luigi Marrucci presiederà le celebrazioni eucaristiche nelle cappelle dei cimiteri di Civitavecchia e Tarquinia. Mercoledì 1 novembre, alle ore 15.30, la celebrazione si svolgerà nel cimitero di Tarquinia.
Il giorno seguente, 2 novembre, alle 10.30, il vescovo celebrerà nel cimitero “Nuovo” di Civitavecchia e alle ore 15.30 nel cimitero “Monumentale” di via Aurelia.
Le Messe saranno celebrate anche nei cimiteri comunali di Allumiere, Tolfa e Montalto di Castro nell’arco della giornata, animate dalle comunità parrocchiali.
I fedeli, alle condizioni stabilite dalla Chiesa, potranno lucrare l’indulgenza plenaria a favore dei defunti visitando un cimitero e partecipando alla celebrazione eucaristica.

Fonte: Diocesi Civitavecchia-Tarquinia

Con la solennità di Ognissanti viene venerata la memoria di coloro della cui compagnia esulta il cielo, al fine di emulare il loro esempio ed invocare la loro protezione.

Con la Commemorazione dei defunti ci si dà cura di intercedere presso Dio per le anime di tutti coloro che il tempo e la morte han portato via, una sosta nella vita per ricordare il passato vissuto con i nostri cari e il bene che coloro che ci hanno preceduti sulla terra hanno lasciato.

Il giorno dei morti, di Bouguereau, 1859.

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18 ottobre 2017

Traiano Optimus Princeps: recensione della mostra all’Antica Rocca di Civitavecchia


A cura del Comitato 14 Maggio

In una giornata di sole di sabato decidiamo di recarci presso il Porto storico per visitare la mostra dedicata a Traiano, organizzata in occasione dei 1900 anni dopo la fine del transito terreno dell'Imperatore romano.

L’evento, al di là di qualche cartello in prossimità del Forte Michelangelo e di Porta Livorno, non ci sembra essere molto pubblicizzato, se considerato che la mostra andrebbe ad omaggiare il fondatore della città nonché uno dei massimi imperatori romani.

Arrivati, constatiamo che siamo gli unici visitatori, mentre all'entrata ci comunicano che l’ingresso costa 6 euro, un prezzo che non giova certo da incentivo, in primis per i più giovani.

Ci viene quindi spiegato che la mostra è strutturata sostanzialmente in tre parti corrispondente alla vita di Traiano, ai porti dell’Imperatore ed infine, senza alcuna apparente attinenza, a Cencelle e alle recenti scoperte archeologiche presso La Frasca.

Dai primi pannelli ci viene presentata la figura di Traiano, che sin dal periodo giovanile si distinse per una brillante carriera militare e cursus honorum, differenziandosi per qualità di energia, di dirittura che indussero l’allora Imperatore Nerva ad introdurre per la prima volta il “principato adottivo”, designandolo in tal maniera quale suo successore sotto gli auspici di Giove Ottimo Massimo. Nel rito (l'augurium) di investitura, infatti, la designazione di Nerva e più tardi la nomina da parte del Senato non conferiscono in modo alcuno l'auctoritas la cui origine non è umana bensì viene conferita da Giove.
Alla morte dell’anziano Imperatore nel 98, Traiano, acclamato dall'esercito e con l’accordo del Senato, preferì rimanere altri due anni a Colonia, in Germania, per organizzare la città e la difesa dei confini, facendo ingresso a Roma solo nell'anno 100.

Stando a Plinio il Giovane, la fonte primaria menzionata dai curatori della mostra, Traiano fece della riduzione del lusso, la frugalitas, e delle riforme a beneficio dell’Impero due elementi centrali della sua affermazione alla guida dell’Impero, legittimata sia attraverso i successi militari, in Dacia, in Anatolia e in Arabia nord-occidentale, che mediante il buon governo tanto che il Senato gli conferì il titolo onorifico di “Optimus”. L'Imperium, con alla sua guida Traiano, raggiunse la sua massima estensione di sempre.

A dimostrazione dell’interiorizzazione da parte dell’Optimus Princeps delle virtù dell’etica romana, quali la sapientia, la pietas, la fides e la gravitas, divenne emblematico l’episodio della vedova a cui era stata ucciso il figlio e alla quale l'Imperatore, rimandando la sua partenza per la campagna militare in Dacia, dinnanzi all'appello della donna scelse di fare subito giustizia senza attendere il suo ritorno. << Tratto tutti come vorrei che l'Imperatore trattasse me, se fossi un privato cittadino >> disse una volta al suo segretario. 

La seconda parte della mostra è dedicata ai porti fatti costruire da Traiano con un approfondimento su quello di Civitavecchia grazie a una straordinaria riproduzione in 3D sponsorizzata dall’Autorità portuale, di fatto l’unico elemento significativo della mostra. Quello che si nota nel filmato e nei pannelli realizzati dai curatori della mostra è il continuo elogio della politica edilizia dell’imperatore romano e delle infrastrutture portuali fatte costruire in Italia centrale, quasi fosse solamente una questione di ingegneria civile o militare o di estetica. La monumentalità delle costruzioni essendo in realtà un riflesso della forma dei caratteri profondi della civiltà romana, manifestazione della chiarezza e della semplicità che contraddistinsero quello che era lo stile romano.

