La nuova statua del bacio ci rappresenta nella memoria e nell'identità

Il posizionamento della statua “Il bacio della memoria di un porto” restituisce finalmente alla città un po’ di bellezza, di bontà e di giustizia

Incontro con il Sindaco per intitolare una piazza alle vittime dei bombardamenti

Il Comitato 14 Maggio ha avanzato una richiesta scritta di intitolare il piazzale compreso tra via Mazzini e Via Gorizia alle vittime civili dei bombardamenti anglo-americani

Anniversario della nascita dell'Optimus Princeps, il fondatore di Civitavecchia

Ogni nuovo Imperatore dopo Traiano veniva salutato dal Senato con l'augurio: possa tu essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano (Felicior Augusto, melior Traiano)

Recensione della nostra visita presso la Macchina del Tempo Civitavecchia

E’ una calda sera di agosto quella che ci vede, insieme ad alcuni simpatizzanti, in visita presso la Macchina del Tempo, progetto inedito a cura di Roberta Galletta, divulgatrice storica

14 maggio, Anniversario dei bombardamenti anglo-americani su Civitavecchia

Il Comitato ha deposto un omaggio floreale presso il Monumento alle Vittime civili dei Bombardamenti, partecipando alla cerimonia ufficiale insieme alle autorità locali per ricordare quanti hanno perso la vita durante la 1° incursione aerea alleata.

21 febbraio 2021

Progetto Roma Marina Yachting, un dialogo tra passato e presente

Sembrerebbe essere stato confermato il progetto della Roma Marina Yachting, joint venture tra Port Mobility e la Societe Monegasque Internationale Portuaire di cui fa parte il Principe Alberto II di Monaco, volto a trasformare il porto storico di  Civitavecchia in un approdo turistico per yacht di lusso. Infatti è di qualche giorno fa la sentenza del Tar che respinge il ricorso della Porto Storico, una tra le società escluse dal concorso di idee per lo specchio d'acqua di fronte al Forte Michelangelo. Il progetto di RMY oltre a prevedere un'adeguata sistemazione infrastrutturale per yacht e barche presta una giusta attenzione anche al recupero del porto storico, con il restauro del molo del Lazzaretto, della cinta muraglia intorno alla darsena romana e, infine, il fiore all'occhiello dell'intero piano, la ricostruzione dell'arsenale Bernini. L'ultimo ostacolo adesso è ottenere l'avviso favorevole dal MiBAC per il piano paesaggistico. Un progetto, dunque, che a nostro avviso sembra coniugare in maniera vincente, almeno fin ora, le esigenze tecnico-funzionali di sviluppo con il rispetto e la valorizzazione del patrimonio e le specificità locali. Una svolta quindi rispetto al totalitarismo dell'utilitarismo del secondo dopoguerra nemica della bellezza e della tradizione, che ha portato alla distruzione dell'arsenale Bernini, all'oscuramento dell'orizzonte per mezzo dei silos a fianco al Forte Michelangelo e al sequestro della marina per mezzo della ferrovia attraversante il viale Garibaldi. Insomma, innovare, se non è continuare, significa uccidere.

La nuova marina per Superyacht

L'Autorità Portuale ha avviato un importante processo di riqualificazione del porto storico di Civitavecchia che prevede di dedicare l'antico porto romano alla nautica diportistica principalmente per barche di grandi dimensioni. Il porto commerciale, oggi divenuto il primo porto crocieristico del Mediterraneo, sarà completamente separato da quello storico, e in quest'ultimo verrà realizzato, per fasi, un vero e proprio marina con diverse segmentazioni delle attività diportistiche, sia nella darsena Traianea che in quella Romana, per un totale di 188 posti barca con dimensioni dai 15 ad oltre 100 metri, con servizi e strutture a terra di assoluta eccellenza.


La darsena traianea Sud

Nella "Darsena Traianea Sud", racchiusa tra le banchine 5, 6 e 7 del Porto Storico, saranno subito disponibili 14 posti per yacht dai 40 agli oltre 100 metri.

In particolare, saranno disponibili una banchina (Quay West) da 230 metri lineari e una (Quay East) da 105 metri lineari per approdi "all’inglese".



