La nuova statua del bacio ci rappresenta nella memoria e nell'identità

Il posizionamento della statua “Il bacio della memoria di un porto” restituisce finalmente alla città un po’ di bellezza, di bontà e di giustizia

Incontro con il Sindaco per intitolare una piazza alle vittime dei bombardamenti

Il Comitato 14 Maggio ha avanzato una richiesta scritta di intitolare il piazzale compreso tra via Mazzini e Via Gorizia alle vittime civili dei bombardamenti anglo-americani

Anniversario della nascita dell'Optimus Princeps, il fondatore di Civitavecchia

Ogni nuovo Imperatore dopo Traiano veniva salutato dal Senato con l'augurio: possa tu essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano (Felicior Augusto, melior Traiano)

Recensione della nostra visita presso la Macchina del Tempo Civitavecchia

E’ una calda sera di agosto quella che ci vede, insieme ad alcuni simpatizzanti, in visita presso la Macchina del Tempo, progetto inedito a cura di Roberta Galletta, divulgatrice storica

14 maggio, Anniversario dei bombardamenti anglo-americani su Civitavecchia

Il Comitato ha deposto un omaggio floreale presso il Monumento alle Vittime civili dei Bombardamenti, partecipando alla cerimonia ufficiale insieme alle autorità locali per ricordare quanti hanno perso la vita durante la 1° incursione aerea alleata.

25 aprile 2022

Ritorna la Festa della Santa Patrona Fermina


Finalmente il 28 aprile ritorna la Festa della Santa Patrona Fermina con la presenza dei Cortei Storici di Amelia e di Civitavecchia e degli Sbandieratori. Il programma non ha subito particolari modifiche ad eccezione, della processione in mare, che per motivi tecnici e di sicurezza sarà disponibile un solo rimorchiatore gentilmente concesso dalla società Rimorchiatori Laziali, sul quale verrà imbarcata la Santa ed uno stretto numero di rappresentanza istituzionale.


Di seguito il programma:


08,30 – S. MESSA NELLA CAPPELLA DI S. FERMINA al Forte Michelangelo celebrata

dal nostro Vescovo Mons. Gianrico Ruzza.

09,00 – La BANDA MUSICALE “Giacomo Puccini” si esibirà per le vie del Centro Storico.

09,30 – INCONTRO DEI SINDACI di Civitavecchia e di Amelia in Piazza Vittorio

Emanuele, con l’esibizione del Gruppo Sbandieratori Città di Amelia

10,15 – IL CORTEO STORICO DI AMELIA raggiungerà la Cattedrale

10,30 – OFFERTA DEL CERO sul sagrato della Cattedrale da parte della Comunità amerina

al Vescovo della nostra Diocesi

11,00 – CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA in Cattedrale presieduta da Mons.

Francesco Antonio Soddu, Vescovo di Terni – Narni – Amelia. Concelebreranno i

Sacerdoti della Città. Animerà la celebrazione il “Coro Polifonico Arché” diretta

dal M° Giovanni Cernicchiaro.

16,00 – RADUNO in Cattedrale dei Portatori della Statua, dei Cortei Storici di Civitavecchia

e di Amelia, degli Ordini Cavallereschi, delle Confraternite, e di tutte le Associazioni

per la partecipazione ai Vespri.

16,30 – Solenni Vespri in Cattedrale

17,00 – Solenne processione con percorso: Cattedrale, Corso Marconi, Piazza Calamatta, Via

XVI Settembre, Via Sangallo, Via Leonardo, Via Risorgimento, Corso Centocelle,

Largo Plebiscito, Porto, Largo Cavour , Piazza Vittorio Emanuele , Cattedrale.


Nel corso della Processione in Porto: Accensione di un cero devozionale da parte della staffetta podistica davanti alla statua della Patrona all’ingresso del Porto, benedizione del mare, offerta di una corona ai caduti del mare ed alla statua della Santa all’antemurale, tradizionale suono delle sirene delle navi in porto.