Contrariamente a quanto ci si poteva aspettare in una mostra di questo rango, è mancata qualsiasi statua o raffigurazione dell’Imperatore. Una grande perdita considerando che, contrariamente ai greci, i romani rappresentavano le persone mantenendosi fedeli al loro aspetto fisico, occasione mancata per scorgere la nobile compostezza romana nel volto dell’Imperatore Traiano.


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4 ottobre 2017

4 ottobre | San Francesco d'Assisi, confessore e patrono d'Italia



Celebriamo oggi un Santo, che fu copia ammirabile di Cristo Gesù, che il Sommo Pontefice Leone XIII chiama il più bello dei santi, che Papa Pio XI ci presenta come il santo che pare aver meglio compreso il Vangelo e conformata la vita al divino modello.

San Francesco infatti è un altro Cristo. Ha cercato Cristo, lo ha seguito, lo ha amato, lo ha dato agli altri, Cristo Gesù è tutta la sua vita. Non ci fermiamo sulle tradizioni graziose che vogliono che Francesco sia nato in una stalla, come Gesù, e su un poco di paglia; noi lo vediamo, giovane, arrestarsi improvvisamente in mezzo ai suoi sogni di piaceri e di feste, mentre pensa ad imprese cavalleresche, perché il Cristo di S. Damiano gli parla: "Francesco, che cosa vale di più? Servire il padrone o il servitore?". Francesco è affascinato da queste parole, comincia una vita nuova, apre il Vangelo e vi cerca Cristo cui consacrarsi interamente.


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22 settembre 2017

Equinozio d'autunno


Nei tempi antichissimi dell'evoluzione dell'umanità ogni passo del processo della riproduzione umana era collegato strettamente al corso dell'anno.
Con la festività di San Michele (29 settembre) abbiamo appena superato l'equinozio d'autunno (22 settembre - dal latino aequus, uguale, e nox, notte). Passiamo da Uriele a Michele: è finita la fase di crescita esteriore nella natura, e nostra verso ciò che è "altro da sé", ed è iniziata la rigenerazione invisibile.
Adesso è Michele alla massima altezza, alla sua culminazione cosmica
L'emiciclo annuale che si avvia con Michele in autunno (e si conclude con Gabriele in inverno) è quello "dalla morte alla vita", ritorniamo dentro, ripieghiamo su noi stessi e nella nostra interiorità, per consentirci poi di rinascere "a nuova vita"; quando - superato l'inverno - verrà inaugurato l'altro emiciclo, polare a questo, quello di Raffaele: "dalla vita alla morte", il tempo in cui saremo nuovamente tutti proiettati fuori di noi, all'esterno.
In questi sei mesi dell'autunno/inverno (Michele e Gabriele) la "materia è contessuta di spirito", mentre nei sei mesi precedenti della primavera/estate (Raffaele e Uriele) era lo "spirito contessuto di materia". Vediamo intorno, ovunque sotto i nostri occhi, avviarsi il processo di "incenerimento della pianta" dopo aver assistito al trionfo della "nascita della pianta". Il bianco secondo Steiner è il colore di riferimento inteso come immagine animica dello spirito. La bellezza luminosa di questo periodo autunnale è quella della veste di Michele, "che a volte riluce di oro solare e a volte risplende interiormente come un'irradiazione argentea": una veste intessuta d'oro (il Sole della stagione precedente - Uriele) e risplendente d'argento (la Terra della stagione seguente - Gabriele).
L'immagine di Michele che tiene la sua spada di ferro puntata sul drago è per l'Uomo, secondo Steiner, un grande "appello rivoltogli per l'azione interiore". Perché egli impari a festeggiare la festa di S. Michele "facendone - appunto - una festa di liberazione da ogni timore o paura, una festa dell'iniziativa e della forza interiori, una festa che sia un appello all'autocoscienza scevra da egoismo."
Lasciamo dunque che in noi, in questa fase autunnale, cresca tutto ciò che tende alla riflessione, "alla libera forte e coraggiosa volontà, contraria ad ogni ignavia e ad ogni paura." In questo modo alla conoscenza della natura possiamo unire un verace processo di autocoscienza.

Fonte: aurhelio.it

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21 settembre 2017

Ordina la nuova maglietta del Comitato 14 Maggio!

La nuova maglietta promossa dal Comitato 14 Maggio è da oggi ordinabile, specificando taglia, colore e genere, su uno dei canali di comunicazione della nostra associazione. Promuovi Civitavecchia e la sua storia.
 Passaparola!




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23 agosto 2017

Civitavecchia traianea in 3D



In occasione dei 1900 anni della morte dell'Imperatore Traiano, fondatore di Civitavecchia, una nuova meravigliosa ricostruzione 3D sponsorizzata dall'autorità portuale. 

