La nuova statua del bacio ci rappresenta nella memoria e nell'identità

Il posizionamento della statua “Il bacio della memoria di un porto” restituisce finalmente alla città un po’ di bellezza, di bontà e di giustizia

Incontro con il Sindaco per intitolare una piazza alle vittime dei bombardamenti

Il Comitato 14 Maggio ha avanzato una richiesta scritta di intitolare il piazzale compreso tra via Mazzini e Via Gorizia alle vittime civili dei bombardamenti anglo-americani

Anniversario della nascita dell'Optimus Princeps, il fondatore di Civitavecchia

Ogni nuovo Imperatore dopo Traiano veniva salutato dal Senato con l'augurio: possa tu essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano (Felicior Augusto, melior Traiano)

Recensione della nostra visita presso la Macchina del Tempo Civitavecchia

E’ una calda sera di agosto quella che ci vede, insieme ad alcuni simpatizzanti, in visita presso la Macchina del Tempo, progetto inedito a cura di Roberta Galletta, divulgatrice storica

14 maggio, Anniversario dei bombardamenti anglo-americani su Civitavecchia

Il Comitato ha deposto un omaggio floreale presso il Monumento alle Vittime civili dei Bombardamenti, partecipando alla cerimonia ufficiale insieme alle autorità locali per ricordare quanti hanno perso la vita durante la 1° incursione aerea alleata.

29 maggio 2018

Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa | Mostra presso i Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali fino al 16 settembre 2018

Cosa significa costruire un Impero? E in che relazione sta l’Impero Romano con l’Europa attuale? Politica, economia, welfare, conquiste militari ottenute senza esclusione di colpi; inclusione di popolazioni diverse sotto un unico Stato che governa con leggi che ancora oggi sono alla base della giurisprudenza moderna; la buona amministrazione, influenzata anche da donne capaci, “first ladies” autorevoli; campagne di comunicazione e capacità di persuasione per ottenere il consenso popolare attraverso opere di pubblica utilità, “magnificentia publica” e lusso privato, ma discreto. 

Non è la trama di una fiction, né il programma di qualche politico, ma la traccia della mostra Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa, ideata da Claudio Parisi Presicce e a cura di Marina Milella, Simone Pastor e Lucrezia Ungaro per celebrare la ricorrenza dei 1900 anni dalla morte dell’imperatore che ha portato l’Impero alla sua massima espansione. L’esposizione, ospitata dai Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali dal 29 novembre 2017 al 16 settembre 2018, è promossa e prodotta da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura

 I reperti archeologici provengono da musei della Sovrintendenza Capitolina (Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Museo della Civiltà Romana, Museo di Roma a Palazzo Braschi, Antiquarium del Celio, Teatro di Marcello), da molti musei e spazi archeologici italiani (Museo Nazionale Romano presso le Terme di Diocleziano e presso Palazzo Massimo, Museo Ostiense a Ostia Antica, Antiquarium della Villa dei Volusii a Lucus Feroniae, Antiquarium di Villa Adriana a Tivoli, Antiquarium Comunale "Villa di Traiano” di Arcinazzo Romano; Museo Correale di Terranova a Sorrento) e alcuni importanti musei stranieri (Musei Vaticani; Pergamon Museum a Berlino; Museum het Valkhof di Nijmegen; Museo Nazionale di Storia della Romania, Bucarest; Museo Nazionale di Arte romana di Merida, Gliptoteca di Monaco di Baviera).

TRAIANO, imperatore costruttore 
La mostra sarà caratterizzata dal racconto della vita “eccezionale” di un uomo “ordinario”, significativamente racchiusa in un “titolo” coniato per lui, Optimus Princeps, ovvero il migliore tra gli imperatori. Colui che seppe riportare gioia tra i romani! come ricordato dallo storico Plinio il Giovane, suo contemporaneo Traiano ci ha ordinato di essere felici e noi lo saremo. Ma cos’ha fatto di così diverso e innovativo Traiano per meritare un tale consenso incondizionato dall’esercito, dal senato e soprattutto dalle più disparate popolazioni dell’Impero? Primo imperatore non romano di nascita bensì ispanico, non appartenente ad alcuna dinastia imperiale, ma di ottima famiglia - Ulpia - Marco Ulpio Traiano segue le orme del padre naturale e percorre velocemente i gradi della carriera militare, dimostrando doti di stratega e combattente sul campo a fianco dei suoi uomini, dei quali guadagna così il consenso e la fedeltà assolute. Non solo per questo l’imperatore Nerva lo “adotta” come successore, ma anche perché ne percepisce la capacità di affrontare anche i temi spinosi delle riforme sociali ed economiche di cui l’Impero ha urgente bisogno: lo nomina mentre lui si trova in Germania, lontano dalla capitale che non ha mai visitato. 