La darsena traianea Nord

La fase successiva del progetto prevede l'apertura e l’utilizzo del resto del porto storico. La Darsena Traianea Nord consentirà l'ormeggio di circa 100 imbarcazioni dai 10 ai 50 metri di lunghezza.

 

La darsena romana

Il Roma Marina Yachting sarà completato con l'utilizzo della Darsena Romana per l'ormeggio di oltre 70 barche dai 15 ai 25 metri.



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17 febbraio 2021

Mercoledì delle Ceneri | Inizio del tempo di Quaresima

 

Le celebrazioni pasquali sono precedute dal tempo di Quaresima (in latino quadragesima, ovvero «quarantesimo» giorno), che comincia nel rito romano il mercoledì delle Ceneri e dura fino al tramonto del giovedì santo, prima della messa in Coena Domini.

Una prassi penitenziale con digiuno al venerdì e sabato santo è documentata fin dalla seconda metà del secolo II a Roma dove successivamente la preparazione alla Pasqua si estese per tre settimane, come indirettamente conferma la lettura del calendario filocaliano che non registra feste di martiri fra il 7 marzo e il 19 maggio: e questo è esattamente l’intervallo che permette di collocare i cinquanta giorni della festa pasquale e le tre settimane di digiuno e di penitenza preparatoria.

La Quaresima vera e propria, ovvero il periodo di preparazione di circa 40 giorni, fu adottata in Oriente dall’inizio del secolo IV e a Roma nel 384. In Oriente cominciava dal lunedì dopo la domenica di Sessagesima perché non si poteva digiunare né la domenica né il sabato, e dunque erano necessarie otto settimane prima della Pasqua (8 In Occidente invece, dove soltanto di domenica non si digiunava, durava originariamente dalla prima domenica di Quaresima fino al sabato santo incluso, cioè per 36 giorni di digiuno effettivo che si ridussero addirittura a 34 quando, nella prima metà del secolo V, invalse l’usanza di concluderla al giovedì santo perché il venerdì e il sabato costituirono con la domenica il «sacro triduo di Pasqua».

Ma l’osservanza delle cifre bibliche induceva i cristiani a digiunare quaranta giorni poiché, come avrebbe scritto il Venerabile Beda, altrettanti furono i giorni in cui avevano digiunato Mosè, Elia e il Cristo, e quaranta furono anche i giorni del Diluvio Universale, periodo di purificazione; sicché con il secolo VI si reintegrarono il venerdì e il sabato santo nella Quaresima cui s’aggiunsero quattro giorni della settimana della Quinquagesima, facendola così cominciare da quello che si sarebbe chiamato più tardi il mercoledì delle Ceneri: quaranta giorni che erano la preparazione di tutti alla salvezza, dei penitenti alla riconciliazione, dei catecumeni al battesimo; ma sarebbero diventati trentanove col primo medioevo quando il giovedì entrò a far parte del «triduo della Passione».

Si formò anche un periodo di preparazione alla Quaresima, il tempo di Settuagesima, oggi abolito, che durava dalla domenica di Settuagesima (così detta perché era il settantesimo giorno prima del sabato dell’ottava di Pasqua, detto anche clausum Paschae) fino a quello che si sarebbe poi chiamato il martedì grasso: sicché nel medioevo il tempo di Settuagesima avrebbe assunto la funzione di frenare o esorcizzare- ma con scarsi risultati – i giorni più frenetici del Carnevale.

Con la recente riforma liturgica si è restaurato l’antico triduo pasquale facendo terminare la Quaresima con il giovedì santo, al calar della notte: sicché essa non è più di 40 ma di 38 giorni poiché sono escluse le domeniche – mentre quella del calendario ambrosiano è di 34 giorni perché s’inizia la prima domenica di Quaresima. Il mercoledì delle Ceneri, con cui s’apre invece la Quaresima nel rito romano, era detto un tempo in latino anche Caput quadragesimae oppure Caput ieiunii, inizio del digiuno.