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3 agosto 2017

Carta nautica di Civitavecchia in dotazione ai sommergibilisti tedeschi della Seconda Guerra Mondiale

Condividiamo di seguito un rarissimo esemplare di carta nautica in dotazione ai sommergibili tedeschi della Seconda Guerra Mondiale. Il litorale topografato è quello che va da Monte Argentario fino a Capo Circeo, con una specifica sul porto di Civitavecchia. In alto a destra si possono inceve scorgere le specifiche sull'Isola del Giglio e l'Isola Gianutri (In alto), nonché di Anzio e del Lido di Ostia (in basso).




Fonte: Kartengruppe.it, via L'Osteria della Memoria - Società Storica Civitavecchiese
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24 luglio 2017

Celebrazioni per l'anniversario dell'Imperatore Traiano

Segnaliamo le celebrazioni in occasione dell'anniversario della morte dell'Imperatore Traiano che si svolgeranno presso il Porto di Civitavecchia a partire dal 4 agosto. Di seguito gli orari delle varie manifestazioni in programma.

Il Comitato 14 Maggio ha sempre tenuto a ricordare le ricorrenze che riguardano l'Imperatore Traiano, fondatore della città, in particolare l'anniversario di nascita, questo mentre per le autorità tali eventi sono passati di solito inosservati. In particolare, ne abbiamo parlato >>qui<< e >>qui<<. Notiamo con una certa simpatia il fatto che, quest'anno, per la prossima ricorrenza siano state organizzate delle celebrazioni volte ad omaggiare quelle che sono le manifestazioni architetturali del periodo romano traianeo e che ci sono giunte intatte fino a noi. Tali costruzioni, ci teniamo a dirlo, sono però il frutto di un'etica più  profonda della romanità di cui ne abbiamo accennato >>qui<< e >>qui<<. 


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11 luglio 2017

La fregata Carlo Margottini nel porto di Civitavecchia


La fregata Carlo Margottini, una delle più tecnologiche unità navali attualmente in servizio nella Marina Militare, sarà ormeggiata nel porto di Civitavecchia da martedì 11 a giovedì 13 luglio, presso il terminal crociere. La nave, che fa parte del programma Fregate Europee Multi Missione (Fremm) nella versione antisommergibile, è stata consegnata alla Marina Militare nel 2014 ed è stata già impiegate, sia in attività addestrative che in missione, al servizio del nostro Paese e della collettività. La sosta di nave Margottini coincide con la visita a Civitavecchia di tre unità navali della marina cinese. La cittadinanza potrà visitare nave Margottini, ormeggiata presso il terminal crociere del porto di Civitavecchia, secondo il seguente calendario: mercoledì 12 e giovedì 13 luglio, dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. L’accesso alla zona di ormeggio è consentito a piedi.

La nave porta il nome di Carlo Margottini, Capitano della Regia Marina medaglia d'oro al valor militare che ha prestato servizio durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.

Fonte foto: ilfaroonline.it
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28 giugno 2017

7 luglio, Terme Taurine | Presentazione del bollettino della Società Storica dedicato all'Imperatore Traiano

Il 7 luglio, alle 18.00, presso le Terme Taurine, la Società Storica Civitavecchiese presenta il suo 24esimo bollettino dedicato all'Imperatore romano Traiano, fondatore di Centumcellae, nel MCM anniversario della sua morte.


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11 giugno 2017

La beffa della ricostruzione dell'antica Chiesa di Santa Maria

Il Messaggero -  febbraio 1960

Era la chiesa più antica e amata di Civitavecchia ma venne brutalmente spazzata via, prima dalle bombe alleate poi dalle amministrazioni del secondo dopoguerra. Si tratta della Chiesa templare di Santa Maria, la cui facciata era rivolta su quello che era corso Umberto e di cui oggi ne rimane solo il nome di una piazzetta, piazza Santa Maria per l'appunto, lungo l'attuale corso Marconi. Così come molte foto lo testimoniano, la Chiesa di Santa Maria venne gravemente danneggiata nei bombardamenti anglo-americani ma alla pari della Cattedrale e in maniera più lieve della Chiesa dei Santi Martiri Giapponesi, quest'ultima forse l'edificio sacro più danneggiato nonostante anche la considerevole distanza dai cosiddetti obiettivi militari rappresentati dall'infrastruttura portuale. La Chiesa di Santa Maria, dunque, sarebbe potuta essere ricostruita, come diverse fonti lo testimoniano, ma l'amministrazione di allora con a capo il sindaco Renato Pucci (PCI), non senza probabilmente una certa complicità delle autorità ecclesiastiche locali, decisero altrimenti. In verità, stando alla didascalia di una foto de Il Messaggero risalente al 1960 sembrerebbe che le autorità di allora abbiano potuto buttar giù l'edificio assicurando i cittadini con la storia secondo cui la Chiesa sarebbe stata ricostruita in piazza Calamatta, adirittura più bella di prima. Oggi, della vecchia chiesa Santa Maria ne è rimasto un muretto che delinea la pianta del chiostro dell'ex convento adiacente mentre in piazza Calamatta, là dove sarebbe dovuta sorgere la nuova chiesa, è stata costruita la sede diocesana con un'architettura dal dubbio gusto che nulla ha a che vedere col contesto. Quali fossero le reali intenzioni delle autorità di allora noi non abbiamo modo di saperlo, c'è tuttavia un criterio a cui ci possiamo rifare ed è quello di guardare i frutti delle azioni intraprese per capire la volontà che stette a monte. Poiché "non c'è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo." 

