La nuova statua del bacio ci rappresenta nella memoria e nell'identità

Il posizionamento della statua “Il bacio della memoria di un porto” restituisce finalmente alla città un po’ di bellezza, di bontà e di giustizia

Incontro con il Sindaco per intitolare una piazza alle vittime dei bombardamenti

Il Comitato 14 Maggio ha avanzato una richiesta scritta di intitolare il piazzale compreso tra via Mazzini e Via Gorizia alle vittime civili dei bombardamenti anglo-americani

Anniversario della nascita dell'Optimus Princeps, il fondatore di Civitavecchia

Ogni nuovo Imperatore dopo Traiano veniva salutato dal Senato con l'augurio: possa tu essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano (Felicior Augusto, melior Traiano)

Recensione della nostra visita presso la Macchina del Tempo Civitavecchia

E’ una calda sera di agosto quella che ci vede, insieme ad alcuni simpatizzanti, in visita presso la Macchina del Tempo, progetto inedito a cura di Roberta Galletta, divulgatrice storica

14 maggio, Anniversario dei bombardamenti anglo-americani su Civitavecchia

Il Comitato ha deposto un omaggio floreale presso il Monumento alle Vittime civili dei Bombardamenti, partecipando alla cerimonia ufficiale insieme alle autorità locali per ricordare quanti hanno perso la vita durante la 1° incursione aerea alleata.

7 ottobre 2023

7 ottobre 1571 | Vittoria della Battaglia di Lepanto contro l'Impero ottomano

Il 7 ottobre 1571 la flotta della Lega Santa Cristiana, forte di oltre duecento navi da guerra, le galee, e di carico, sconfigge la flotta turca, nei pressi della costa greca, nel Golfo di Corinto.

Il 21 giugno dal porto di Civitavecchia erano partite 12 galee al comando di Marcantonio Colonna. "Sciolsero le vele da Civitavecchia con vento freschissimo di tramontana". Su quelle navi erano imbarcati alcuni frati cappuccini, che per la prima volta attraversavano le vie della piccola cittadina portuale.

Grande narratore di quella battaglia fondamentale per la storia europea fu padre Alberto Guglielmotti che pubblico' nel 1862 il volume "Marcantonio Colonna alla battaglia di Lepanto", facente parte della sua monumentale Storia della Marina pontificia. Su quelle navi erano imbarcati ufficiali e marinai civitavecchiesi come Francesco e Gregorio Andreotti, Filippo Filippetti, Ascanio Fiori, il marinaio Iacometto premiato dal Colonna. Di questi scrive il Guglielmotti e il Calisse cosi' chiosa:
L'onore allora acquistato, e che dagli antenati a tutti i posteri discende, non doveva essere qui taciuto, poiché ne' la memoria se ne deve perdere ne' la riconoscenza.

DA: bollettino N° 8/9 della Società Storica Civitavecchiese (via Osteria della memoria)

La battaglia di Lepanto, nella Galleria delle carte geografiche, Musei Vaticani

La battaglia di Lepanto in un dipinto di Paolo Veronese

La battaglia di Lepanto, autore sconosciuto
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4 ottobre 2023

Comunicato: A quando la riqualficazione di Largo San Francesco d'Assisi?


In occasione del giorno di San Francesco il Comitato 14 Maggio segnala le condizioni in cui si trova l'omonimo largo sul lungomare civitavecchiese, trasformato in uno sfasciacarrozze a cielo aperto. 

Qui giace la statua denominata il "Poverello d'Assisi" raffigurante per l'appunto il Patrono d'Italia. La statua, risalente al 1933 per opera dello scultore di Allumiere Giuseppe Cozzi, è miracolosamente rimasta integra durante i bombardamenti anglo-americani della Seconda Guerra Mondiale, nonostante la quasi completa distruzione della vicina Chiesa dei Santi Martiri Giapponesi. Come per il Monumento alle Vittime dei Bombardamenti, presso Largo 14 Maggio, anche il "Poverello d'Assisi" ha un profondo significato per Civitavecchia, oltre che spiritualmente anche da un punto di vista identitario, essendo rimasta in piedi dopo i ben 86 bombardamenti subiti da Civitavecchia. Attualmente, nonostante la statua si trovi in un'area centrale della città, essa risulta confiscata da una recinzione di 1 metro e mezzo di altezza all'interno della quale erbacce di ogni genere hanno trovato terreno fertile.  A questa deplorevole cornice si aggiunge lo stato in cui giace il Largo di San Francesco D'Assisi, lo ripetiamo, uno sfasciacarrozze a cielo aperto, per di più di fronte alla Chiesa dei Santi Martiri Giapponesi, importantissima non solo perché ogni anno diventa luogo di una cerimonia ufficiale in presenza di rappresentanti dell'Ambasciata del Giappone ma anche per il valore artistico dei suoi dipinti opera del nipponico Luca Hasegawa.

Ci auguriamo che l'amministrazione locale rivolga maggiore attenzione a Largo San Francesco d'Assisi, così come anche ad altre piazze simbolo della città, con progetti di rigenerazione urbana volti a restituire spazi ai pedoni valorizzando al contempo i monumenti e la storia della città. 