Le prime testimonianze sulla benedizione e cospersione delle Ceneri risalgono al secolo X. Venivano imposte ai soli penitenti che, ricevuta la penitenza dal vescovo, attendevano il giorno della riconciliazione vestiti di sacco. Poi, venendo meno la penitenza pubblica, la Chiesa estese il rito, di origine gallicana, a tutti i credenti per ricordare il comune destino mortale causato dalla Caduta originale, e umiliarne così l’orgoglio.

Le Ceneri, secondo la tradizione, si devono ottenere dai rami di olivo benedetti l’anno precedente nella domenica delle Palme. Il sacerdote le benedice in un vasetto sopra l’altare; e dopo aver pregato e posto l’incenso nel turibolo, le asperge tre volte recitando l’antifona Asperges senza canto e senza salmo, e le incensa tre volte. Quindi un sacerdote, avvicinatosi all’altare, impone le Ceneri al celebrante in piedi; e se non vi è nessun sacerdote, è lo stesso celebrante a imporsele dopo essersi inginocchiato. Infine a capo scoperto, le impone a tutti i fedeli dicendo in latino, là dove lo si usa ancora, la formula tradizionale: Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris; ovvero: «Ricordati, uomo, che sei polvere e in polvere ritornerai».

La Quaresima è il tempo durante il quale il Cristo purifica la sua «sposa», la Chiesa. La penitenza dei fedeli, segno della partecipazione al Cristo che si fa penitente per ogni uomo col digiuno nel deserto, consiste nell’ascolto più frequente della Parola di Dio, nella preghiera più intensa e prolungata, nel digiuno e nelle opere di carità.

Alfredo Cattabiani

Fonte: A. Cattabiani - Calendario, via aurhelio.it

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1 febbraio 2021

Consigli di lettura | Le terme e il mare, II-VII secolo d.C. Atti del colloquio internazionale (Roma-Civitavecchia, 3-4 novembre 2016)

 


Il libro è reperibile sul sito edizioni Quasar.

I Temi

C. Corsi, L’acqua e la strada: stabilimenti termali e stazioni stradali costiere tra età medio-imperiale e tardo-antico

G.L. Gregori, G. Crimi, Le terme marittime nelle fonti epigrafiche e letterarie

C. Sfameni, More baiano. Le terme nelle villae maritimae tardoantiche fra tradizione e innovazioni

C. Citter, A. Patacchini, Approcci postdittivi sulle scelte locazionali degli impianti termali fra antichità e alto medioevo. Il caso toscano

M. David, Il mare nelle terme: l’impronta di Agrippa nei complessi termali di epoca imperiale e tardoimperiale

F.R. Stasolla, Le terme marittime in Occidente. Ultimo atto


I Contesti

C. Caligari, Terme pubbliche ed evergetismo nelle regiones VIII, IX, X, XI

F. Enei, S. Nardi Combescure, Castrum Novum. Il balneum e la caupona delle Guardiole

G. Stracci, Le Terme Taurine nel territorio di Centumcellae

C. Pavolini, C. Bassoli, T. Leone, A. Villari, Una terma sul mare in una probabile mansio a Columna (Civitavecchia)

E. Evangelista, Valorizzazione del complesso termale di Columna e Parco Archeologico “Frasca-Mattonara”

G. Poccardi, Les balnea d’Ostia Antica et leur rapport à la mer

S. De Togni, M.S. Graziano, Le terme dello Scheletro di Ostia

N. Canu, F. Condò, C. Tilocca, Terme marittime nella Sardegna nord-occidentale. Nuovi dati da Lu Bagnu-Castelsardo (Sassari)

C. Caligari, Dai bagni greci alle terme romane in Magna Grecia e Sicilia

V. Caminneci, Aquae Labodes, una statio termale sulla costa occidentale della Sicilia

I. Arvanitidou, Roman Baths in the Ionian Islands and along the Ionian Coast

S. Sánchez de la Parra Pérez, Evergetismo provincial en termas en termas marítimas occidentales de época tardoantigua

S. Maréchal, M. Paulin, G. Dagnas, M. Bonifay, V. Michel, Les Thermes du Levant: un pôle d’activité dans un quartier portuaire de Leptis Magna (Libye)


https://edizioniquasar.it/

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