Ironia della sorte vuole che dal '46 al '49 (quindi anni chiave circa le decisioni sulla ricostruzione) e dal 1960 per un altro mandato (periodo a cui risale l'articolo de Il Messaggero) fosse alla guida della città, come abbiamo già accennato, il sindaco Renato Pucci, il cui nome è stato dato all'aula dove il 14 maggio scorso, nell'ambito delle iniziative per la commemorazione delle vittime e dei danni dei bombardamenti, ci si interrogava su com'è stato possibile che le amministrazioni del dopoguerra abbiano potuto farsi complici delle distruzioni dei monumenti (Chiesa di Santa Maria, Arsenale Bernini, etc) i quali, sebbene gravemente danneggiati, erano ancora recuperabili.

Comitato 14 Maggio







Fonte foto Il Messaggerio: Francesco Etna





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3 giugno 2017

Consigli di lettura | Eneide - L'eroe alla prova d'amore

Civitavecchia vanta l'onore di poter dire che sulle proprie coste, alla foce del Mignone per l'esattezza, è sbarcato #Enea, il principe troiano dalla cui stirpe è scaturita Roma. Un motivo in più, dunque, per approfondire gli insegnamenti immortali trasmessoci da Virgilio. (Comitato 14 Maggio)

Questo scritto è l’elaborazione di un incontro tenuto da Mario Polia presso i locali del Centro Studi Raido, nell’ambito del ciclo di approfondimenti «Radici Profonde». L’autore ci conduce in un viaggio alla scoperta della Romanità celebrata nell’Eneide, il poema di Virgilio composto durante la rinnovazione augustea.

Al centro della vicenda è Enea, il pius ovvero colui che incarna la Pietas, virtù per eccellenza del futuro Vir romano. Si tratta del «sentimento del dovere» verso gli Dei, verso gli antenati, verso la discendenza.

Diversi aspetti di un’unica virtù, espressi nell’immagine della fuga da Troia, che vede Enea, con il padre Anchise sulle spalle e il figlio Ascanio tenuto per mano, mentre salva i sacra e il Palladio. Enea, figlio di Venere, si allontana dalla Patria in fiamme in aderenza alla missione affidatagli dagli Dei: rifondare una nuova Ilio nel Lazio, dove insediare e custodire i Penati, e dare origine a una discendenza regale.

Da tale stirpe di origine divina, sarebbe nata Rea Silvia, la quale, unita al dio Marte, avrebbe dato vita all’eroe fondatore – Romolo – della nuova città – Roma – a cui Giove avrebbe concesso imperium sine fine.

L’immagine della fuga da Troia rievoca anche il significato originario di Tradizione: trasmissione e continuità di una eredità essenzialmente spirituale. Al vecchio Anchise, infatti, Enea affida il Palladio che, portato a Lavinio, e quindi a Roma, farà parte dei pignora imperii, garanzia della forza dall’alto su cui si poggerà, nei secoli, l’Impero.

Durante il lungo viaggio, Enea è costretto a confrontarsi con le proprie debolezze, che ostacolano il compimento della Volontà divina. Qui riaffiora il messaggio eterno dell’Eneide e della Romanità: l’eroe non è ancora un dio, ma un uomo, con debolezze e difetti, capace però con la Volontà di superare gli uni e gli altri. Solo tale Volontà, orientata ai Princìpi di Onore, Fedeltà, Coraggio e Sacrificio («fare il sacro», da sacrum facere), permette di trascendere la natura semplicemente umana.

In quest’ottica, Mario Polia ci presenta l’episodio dell’amore passionale tra Enea e Didone, regina di Cartagine, di cui l’eroe – ivi giunto nel lungo percorso verso l’Italia – dimentico della sua missione, si innamora distraendosi dal suo dovere. Occorreranno le dure parole di Mercurio, messaggero del Padre degli Dei, per risvegliare Enea dal sogno e richiamarlo al compito fatale a lui assegnato. L’eroe, lacerato nell’animo dalla passione, ma con la mente ferma al dovere, rompe gli indugi e salpa alla volta del Lazio, gettando Didone – vinta dal tormento – nella disperazione che la condurrà al suicidio.

Lo struggente episodio mostra come l’essere umano, davanti alla forza travolgente delle passioni, possa scegliere di cedervi, oppure, rivendicando una superiore libertà da queste, di dominarle.

L’esempio luminoso di Enea irradia chi, a distanza di millenni, voglia ergersi ritto sopra le rovine del mondo moderno, conformandosi alla Volontà divina e assolvendo il compito assegnatogli.

