La nuova statua del bacio ci rappresenta nella memoria e nell'identità

Il posizionamento della statua “Il bacio della memoria di un porto” restituisce finalmente alla città un po’ di bellezza, di bontà e di giustizia

Incontro con il Sindaco per intitolare una piazza alle vittime dei bombardamenti

Il Comitato 14 Maggio ha avanzato una richiesta scritta di intitolare il piazzale compreso tra via Mazzini e Via Gorizia alle vittime civili dei bombardamenti anglo-americani

Anniversario della nascita dell'Optimus Princeps, il fondatore di Civitavecchia

Ogni nuovo Imperatore dopo Traiano veniva salutato dal Senato con l'augurio: possa tu essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano (Felicior Augusto, melior Traiano)

Recensione della nostra visita presso la Macchina del Tempo Civitavecchia

E’ una calda sera di agosto quella che ci vede, insieme ad alcuni simpatizzanti, in visita presso la Macchina del Tempo, progetto inedito a cura di Roberta Galletta, divulgatrice storica

14 maggio, Anniversario dei bombardamenti anglo-americani su Civitavecchia

Il Comitato ha deposto un omaggio floreale presso il Monumento alle Vittime civili dei Bombardamenti, partecipando alla cerimonia ufficiale insieme alle autorità locali per ricordare quanti hanno perso la vita durante la 1° incursione aerea alleata.

27 novembre 2017

Gemellaggio Civitavecchia-Amelia nel solco di Santa Fermina, una collaborazione sempre più stretta


In un'era globalizzata in cui si cerca sempre più l'esotico e il sensazionale fine a se stessi in una logica sterile per il puro gusto della novità e del diverso, la collaborazione di due Comuni di territori contigui, distanti  tra loro poco più di un'ora di macchina, nel nome di un patrimonio culturale comune non può che suscitare ammirazione. Se poi tale collaborazione, che mobilità autorità civili, ecclesiastiche e cittadinanza, avviene nel solco del Sacro, venerando l'esempio di una Santa, l'evento diventa incommensurabilmente significativo. Ovviamente non poteva mancare chi a sproposito ha macchiato un simile evento. Ci riferiamo alle dichiarazioni del Sindaco di Amelia che in maniera esecrabile chiama strumentalmente in causa Santa Fermina a sostegno delle istanze femministe ignorando il confine tra il dono totale di sé, fino al martirio, e le logiche egoistiche del "io mi appartengo". Comitato14Maggio

Novità importanti per il Gemellaggio tra le Comunità di Civitavecchia e Amelia. Venerdì mattina il Comitato di Santa Fermina civitavecchiese ha onorato la Patrona partecipando ai festeggiamenti organizzati dalla cittadina umbra.
Insieme al Comitato, per la prima volta, hanno partecipato al pranzo istituzionale, alla processione devozionale e alla solenne celebrazione pomeridiana presieduta dal Vescovo Giuseppe Piemontese (Diocesi di Terni – Narni – Amelia), il referente dei Portatori di Santa Fermina Giovanni Zena, le delegazioni della Confraternita di Santa Maria dell’Orazione e Morte guidata dal Priore Giacomo Catenacci e l’Arciconfraternita del Gonfalone di Civitavecchia con il Priore David Trotti.
Un passo importante a cui il Comitato di Santa Fermina sta lavorando, su proposta della socia Sara Fresi, al fine di incentivare dialoghi costruttivi tra le strutture religiose civitavecchiesi e quelle amerine, nel segno della comune Patrona Santa Fermina.
Al pranzo istituzionale erano presenti autorità civili, rappresentanti dell’Amministrazione comunale amerina guidata dalla Sindaca Laura Pernazza che, a ridosso della Giornata Nazionale Contro la Violenza sulle Donne, ha ricordato il ruolo di Santa Fermina “in una società dove era difficile essere donne.” Altresì presente anche la Vice Sindaca di Civitavecchia Daniela Lucernoni che ha ringraziato gli amici amerini per l’ospitalità; rappresentanti dell’Ente Palio dei Colombi presieduto da Alberto Rini, che ha rivolto un saluto affettuoso al nostro Prof. Carlo De Paolis (da pochi mesi nominato presidente onorario dell’Ente stesso); rappresentanti della Diocesi di Civitavecchia – Tarquinia, con il Vescovo Luigi Marrucci, il Segretario Don Fabio e alcuni Parroci, tra cui Don Cono Firringa, Don Augusto Baldini e altre autorità religiose, civili e militari di entrambi i comuni gemellati.
Nel pomeriggio, si è svolta la processione devozionale a cui si sono uniti gli Staffettisti di Santa Fermina guidati da Fabio Uzzo e la solenne celebrazione nella cattedrale amerina presieduta dal Vescovo Giuseppe Piemontese. A seguire, il Comitato e le delegazioni Civitavecchiesi hanno fatto visita agli stand della solidarietà.
In conclusione, nel tardo pomeriggio le delegazioni civitavecchiesi, guidate dalla Sindaca Laura Pernazza, si sono recate al chiostro francescano a doppio loggiato (XIII sec.), che attualmente ospita il Museo civico archeologico e Pinacoteca “Edilberto Rosa”, per osservare alcune proiezioni di immagini che ripercorrono la vita ed il martirio di Santa Fermina, in un progetto denominato “Matrix, oltre la realtà” realizzato dall’artista Luciano Ventrone.
La Presidente Ombretta Del Monte (Comitato Santa Fermina) ha dichiarato: “Un gemellaggio quello di Civitavecchia e Amelia che si rafforza sempre più, mettendo in atto più eventi durante l’anno, come la già avvenuta presentazione del libro ‘Grazie Dons’ presso i locali della cattedrale di Civitavecchia ed altre iniziative di scambio culturale con i rispettivi istituti scolastici cittadini che avranno inizio a breve. Questo grazie alla sinergia di entrambi i comuni e di altre realtà dei territori.