LA MOSTRA 
Il “racconto” della mostra si sviluppa attraverso statue, ritratti, decorazioni architettoniche, calchi della Colonna Traiana, monete d’oro e d’argento, modelli in scala e rielaborazioni tridimensionali, filmati: una sfida a immergersi nellagrande Storia dell’Impero e nelle storie dei tanti che l’hanno resa possibile. 

Provenienti dal Foro di Traiano, escono per la prima volta dai depositi del Museo una mano colossale e il profilo di una sconosciuta testa ritratto dell’imperatore, anch’essa di grandi dimensioni, scoperto attraverso due frammenti inediti: un tipico esempio di “scavi nei magazzini”! 
Traiano amava la sua famiglia e le “sue donne” ne rappresentavano la vera anima. Un ritratto anch’esso colossale viene attribuito nientemeno che alla madre, Marcia, ignota alle fonti ma probabilmente celebrata da figlio nel suo Foro. 

In occasione della mostra, tornano “a casa”, insieme per la prima volta dopo quattrocento anni, due lastre del fregio con Amorini e grifoni che le vicende collezionistiche avevano tenuto separate: si tratta di una splendida architettonica con amorini dai Musei Vaticani e un grande frammento dello stesso fregio da Berlino dove sembrava scomparso. 

Tra i prestiti eccellenti, gli splendidi stucchi dorati della villa che l’imperatore volle per sé presso Arcinazzo Romano, simbolo di un lusso privato discreto, da poco restaurate e ricomposte, offrono l’occasione di “entrare” nei suoi spazi privati. Inoltre, attraverso i video si accede negli sconosciuti e inaccessibili ambienti sotterranei della casa dell’imperatore sull’Aventino o nel condotto dell’acquedotto traianeo che portava l’acqua del Lago di Bracciano a Trastevere.

I cumuli di armi dei rilievi del Foro trovano le loro connessioni con quelli provenienti dalle altre città dell’impero, come Merida in Spagna e Sorrento in Campania. E, ancora, la mostra ospita il ritratto bronzeo dell’imperatore dal Museo di Nijmegen e una limetta disintegrata dalla seconda guerra mondiale nella Gliptoteca di Monaco e ricomposta a Roma. 

Contributo straordinario dal Museo della Civiltà Romana che, con i calchi storici della Colonna Traiana (1861) mette "a tu per tu" con la storia delle guerre in Dacia ma, con molti modelli e plastici permette di ‘vedere’ monumenti noti e meno noti dell’epoca, come l’Arco di Ancona, il Ponte sul Danubio, costruito da Apollodoro di Damasco e, infine, una riproduzione in scala del Trionfo di Traiano tornato vittorioso dalla Dacia. 

II percorso espositivo si snoda attraverso 7 sezioni a partire dalla morte di Traiano, avvenuta in Asia Minore e, unico caso della storia romana, celebrata con trionfo nella capitale insieme alle sue gesta. Si prosegue con la contrapposizione tra le cruente campagne nella Dacia (parte dell’attuale Romania) e le grandi opere realizzate con la pace, dal ruolo delle donne della famiglia (vero “braccio destro” dell’imperatore per la politica sociale) agli spazi privati, fino alla “fortuna” della figura di Traiano dopo l’antichità, dovuta alla sua fama di uomo giusto, il più “cristiano” tra i pagani, decoroso e caritatevole. Da questa visione globale il focus si concentra sul territorio. Si parte dalle infrastrutture portuali del Lazio con Civitavecchia e l’hub di Portus - collegato alla capitale attraverso il Tevere, vera autostrada fluviale - fino alle banchine in città dove oggi sorge Testaccio, per proseguire con la Roma traianea, rivoluzionata dalle grandi Terme sul Colle Oppio. 

Lo zoom si restringe sempre di più per esaltare le competenze ingegneristiche e le conoscenze tecnologiche dei Romani, grandi costruttori, con i Mercati di Traiano e il Foro di Traiano, e le sculture e i rilievi che trasmisero l’immagine dell’imperatore come lui stesso voleva essere ricordato. 



Quando: Fino al 16 Settembre 2018 
Luogo: Mercati di Traiano, Roma
Curatori: Marina Milella, Simone Pastor, Lucrezia Ungaro
Enti promotori:
  • Roma Capitale
  • Assessorato alla Crescita Culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma
Costo del biglietto: Intero 15 € | Ridotto 13 €
Telefono per informazioni: +39 06 0608

Fonte: arte.it
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14 maggio 2018

Memoria onorata



Autorità civili, militari, religiose, associazioni combattentistiche e d’arma e aziende del territorio hanno partecipato questa mattina alle celebrazioni in occasione del 75° anniversario del primo bombardamento su Civitavecchia. Il sindaco Antonio Cozzolino, dopo aver deposto omaggi floreali al cippo funebre dedicato ai Caduti presso il cimitero monumentale e al Luogo del ricordo in piazza Vittorio Emanuele, è intervenuto alla lapide di via Mazzini che ricorda i nomi dei primi 444 militari e civili Caduti durante le 86 azioni aeree con le quali le forze anglo-americane hanno colpito la città tra il 14 maggio 1943 e il 12 giugno 1944.