Per maggiori info consultare il seguente link.

Fonte: Azionetradizionale.com
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2 giugno 2017

Delibera di Giunta per sostituire il nome di Via Piave


Il provvedimento prevede la sostituzione del nome di "via Piave", sita nel centro storico e che ricorda la grande battaglia della Prima Guerra Mondiale in cui si sacrificarono migliaia di giovani, con una nuova denominazione "Salita dell'Arciconfraternita del Gonfalone". Una delibera il cui tempo poteva essere impiegato deliberando su problemi reali della città con cui i cittadini si confrontano. 






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31 maggio 2017

Resoconto della commemorazione del 74° anniversario dei Bombardamenti anglo-americani su Civitavecchia [Foto]

Pubblichiamo di seguito le foto scattate in occasione delle cerimonie dell'anniversario del 1° Bombardamento anglo-americano, degli 86 totali, riversatesi su Civitavecchia a partire dal 14 maggio 1943.

La commemorazione quest'anno è inizia presso il cimitero monumentale della città, con una deposizione di una corona di fiori, in presenza delle autorità civili e militari, presso il Monumento alle Vittime ignote dei bombardamenti.


A seguire, la cerimonia si è spostata in Piazza Vittorio Emanuele dove è stato deposto un secondo omaggio floreale presso la lapide commemorativa, sconosciuta ai più, posizionata in mezzo allo spartitraffico antistante la Cattedrale.




La commemorazione si è quindi conclusa presso il Monumento alle Vittime civili del 1° bombardamento, in via Mazzini, dove a seguito della consueta deposizione di fiori, a cui ha partecipato anche il Comitato 14 Maggio con un modesto bouquet, le autorità civili e religiose hanno poi preso a turno la parola. Il parroco della Cattedrale ha invocato il sostegno divino al fine di imparare a vivere in pace, non solo tra nazioni ma anche negli altri cerchi attraverso cui l'uomo si muove nella storia inclusa in particolare la famiglia, sottolineando al tempo stesso come la natura del conflitto sia innanzitutto interiore. A seguire, il sindaco di Civitavecchia ha sottolineato l'importanza della memoria e la dimensione del tributo versato dagli abitanti durante l'ultimo conflitto mondiale. 



Durante la cerimonia è stata allestita nel piazzale una mostra fotografica con foto della città bombardata a cura dell'Associazione Cine-fotografica, della Società Storica e del Comitato 14 Maggio. Nel pomeriggio la mostra è stata spostata presso l'aula Pucci dove si è svolto il convegno sulla figura di Armando Blasi, fotografo di guerra a cui si deve le testimonianze sulla Civitavecchia bombardata.

Il convegno, moderato da Roberta Galletta, in presenza del Sindaco e dei rappresentanti delle associazioni locali ha potuto vantare una presenza numerosa al punto che non è mancato chi è dovuto rimanere in piedi. Dagli interventi dei relatori, tra cui Francesco Cristini e F. Correnti che hanno analizzato le fotografie degli edifici danneggiati dai bombardamenti scattate da Armando Blasi, è scaturita la conclusione di come le autorità cittadine del dopoguerra, pur potendo salvare edifici importantissimi per la città, come l'Arsenale Bernini o la Chiesa di Santa Maria, esse in realtà hanno portato a termine in varie occasioni il lavoro dei Liberator americani. Attitudine, aggiungiamo noi, che percepiamo tutt'oggi dietro a iniziative come la decisione di qualche anno fa di posizionare la statua del marinaio americano alla marina. 






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12 maggio 2017

Comunicato: Mostra fotografica per il 74° anniversario dei bombardamenti alleati su Civitavecchia

In occasione del 74° anniversario dei bombardamenti alleati su Civitavecchia, l’Associazione Cinefotografica, la Società Storica Civitavecchiese in collaborazione con il Comitato 14 Maggio organizzeranno domenica 14 maggio una mostra fotografica quale omaggio alle vittime degli attacchi riversatisi sulla città durante la fine della seconda guerra mondiale. La mostra, avente per oggetto immagini di Civitavecchia prima e dopo i bombardamenti, sarà allestita in due diverse occasioni: la mattina dalle ore 11:00 davanti al Monumento alle Vittime dei Bombardamenti, alle spalle della Cattedrale, nell'ambito della cerimonia ufficiale che ivi si terra, e il pomeriggio dalle ore 15:00 presso l’aula Pucci in concomitanza con il convegno sulla figura di Armando Blasi, fotografo civitavecchiese a cui si deve le testimonianze su Civitavecchia immediatamente dopo i bombardamenti.

Durante la commemorazione la società civile civitavecchiese, di cui il Comitato ne è parte attiva, sottoporrà all'attenzione del Sindaco una lettera firmata dalle associazioni cittadine volte a chiedere lo spostamento del Monumento di via Mazzini presso Piazza Santa Maria, luogo dove nell'anteguerra si ergeva la Chiesa templare di Santa Maria degli Angeli, andata persa sotto le bombe. Auspichiamo una numerosa partecipazione della comunità cittadina e il coinvolgimento attivo delle autorità nel voler risolvere lo stato di indifferenza in cui si viene a trovare il Monumento alle Vittime dei Bombardamenti ogni anno una volta finiti gli eventi commemorativi.