Comitato 14 Maggio

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3 ottobre 2023

Roberta Galletta: "Ritroviamo la statua di Nettuno per restituire alla città il suo simbolo!"


Faccio una proposta a chi ha avvertito così tanto  il vuoto lasciato dalla Statua del Bacio alla Marina,  anche se a me personalmente la Marina ora [senza la statua del bacio, ndr] piace di più, perché incornicia perfettamente la Fortezza cinquecentesca che con i nuovi lavori di riqualificazione dell’Autorità Portuale è più bella che mai, da cercare qualcosa che possa riempire questo spazio. 

Argomento la mia proposta .

La città ha bisogno di un simbolo al quale legarsi,  ripeto, il simbolo c’è ed è la Fortezza Giulia, ed è giusto così e allora si potrebbe di realizzare una statua che ricordi quella che esiste a Civitavecchia da oltre duemila anni e che è  ancora molto probabilmente imprigionata nelle acque della Darsena Romana, la statua colossale del Dio Nettuno

Abbiamo ragione di credere che effettivamente ci sia questa importante testimonianza del glorioso passato di Civitavecchia in seguito al  ritrovamento che più di tutti ha incuriosito da sempre gli studiosi locali, ovvero del  braccio bronzeo con tridente di una colossale statua di Nettuno recuperato nelle acque della Darsena Romana nel 1834 e oggi custodito presso i Musei Vaticani.

La statua, secondo le ipotesi più accreditate, proverrebbe da un tempio pagano ubicato, secondo alcuni, all’interno della Darsena Romana e dedicato al dio del mare, ma secondo altri, tra cui lo storico Salvatore Bastianelli, posto sotto l’area dell’antica Chiesa di Santa Maria, ipotesi che sarebbe confermata dall’usanza di costruire edifici di culto cristiani sopra quelli pagani. 

La statua sarebbe quindi poi finita nella Darsena Romana per non chiari motivi e, secondo fonti d’archivio, dopo il recupero del braccio con il tridente avvenuto nel 1834 perché inavvertitamente staccato dalla statua da un puntone con il quale si lavorava per dragare il fondo durante i lavori di spurgo, avrebbe interessato una serie di ricerche avviate per qualche anno senza però dare nessun clamoroso risultato.

Esiste però anche una terza ipotesi di ubicazione della statua in questione e prodotta in base ad una interessante documentazione pittorica già pubblicata nel 1994 nel libro “Civitavecchia nella medaglia pontificia  1508- 1857” di Adelmo Covati, Adolfo Modesti ed Ennio Brunori.

In uno degli affreschi eseguiti da Cesare Nebbia, Paul Brill e Giovanni Guerra tra il 1588 e il 1589 per celebrare le imprese pubbliche di Papa Sisto V e che abbelliscono il Salone Sistino della Biblioteca Vaticana, la statua colossale è infatti posta nella parte finale dell’acquedotto edificato nel 1589 da Papa Sisto V, appena dietro la Darsena Romana nell’area a ridosso dell’attuale Piazza Calamatta, accanto alla monumentale fontana collegata all’acquedotto ed edificata vicino alle antiche mura medievali della Rocca. 

Da qui potrebbe essere finita nello specchio acqueo della Darsena Romana per una serie di circostanze a noi sconosciute, per poi ripresentarsi in parte con il ritrovamento del braccio bronzeo. 

Ma c’è di più. Gli autori sopra citati, mentre pubblicano la foto dell’affresco dove si vede la statua, dando quindi prova di una testimonianza d’epoca dell’esistenza della statua nei pressi della darsena, sostengono però che si riferisca non a Nettuno, come testimoniano il braccio e il tridente rinvenuti, ma probabilmente a Traiano e volutamente collocata alla fine della preziosa opera pubblica per dare valore alla continuità storica tra i fasti imperiali di Roma e le nuove imprese di Sisto V. 

Solo approfonditi sondaggi all’interno della Darsena Romana potranno rivelare a chi sia stata dedicata la statua ma certamente il solo ritrovamento potrebbe già aprire nuovi scenari per la storiografia locale. Nel frattempo, realizzando una copia di una delle due statue da posizionare alla Marina,  Civitavecchia avrebbe ritrovato il suo simbolo, confermato dalla prova tangibile del ritrovamento del braccio colossale.  Simbolo questa volta legato alla sua memoria ritrovata.

La statua di Nettuno, dalla Darsena Romana alla Marina, di Roberta Galletta, pubblicato il 2/10/2014
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2 ottobre 2023

7 ottobre, Civitavecchia | Visite guidate alla Villa di Traiano

 


Agganciandosi alle giornate nazionali dedicate alla valorizzazione dei siti archeologici meno conosciuti il Gruppo Archeologico Romano sezione Civitavecchia apre al pubblico la Villa Pulcherrima sabato 7 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, con il benestare della soprintendenza e del vice sindaco Magliani oltre che dei proprietari dell’abitazione dove sono situate le rovine antiche.

«Siamo molto emozionati speravamo di riuscirci. Ringrazio tutti i volontari che grazie alla loro dedizione permettono alla città di riscoprire i suoi tesori» ha dichiarato Barbara De Paoli, responsabile del GAR di Civitavecchia.


Lorenzo Leoncini

via idealnews24

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