La nuova statua del bacio ci rappresenta nella memoria e nell'identità

Il posizionamento della statua “Il bacio della memoria di un porto” restituisce finalmente alla città un po’ di bellezza, di bontà e di giustizia

Incontro con il Sindaco per intitolare una piazza alle vittime dei bombardamenti

Il Comitato 14 Maggio ha avanzato una richiesta scritta di intitolare il piazzale compreso tra via Mazzini e Via Gorizia alle vittime civili dei bombardamenti anglo-americani

Anniversario della nascita dell'Optimus Princeps, il fondatore di Civitavecchia

Ogni nuovo Imperatore dopo Traiano veniva salutato dal Senato con l'augurio: possa tu essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano (Felicior Augusto, melior Traiano)

Recensione della nostra visita presso la Macchina del Tempo Civitavecchia

E’ una calda sera di agosto quella che ci vede, insieme ad alcuni simpatizzanti, in visita presso la Macchina del Tempo, progetto inedito a cura di Roberta Galletta, divulgatrice storica

14 maggio, Anniversario dei bombardamenti anglo-americani su Civitavecchia

Il Comitato ha deposto un omaggio floreale presso il Monumento alle Vittime civili dei Bombardamenti, partecipando alla cerimonia ufficiale insieme alle autorità locali per ricordare quanti hanno perso la vita durante la 1° incursione aerea alleata.

30 gennaio 2023

Le cinte murarie a difesa di Civitavecchia

Civitavecchia, nella sua bimillenaria storia, ha visto ergersi in sua difesa diverse cinte murarie. Tale sistema difensivo è  ancora oggi riconoscibile e costituisce un vero e proprio patrimonio che racconta le diverse tappe storiche vissute dalla città. L'arch. Francesco Correnti descrive, attraverso una raffigurazione grafica semplice, le diverse mura  che hanno avvolto Centumcellae prima e Civitas Vetula più tardi.

1) Le "mura romane" vere e proprie non esistono perché non è esistita una città romana: quella che si è formata dietro il porto di Traiano era la trasformazione della villa imperiale (Centumcellae) e delle sue varie parti, con i servizi portuali aggiunti in seguito (bagni pubblici di età severiana ecc.) e le abitazioni sorte via via; divenendo quel centro - la città "romano-bizantina" - che fu al tempo di Gregorio Magno cioè la città con le mura "bizantine" che fu poi conquistata e distrutta dai Saraceni;

2) le "mura castellane" sono quelle, più ristrette, costruite forse già nel tardo medioevo intorno alla "Vecchia Civita" rimasta abbandonata (vedere sempre il mio libro in proposito) e poi lentamente riabitata (senza nessun "ritorno") per via del porto, danneggiato ma pur sempre utilizzabile finché poi restaurato dai primi del '500; certamente le mura "castellane" sono state rinforzate o costruite ex novo con le varie torri e le tre porte fortificate con fossato e ponti levatoi da Pio II Piccolomini nel tardo '400;

3) le "Mura della Porta Antica" il cui andamento, da vari indizi, si può immaginare avendo la posizione della "porta anticha" dalle misurazioni fatte da Antonio da Sangallo il Giovane ai primi del '500, riportate nei suoi disegni oggi agli Uffizi e dal sottoscritto ricostruite sul terreno, cioè sulla mappa della città attuale. Cioè, la "porta anticha" era nella "piazza" XXIV Maggio.

Inutilmente, quando ero a Civitavecchia, proposi di fare dei saggi di scavo per ritrovarne le fondazioni. Ne parlo in "Chome lo papa uole..." e ne ho fatto anche qualche disegno in vedute sul libro. Probabilmente sono di epoca bizantina (vedi appunto il libro);

4) Cinta bastionata: quando attenuatosi  il pericolo saraceno nell’889 fu possibile riprendere il possesso della vecchia Centumcellae, il Papa Stefano VI° ne avviò la ricostruzione incominciando dall’edificazione di una rocca a protezione del porto e soprattutto della sua darsena. Con il tempo intorno a questa Rocca  crebbe un borgo che fu chiamato Civitas Vetula che fu protetto da una cinta muraria che secondo i canoni dell’epoca fu merlata, intervallate da torri ed incernierate ai vertici da 4 torrioni, uno dei quali è ancora visibile all’angolo tra via Colle dell’ulivo e via Dannunzio nella zona di piazza Saffi.  Nei secoli successivi queste mura furono ristrutturate a più riprese dai papi Nicolò V° nel 1447, Callisto III° tra il 1455 e il 1458 , Pio II° tra il 1459 ed 1468 in modo da assolvere al meglio la loro funzione difensiva.

5) Il Progetto di Carlo Fontana prevedeva un ampliamento urbano con ingrandimento delle mura a nord-est ed è visibile nell'incisione degli acquedotti del 1699, una copia della quale, incorniciata e sotto vetro (grande circa 2 metri per 1 metro) ho donato alla Città, consegnandola in Biblioteca con una lettera al sindaco di allora. 