Comitato 14 Maggio



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10 maggio 2017

14 Maggio 2017 - Civitavecchia commemora le vittime dei bombardamenti alleati [Programma]

Di seguito il programma degli eventi organizzati il 14 maggio in occasione dell'anniversario degli 86 attacchi anglo-americani sulla città di Civitavecchia in cui persero la vita perlopiù civili e vennero persi monumenti e ricchezze incommensurabili del patrimonio culturale.

11:00
Deposizione di una corona al monumento dedicato ai civili che hanno perso la vita sotto le bombe alleate, al cimitero di via Aurelia nord.

Cerimonia istituzionale, in via Mazzini, in presenza delle autorità civili e militari, deposizione di una corona dedicata alle vittime dei bombardamenti ed esposizione fotografica nell'area antistante la lastra commemorativa. A seguire, omaggio floreale al monumento di piazza Vittorio Emanuele.

15:00 
Convegno e intitolazione della trincea ferroviaria ad Armando Blasi, vedi locandina di seguito.




Le immagini dei bombardamenti di Civitavecchia sono note anche a chi non ha vissuto quei momenti grazie alle foto scattate da Armando Blasi (1907 – 1995) e costituiscono un’importante memoria del passato. Armando Blasi era dipendente comunale che con lo scoppio della guerra e soprattutto con i bombardamenti di Civitavecchia si ritrovò corrispondente di guerra all’improvviso.



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6 maggio 2017

Movimento per la Vita di Civitavecchia. Premio natalità di 800 euro


Dal 4 maggio 2017, è possibile chiedere all’Inps il modulo per ottenere gli 800 euro del “premio di natalità”, una delle novità contenute nella legge di Bilancio 2017 a favore delle famiglie.

Potranno beneficiare del bonus mamma da 800 euro  le mamme che hanno partorito un bambino, adottato o avuto in affidamento un minore nel 2017 e le gestanti che abbiano già terminato il settimo mese di gravidanza.

L’assegno di 800 euro del “bonus mamma” potrà essere versato dall’Inps anche prima della nascita, per sostenere le ultime spese della gravidanza e le prime post parto. Questo premio si aggiunge al bonus bebè da 80 euro mensili (960 euro l’anno per tre anni) destinato alle famiglie con un reddito Isee di massimo 25mila euro. Un bonus dal valore doppio di 160 euro mensili è invece previsto per le famiglie con soglia Isee inferiore ai 7mila euro.

Nella domanda va specificato l’evento per il quale si richiede il beneficio:

•compimento del settimo mese di gravidanza;

•nascita, anche se antecedente all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza;

•adozione del minore o affidamento preadottivo.

Le donne in gravidanza dovranno allegare alla domanda il certificato di gravidanza rilasciato dal medico del servizio sanitario nazionale o convenzionato Asl. Le donne che hanno già partorito devono allegare il codice fiscale del figlio.

Il Movimento per la vita coglie l’occasione per ringraziare, per i generi alimentari e di vestiario offerti, l’ASTER ACCADEMY International di Santa Marinella, settore umanitario e sociale, che ha donato corredini, abbigliamenti e pannolini,la Società Molinari Civitavecchia per i dolci e  le suore Salesiane per il vestiario per bambini.

Per le donazioni la sede è aperta il mercoledì ed il venerdì dalle 16 alle 17, via s. Francesco di Paola, 1 ( angolo via Benci e Gatti).

Fonte: Movimento per la Vita - Civitavecchia
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5 maggio 2017

Portaerei Cavour a Civitavecchia nell'ambito di operazioni di addestramento in mare


(di Marina Militare) 05/05/17
La portaerei Cavour, ammiraglia della Marina, è impegnata dal 27 aprile in Mar Mediterraneo per effettuare attività di Carrier Qualification con gli aerei a decollo verticale AV8B+ in previsione dell'esercitazione Mare Aperto 2017 che si svolgerà dal 7 al 18 maggio.

Dopo un periodo di sosta per il rifacimento del manto del ponte di volo, sono ritornati a operare a pieno regime dalla portaerei il gruppo aerei imbarcati di Grottaglie - i cosiddetti "lupi" - e gli elicotteri della Squadra navale.

Nave Cavour ha un ponte di volo lungo 234 metri, dotato di 6 punti di decollo e appontaggio per aerei ed elicotteri, 2 aree di parcheggio aeromobili e due elevatori da 30 tonnellate che collegano il ponte di volo con l'hangar.

I velivoli AV-8B "Plus", chiamati anche Harrier II, stanno svolgendo un intenso ciclo addestrativo per mantenere la massima efficienza operativa della nave nel suo ruolo primario di portaerei, orgoglio della Marina Militare che - dotata delle più moderne ed efficaci tecnologie – rappresenta lo stato dell'arte nell'attuale panorama navale militare.