Al rientro della Processione: S. Messa in Cattedrale


via trcgiornale.it

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21 aprile 2022

21 Aprile, Natale di Roma | Un bagaglio universale di simboli

La ricorrenza del Natale di Roma che si celebra il 21 Aprile è da tempo diventata, nella città stessa di cui si festeggia la nascita, una cerimonia folkloristica a base di fasce tricolori, feste in costume e vigili urbani; condita al massimo con qualche corona d’alloro e qualche discorso ufficiale carico di retorica e vuoto formalismo. Del significato autentico di quell’evento e del bagaglio di simboli ad esso connessi non v’è traccia, né ricordo, né tanto meno consapevolezza. Del resto simili riferimenti sono del tutto estranei ed inconcepibili per la quasi totalità delle persone, concentrate su (ma sarebbe forse meglio dire: distratte da) cose materiali e rinchiusi in orizzonti ristrettissimi, essendo interessati esclusivamente alle esigenze della propria sfera animale.

Eppure le leggende relative alla nascita di Roma contengono una tale quantità di elementi simbolici, da farne un trattato esemplare sulla costituzione di un Centro spirituale e dei molteplici significati di un tale Centro. A cominciare dalla nascita miracolosa del fondatore, dovuta all’unione di un dio e una donna mortale (Marte e la vestale Rea Silvia); proseguendo con la coppia antagonista dei gemelli (Romolo e Remo), salvati dalle acque e allevati da una lupa, all’ombra di un albero sacro (il fico Ruminal).

Dove l’elemento dall’alto, il dio Marte come personificazione della virilità guerriera, feconda la vergine sacra per dare alla luce due gemelli (raffigurazione delle tendenze opposte che ogni essere umano porta in sé) che, come tanti altri eroi mitologici, vengono salvati dalle acque (la corrente del tempo, l’elemento base della vita mortale e della sua instabilità, le contingenze passionali cui è soggetto l’io), per essere allevati dalla lupa, animale dal doppio aspetto (ancora la duplicità insita nelle cose manifestate e umane), simbolo della  forza oscura e della natura feroce e selvaggia, ma anche di luce e luminosità.

Tutti elementi che evidenziano chiaramente la stretta analogia fra il singolo essere umano destinato alla propria realizzazione spirituale, significativamente espressa nell’assunzione celeste di Romolo, «restituito dalla terra al cielo dopo che per mezzo del fuoco folgorante fu distrutta la parte mortale del corpo di lui», e la Città Eterna, fonte di stabilità e ordine, nata per rappresentare e realizzare sulla terra l’armonia soprannaturale.

Solo l’uomo che regola le sue passioni e vince il caos in sé può dar vita ad uno Stato ordinato e tendente al bene, mantenendo entrambi sulla via di Dio. 

Serriamo i ranghi, manteniamoci svegli e puri, prendiamo a modello quel che fu nobile e bello, e non contribuiamo in alcun modo alla menzogna e all’iniquità, perché i tempi stringono e l’Ora può sorprenderci in qualunque momento impreparati e indifesi.

tratto dal sito di Heliodromos (via azionetradizionale.com)

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13 aprile 2022

La processione del Cristo Risorto

Anche se le origini della processione del Cristo Risorto di Civitavecchia non sono chiarissime, la più antica notizia scritta e documentata la fornisce Vincenzo Annovazzi, che nella sua Storia di Civitavecchia del 1853 racconta dell’evento organizzato dalla seconda metà del XVIII secolo dalla Confraternita dell’Orazione e Morte nel giorno della Pasqua.

Questo avvenne fino al 1940 e tanti la ricordano come l’avvenimento che dava inizio alla SCIORTA DE LA GLORIA. Il nome deriva dal fatto che il giovedì santo le campane delle chiese cittadine erano legate per impedire che qualcuno inavvertitamente le suonasse. A Pasqua, quando venivano slegate per annunciare la resurrezione di Cristo, l’evento era chiamato lo scioglimento della gloria di Cristo Risorto, la sciorta de la gloria in dialetto civitavecchiese, che era annunciata dalla statua portata in processione.

Sapete che dietro la statua del Cristo risorto che viene portata in processione c'è un evento prodigioso? 

E che la processione uscì anche dopo i bombardamenti  che devastarono la città nel 1943-1944 a significare il forte senso di comunità e di attaccamento alle proprie tradizioni da parte dei civitavecchiesi?

Nella pillola di oggi trovate la storia di questo evento straordinario.


Fonte: Roberta Galletta, La Macchina del Tempo
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