6) Cinta francesi: Sul finire del 1700 la città di Civitavecchia conobbe uno sviluppo  economico conseguente essenzialmente  al potenziamento delle attività portuali (commercio dell’allume e porto franco). Al miglioramento dell’economia  corrispose un notevole incremento della popolazione che raggiunse i 10.000 abitanti e una espansione edilizia che richiese nuovi spazi. Per soddisfare queste esigenze fu occupata inizialmente l’area “dell’opera a corno” posta a difesa della Porta Romana nell’intento di ospitarvi una  comunità ebraica da richiamare da Livorno per dar vigore al commercio cittadino (progetto poi accantonato).   

Per proteggere questa nuova area di  espansione edilizia Papa Pio IX ritenne opportuno far realizzare una cinta muraria per la cui messa in opera ”con minor spesa e più celermente” si resero disponibile le truppe francesi che presidiavano la città agli ordini del  Prefetto Gen. Conte Agostino de Goyon

7) la "Cinta daziaria" era quella costruita dopo l'annessione di Civitavecchia al Regno d'Italia con la presa del 16 settembre 1870, con l'istituzione del dazio sulle merci in entrata o uscita dalla città, che pagavano appunto una tassa;

8) il penitenziario o bagno penale, costruito da Pio IX con progetto dell'arch. Lana e con l'assistenza del comando del Genio francese, terminato nel 1870, era appunto il nuovo e moderno penitenziario, destinato a sostituire i vari luoghi di detenzione e prigioni presenti in città.




Ricostruzione grafica: Francesco Correnti

Fonte: Le antiche fortificazioni di Civitavecchia 


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27 gennaio 2023

Il bilancio delle attività per l'anno 2022


Ci siamo lasciati un nuovo anno alle spalle e come di consueto ci prestiamo a  redigere, seppur con un po di ritardo, il bilancio delle attività da condividere con i nostri membri e simpatizzanti. 

Centrale è rimasta la nostra attenzione intorno all'evento del 14 maggio durante il quale siamo l'unica realtà civica a portare il proprio omaggio alle vittime civili dei bombardamenti alleati in occasione della cerimonia ufficiale in presenza delle alte autorità locali. Ma l'impegno del Comitato va anche nella direzione della divulgazione della memoria cittadina raccontando fatti storici e testimonianze relativamente alle vittime dei bombardamenti. In tal senso abbiamo supportato e promosso giovani ricercatori locali e giornalisti nella raccolta di materiali utili al fine della pubblicazione di articoli sulla vita di chi fu impegnato nella contraerei o di chi vi si trovo a vivere durante i bombardamenti.

In connessione con la coltivazione della memoria storica, l'anno 2022 ci ha visti impegnati anche nella sua difesa. Infatti, una volta con l'installazione da parte dell'amministrazione locale della statua pop-art raffigurante un marinaio americano nell'atto di festeggiare la fine della guerra in seguito alle bombe nucleari sul Giappone, il Comitato si è subito attivano nel promuovere una petizione popolare, volantinaggi, dibattiti nella stampa locale e lettere aperte all'amministrazione locale contro quella che consideriamo un oltraggio alla memoria e al decoro della città e che mina la coesione della comunità locale.

Il 2022 ha visto, inoltre, l'installazione del cartello toponomastico di piazza Betlemme, simbolo dell'amicizia tra Civitavecchia e il popolo palestinese. Il Comitato aveva infatti sollecitato più volte l'amministrazione di ri-collocare il cartello in seguito alla sua deteriorazione a causa degli agenti esogeni e del materiale di bassa qualità.

Infine, in seguito alle sollecitazioni del Comitato sono stati riaperti anche i giardini del Monumento ai Mutilati e agli Invalidi del Lavoro precedentemente chiusi che privava la cittadinanza di uno spazio verde e il monumento in oggetto della funzione di sensibilizzare sul tema delle vittime del lavoro.


7 luglio -  Comunicato stampa per diritto di replica: Rifiutiamo la “resa incondizionata” al kitsch

7 luglio - Comunicato stampa per diritto di replica: La statua pop-art, alibi per la caccia alle streghe

1 luglio -  Comunicato stampa per diritto di replica | Niente è dimenticato per chi custodisce la memoria, quel bacio è inutile.

27 giugno - Petizione popolare per la memoria e il decoro di Civitavecchia

14 maggio - Commemorazione delle vittime civili dei bombardamenti anglo-americani

10 maggio - Ripristinato il cartello di Piazza Betlemme, simbolo dell’amicizia con la Palestina

2 maggio - Riaperti i giardini del Monumento ai Mutilati e agli Invalidi del Lavoro

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Comitato 10 Febbraio

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