Dal 5 al 7 maggio, la nave effettuerà una sosta nel porto di Civitavecchia per la successiva partecipazione alla esercitazione Mare Aperto 2017, sotto la direzione del comandante in capo della squadra navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano.

Fonte: difesaonline.it


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4 maggio 2017

5 maggio | Rappresentazione "Le ragazze di Piazza Leandra" per ricordare la strage dei bombardamenti alleati

Venerdì 5 maggio p. v., la sezione di Civitavecchia della FIDAPA BPW Italy presieduta da Gabriella Sarracco insieme al Comune di Civitavecchia e alla Fondazione Cariciv organizza l’evento "Le ragazze di Piazza Leandra" di Carlo Alberto Falzetti , in ricordo del bombardamento del 1943 e delle sue numerose vittime. "Le ragazze di Piazza Leandra" è una rappresentazione multimediale nata da un'idea della professoressa Maria Grazia Verzani della Società Storica Civitavecchiese con Carlo Alberto Falzetti che ha curato testi e recitazione, per ricordare, il tragico bombardamento della nostra città.

La cittadinanza è invitata a partecipare alla commemorazione di una tragedia che ha colpito tanto duramente la nostra Civitavecchia, cambiandone per sempre il volto.

Fonte: 0766news



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21 aprile 2017

Programma degli eventi in onore di Santa Fermina, patrona di Civitavecchia

E' stato reso pubblico il programma per l’edizione 2017 della Festa di Santa Fermina, Patrona di Civitavecchia e di Amelia e protettrice dei naviganti. Un programma ricco di eventi, tornei, giochi e concerti in onore della Santa protettrice della città, volto a rinforzare la vita comunitaria, il legame con la città ma sopratutto con il Sacro mediante l'esempio della vita e condotta di Santa Fermina.


La Storia:

Santa Fermina (o Santa Firmina, è equivalente) è il Santo Patrono dei Naviganti, di Amelia e di Civitavecchia. Ad Amelia la si festeggia il 24 Novembre di ogni anno. 

Fermina nacque a Roma nel nel 272 d.C., figlia di Calpurnio Pisone, prefetto della Città Eterna. Convertitasi al cristianesimo giovanissima, a 15 anni dovette fuggire per scampare alla persecuzione dei cristiani da parte degli imperatori Diocleziano e Massimiano. Si imbarcò lungo il Tevere per arrivare a Centumcellae (l'odierna Civitavecchia). Durante la navigazione si imbatté in una violentissima tempesta, e leggenda vuole che fu lei, inginocchiandosi e pregando Dio, a calmarla. I marinai che assistettero al prodigio la dichiarano subito santa, protettrice dei naviganti. E Patrona di Civitavecchia.

A Centumcellae rimase due anni in una grotta, che porta il suo nome (dove oggi sorge Forte Michelangelo), e predicò il Vangelo nel porto.

Rimessasi in viaggio, arrivò ad Amelia (TR), precisamente in località Luchiano, dove fu sorpresa dalla persecuzione e martirizzata. La sua fede fu così incrollabile che convertì uno dei suo carnefici, Olimpiade, che diventerà anche lui Patrono di Amelia. Morì il 24 Novembre del 304, ed i suoi resti vennero prima seppelliti in gran segreto dai cristiani di Amelia, poi ritrovati nell'870 e deposti nella Cattedrale tra i colli amerini. Il 28 Aprile del 1647 il Vescovo di Amelia donò alcune reliquie alla Chiesa Cattedrale di Civitavecchia, e da allora nel porto laziale viene festeggiata questo giorno ogni anno.

Ancora oggi, grazie a Fermina, Amelia e Civitavecchia sono gemellate, ed ogni anno, tramite le staffette podistiche di S. Fermina, di 107 Km, Amelia - Civitavecchia (28 Aprile) e Civitavecchia - Amelia (24 Novembre), si "scambiano" la fiaccola che accenderà i ceri votivi.





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20 aprile 2017

21 Aprile | Roma e la Tradizione

Rubens, Romolo e Remo, Roma, Musei capitolini
Di seguito, in occasione del Natale di Roma, un interessantissimo articolo sul Mito della Città eterna.

Il mito del Natale di Roma con le sue particolari vicende offre alcuni spunti di riflessione.

La Tradizione Romana è innanzitutto la manifestazione particolare della Tradizione Primordiale, non è archeologia o letteratura, non è l’oggetto di studi accademici da parte di storici delle religioni, ma è una realtà Eterna e Universale.

Attraverso Roma ci si può collegare alla Tradizione, si può farla vivere e renderla attuale in ogni luogo e in ogni tempo. Perché oltre ad una Roma che è “morta”, fatta di rovine e di arte nei musei, esiste una Roma che è vita, esempio e insegnamento perenne. Questa Roma mantiene intatta tutta la sua forza rivoluzionaria, ovvero la possibilità per l’uomo di ritornare alle origini e di rifondare il collegamento con la realtà sacra.