Alla manifestazione ha partecipato anche una delegazione del Comitato 14 Maggio, che a testimonianza della devozione nel ricordo di coloro che hanno perso la vita in quei giorni, ha deposto un suo omaggio floreale sotto la lapide, unico Comitato Civile a partecipare.

Ringraziando i tanti che hanno voluto interrompere le proprie azioni quotidiane per dedicare un momento di riflessione agli eventi che hanno spezzato in maniera così devastante la vita millenaria di Civitavecchia, esprimiamo pubblicamente riconoscenza all’amministrazione comunale di aver assicurato, almeno per oggi, il decoro del luogo; ricordiamo che abbiamo fornito ai consiglieri comunali di tutti i gruppi una mozione con la quale proponiamo comunque lo spostamento del luogo, al fine di dare più visibilità e decoro alla memoria degli eventi che hanno deviato il corso della storia di questa comunità.

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12 maggio 2018

"Civitavecchia sparita. Nel cuore e nella memoria" | Mostra documentaria per il 75° anniversario del Primo Bombardamento anglo-americano su Civitavecchia, a cura dell'arch. Francesco Correnti, il 15, 16, 17, 18, maggio, Cittadella della Musica

Commemorazione del 75 anniversario del Primo Bombardamento di Civitavecchia. Mostra documentaria a cura di Francesco Correnti.
La mostra comprende ventidue tavole sulle distruzioni subite dal patrimonio storico della Città di Civitavecchia negli eventi bellici del 1943-44 e nella successiva fase di ricostruzione, con particolare riferimento ai più importanti monumenti cittadini. Viene anche illustrata l'attività che - a partire dalla fine degli anni Sessanta del Novecento - ha visto protagonista il Comune di Civitavecchia nella ricostituzione e catalogazione delle testimonianze del passato e nel tentativo di restituire ai cittadini la memoria civica e alla Città quanto rimane del suo antico volto e del suo cuore.
Le associazioni "Centro incontri culturali" e "Amici del Fondo Ranalli" hanno organizzato alcuni interventi commemorativi.


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2 maggio 2018

Lettera aperta al Sindaco e all'Assessore alla Cultura di Civitavecchia

 
Il Comitato 14 Maggio si rivolge a Voi, perché vogliate benevolmente considerare il progetto di spostamento del Monumento alle Vittime dei Bombardamenti, sito in via Mazzini, sulla parete posteriore della Cattedrale. La lastra di marmo in questione, riportante i nomi delle vittime civili cadute sotto i numerosi  bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale iniziati il 14 maggio del 1943, non gode, ad avviso di molti, della visibilità che meriterebbe un tale sacrario, posto a ricordo degli eventi più tragici che abbiano mai investito Civitavecchia dalla sua fondazione.
Dopo la guerra, il nostro monumento alle vittime civili ha trovato una sistemazione nel centro storico, in via Mazzini, ma, negli anni, lo spazio di accesso da area verde di accoglienza si è trasformato in un indecente ed indecoroso parcheggio di macchine, in preda ad un crescente degrado.
Il Monumento, inoltre, nell'attuale collocazione, non essendo inserito armoniosamente all'interno del tessuto urbano,  viene meno alla sua funzione: ricordare alla cittadinanza l’immane tragedia della Seconda Guerra Mondiale ed onorare le innocenti vittime.
Ci rivolgiamo dunque a Voi Sig. Sindaco e Sig. Assessore, perché vogliate considerare, attraverso un’apposita Delibera di Giunta, il progetto di spostamento, che porterà grandi vantaggi estetici e di visibilità al monumento e alla sua nuova collocazione, che dovrebbe essere piazzetta Santa Maria, cara al cuore dei Civitavecchiesi, consentendo, allo stesso tempo, un più idoneo utilizzo dell’area alle spalle della Cattedrale.
Nella nuova collocazione, il Monumento riacquisterebbe un ruolo centrale per la città, presupposto di riconoscibilità per lo spirito comunitario, cuore simbolico e formale della comunità.
Il progetto si propone di coinvolgere diversi soggetti finanziatori, non solo per sostenere economicamente l’operazione, ma anche per garantire, durante la traslazione, la sicurezza e l’integrità delle lastre marmoree, senza alcun costo per le casse comunali.

Con osservanza,                               
Comitato 14 Maggio
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