Fonte: centumcellae.it
Foto: civitavecchia.portmobility.it
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16 novembre 2017

Storia e proprietà terapeutiche delle acque termali della Ficoncella


di Maurizio Martucci

Antinfiammatorie, disintossicanti e chelanti: le cure idropiniche in acqua calda trovano un’applicazione d’eccellenza nei Bagni della Ficoncella di Civitavecchia (Roma), nei pressi del sito (ora archeologico) delle antiche Terme Taurine (Terme di Traiano), già rinomate per le benefiche proprietà terapeutiche sin dai tempi degli etruschi. Oggi i Bagni della Ficoncella sono una struttura pubblica, la gestione (dopo un lascito privato) è comunale, affidata ad una cooperativa: l’ingresso per i non residenti a Civitavecchia è di solo 1,50 € (cinquanta centesimi in più rispetto ai locali), per un tempo consentito di permanenza nei bagni di 2 ore. Ci arrivano, come in una sorta di pellegrinaggio della salute, persone da tutta Italia, anche dall’estero, persino col camper e in cerca di un affitto di una casa limitrofe per brevi soggiorni terapeutici, giusto il tempo per sostare il più possibile nella speranza di beneficiare delle straordinarie proprietà dell’acqua del Fico (il nome Ficoncella viene proprio da quest’albero: si tratta del genius loci?). 

La Ficoncella è composta da cinque vasche di piccole e medie dimensioni, riempite quotidianamente di acqua sulfurea (non emette intollerabili odori di zolfo) che si spingono fino alla temperatura di 60° (in vasca se ne avvertono all’incirca 40°) con proprietà oligominerali pressoché uniche al mondo (se ne trovano simili soltanto in Giappone, nella regione di Okinawa): “il calore raggiunto dall’acqua permette una reazione del solfato di calcio che libera l’acido solforico e gli altri sali, garantendo un’azione benefica, idratante ma al contempo stimolante. Le acque sono infatti definite solfato calciche leggermente alcaline”.

E ancora: “L’acqua viene così riscaldata dal sottosuolo e, ricca di sali minerali, emerge in superficie generando varie sorgenti idrotermali che depositano il carbonato disciolto in nuovi strati geologici di tipo gessoso e travertinoso. Queste acque hanno delle peculiarità curative già conosciute sia nell’antichità che nel secolo scorso (VEDI IMMAGINE PUBBLICITARIA DELL’EPOCA) e sfruttate fino ai giorni nostri.” Infatti nell’800 tra i medicinali delle farmacie romane approvati dal Protomedico Generale Ecclesiastico, tra le acque termali in vendita (in fiasche di vetro) c’era proprio l’acqua della Ficoncella.







Quest’illustrazione d’epoca descrive la composizione chimica dell’acqua dei Bagni della Ficoncella, ricompresa nella classificazione delle acquee di ‘solfato-bicarbonato-alcalino-terrose’, ideali per curare problemi di artrite, reumatismi, infiammazioni neuromuscolari e dolori osteoarticolari. Con una percentuale di radioattività, queste acque sono utili sia nelle malattie croniche (dermatologiche) che acute (flogistiche cutanee e mucose, è ideale anche per problemi di psoriasi). Non da meno, sono profondamente rilassanti!

Fonte: Oasi Sana
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