Romolo e Remo, al pari delle coppie di gemelli divini presenti in tutta la mitologia delle civiltà indoeuropee, sono nati dall’unione del dio Marte con la vestale Rea Silvia, per significare che nella persona è presente una natura divina e immortale  e una natura umana e mortale. Entrambi sono i due volti di una stessa realtà: da una parte, Romolo, l’eroe che supera la prova e che restaura l’Ordine sacro, dall’altra, Remo, il titano che la stessa prova fallisce per mancanza di qualificazione.

I due gemelli rappresentano la lotta tra Spirito e materia, tra Universale e individuale, tra Ordine e disordine, tra luce e tenebra, tra legge e trasgressione, tra disciplina e devianza. È il confronto tra la Tradizione, espressione della Verità e della Giustizia, di contro alla Sovversione, espressione della menzogna e della sopraffazione.

La vicenda di Romolo e Remo è la vicenda dell’uomo stesso. Romolo è l’elemento spirituale che ha fondato dentro di sé l’Ordine divino, colui che ha dato una regola e segnato un limite. Remo, al contrario, rappresenta la parte umana, o se si vuole animale dell’uomo, la sua sostanza vitale fatta di passioni, istinti,  paure, desideri, sentimenti, incapace a darsi una disciplina.

La sua ribellione è lo slancio vitale proprio dell’elemento umano, l’atto sacrilego che non conosce regola; per questo, una volta oltrepassato il limite, Romolo inflessibile lo punisce con la morte. Romolo – il Sé – elemento spirituale, è gerarchicamente superiore a Remo – l’io – l’elemento umano, quindi è legittimato ad agire – fondare Roma – e a punire i colpevoli, per ristabilire l’Ordine – l’Imperium.

Testimoniare allora non è un esercizio intellettuale o un’operazione di carattere storico, ma una precisa volontà di affermazione: è necessario rifondare Roma nel nostro cuore! E per fare questo dobbiamo tracciare un solco ed uccidere il Remo che è in noi, l’elemento individualistico ed egoistico che ci impedisce di essere liberi e veramente romani. Solo così, nella lotta quotidiana del Sé e dell’io, con l’uccisione della parte egocentrica, arbitraria e soggettiva, al di là di tempo e di spazio, noi fondiamo Roma nella nostra esistenza.

Ricordandoci sempre che Roma ebbe tra le sue divinità tutelari oltre a Marte anche Venere, l’uno dio della guerra l’altro dio dell’amore. La guerra, quella che condurremo per uccidere Remo e rifondare Roma, quella che ogni giorno ritroviamo laddove è necessario avere coraggio per essere giusti, leali, fedeli  e pronti al sacrificio; l’amore, quello per l’Idea e la propria comunità, quello per una scelta che ogni giorno siam pronti a rinnovare

Roma Orma Amor, Roma impronta di Amore: seguendo l’esempio di Roma si realizza l’Amore, il Sacro. Questa è la missione di Roma, mettere ordine dove regna il caos. Questa è la nostra sfida e la nostra scelta: rettificarci, fare della nostra vita una’azione sacra – un sacrum facere – fondare in noi l’Universalità di Roma, mettendo a  tacere la parte ribelle, caotica e bestiale. Solo sconfiggendo il nostro “ego” saremo in grado di attualizzare nel momento presente la forza rivoluzionaria di Roma, solo elevandoci ad una visione spirituale e sacra sapremo far rivivere nel tempo presente Roma, solo incanalando la tensione nell’azione sacra saremo in grado di porre a fondamento il mistero sacro dell’universalità di Roma.

Fonte: azionetradizionale.com
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Palio Marinaro di Civitavecchia - 2017


Nella splendida cornice del Porto Storico di Civitavecchia parte la 35esima edizione del Palio Marinaro di Santa Fermina che si concluderà il 28 aprile 2016, giorno di Santa Fermina patrona di Civitavecchia.

COS'E' IL PALIO MARINARO DI CIVITAVECCHIA
Il Palio Marinaro di Civitavecchia è organizzato ogni anno dall'Associazione Mare Nostrum 2000 in collaborazione con diversi partner e realtà del territorio. Si concretizza in due momenti dell'anno molto importanti per la città: il 28 aprile durante i festeggiamenti di Santa Fermina e durante il Natale di Civitavecchia (15 agosto).

L'evento consiste in una regata di velocità di canottaggio con lance a sedile fisso, in equipe "quattro con" - che gli equipaggi effettuano durante i giorni di festa per la patrona - in rappresentanza degli 8 Rioni Storici di Civitavecchia.

Il 15 agosto di ogni anno invece avviene la rievocazione storica in memoria dei pescatori di Centumcellae che nell'813 DC lanciarono l'allarme alla popolazione dell'arrivo della flotta saracena.


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Ferrovie fantasma, il caso della Civitavecchia-Orte | Reportage SkyTG24

Ulteriori informazioni inerenti la ferrovia Civitavecchia - Orte sono reperibili sulla pagina facebook del Comitato che si batte per la riapertura della vecchia tratta ferroviaria.
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