La nuova statua del bacio ci rappresenta nella memoria e nell'identità

Il posizionamento della statua “Il bacio della memoria di un porto” restituisce finalmente alla città un po’ di bellezza, di bontà e di giustizia

Incontro con il Sindaco per intitolare una piazza alle vittime dei bombardamenti

Il Comitato 14 Maggio ha avanzato una richiesta scritta di intitolare il piazzale compreso tra via Mazzini e Via Gorizia alle vittime civili dei bombardamenti anglo-americani

Anniversario della nascita dell'Optimus Princeps, il fondatore di Civitavecchia

Ogni nuovo Imperatore dopo Traiano veniva salutato dal Senato con l'augurio: possa tu essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano (Felicior Augusto, melior Traiano)

Recensione della nostra visita presso la Macchina del Tempo Civitavecchia

E’ una calda sera di agosto quella che ci vede, insieme ad alcuni simpatizzanti, in visita presso la Macchina del Tempo, progetto inedito a cura di Roberta Galletta, divulgatrice storica

14 maggio, Anniversario dei bombardamenti anglo-americani su Civitavecchia

Il Comitato ha deposto un omaggio floreale presso il Monumento alle Vittime civili dei Bombardamenti, partecipando alla cerimonia ufficiale insieme alle autorità locali per ricordare quanti hanno perso la vita durante la 1° incursione aerea alleata.

26 settembre 2016

Comunicato: Omaggiare la memoria a parole non ripristina il decoro e la dignità del Monumento alle Vittime dei Bombardamenti


A quattro mesi di distanza dalla commemorazione dell'anniversario del 1° Bombardamento anglo-americano su Civitavecchia, evento in occasione del quale il Sindaco saggiamente ebbe a dire nel suo discorso - ricordiamolo - le seguenti parole:

"Senza memoria non c'è futuro. E noi riteniamo sia importante costruire il futuro proprio dalla riappropriazione di questa nostra memoria, dalla sua valorizzazione per renderla patrimonio condiviso dell'intera comunità a partire da coloro che ne rappresentano, appunto il futuro, ovvero i giovani, rendendoli consapevoli della storia dei propri padri e della propria terra." 

Apprezziamo le parole, ma ci aspettiamo tutt'ora, che a queste seguissero anche i fatti.   
Il Monumento, infatti, che ricorda le vittime della più grande tragedia riversatasi mai su Civitavecchia continua a cadere periodicamente nel degrado, causa l'incuria e l'indifferenza verso la memoria della città - le parole stanno a zero, i fatti parlano - e verso il legame con le passate generazioni, di cui lo stato pietoso in cui giace l'area ne è solo la parte più superficiale. 

Al fine di porre rimedio a tale situazione deplorevole, il Comitato 14 Maggio ha dedicato la mattinata del 25 Settembre a ripristinare l'ordine e il decoro presso il Monumento alle Vittime dei Bombardamenti di via Mazzini.  In particolare, i volontari hanno strappato le erbacce e le piante secche, hanno piantato dei nuovi fiori, hanno spazzato il viale e, infine, hanno cancellato i scarabocchi che da anni imbrattavano la lastra di marmo. 

Comprendendo la significativa mole di lavoro del Comune, riteniamo che inserire una volta per tutte l'area in un meccanismo di pulizia periodica, data anche la sua importanza, non è chiedere l'impossibile. Fino ad allora il Comitato 14 Maggio continuerà a mantenere viva l'attenzione sul Monumento.
Il Comitato desidera testimoniare, attraverso le sue attività e la cura del Monumento, l'importanza, sì della memoria, ma non a parole, bensì con i fatti.

Comitato 14 Maggio











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22 settembre 2016

Equinozio d'autunno

Oggi ore, 16:21, il sole si trova allo zenit sull'equatore, illuminando tutto il globo allo stesso modo.
Il giorno ha quindi oggi la stessa durata della notte, ma da questo punto in poi, le tenebre avranno la meglio sulla luce. Da sempre, la natura scandisce i ritmi della vita dell'uomo, le cui attività sono sempre state strettamente collegate alle forze della madre terra. Trovandoci inseriti in una società moderna che tende ad appiattire e togliere ogni significato alle specificità ed alle differenze qualitative che intercorrono tra le varie fasi del ciclo annuale, l'uomo moderno continua noncurante le propria vita frenetica e meccanica. Guardando alle radici della nostra Tradizione, scopriamo che inizia un periodo di riflessione e pausa interiore, atto all'analisi e al lavoro su sé stessi, cercando e limando ciò che dentro di sé va corretto, migliorato.
Di seguito un'interessante passo, che si lega anche alla prossima festività di San Michele Arcangelo.
Nei tempi antichissimi dell'evoluzione dell'umanità ogni passo del processo della riproduzione umana era collegato strettamente al corso dell'anno.
Con la festività di S. Michele (29 settembre) abbiamo appena superato l'equinozio d'autunno (23 settembre - dal latino aequus, uguale, e nox, notte). Passiamo da Uriele a Michele: è finita la fase di crescita esteriore nella natura, e nostra verso ciò che è "altro da sé", ed è iniziata la rigenerazione invisibile.
Adesso è Michele alla massima altezza, alla sua culminazione cosmica
L'emiciclo annuale che si avvia con Michele in autunno (e si conclude con Gabriele in inverno) è quello "dalla morte alla vita", ritorniamo dentro, ripieghiamo su noi stessi e nella nostra interiorità, per consentirci poi di rinascere "a nuova vita"; quando - superato l'inverno - verrà inaugurato l'altro emiciclo, polare a questo, quello di Raffaele: "dalla vita alla morte", il tempo in cui saremo nuovamente tutti proiettati fuori di noi, all'esterno.
In questi sei mesi dell'autunno/inverno (Michele e Gabriele) la "materia è contessuta di spirito", mentre nei sei mesi precedenti della primavera/estate (Raffaele e Uriele) era lo "spirito contessuto di materia". Vediamo intorno, ovunque sotto i nostri occhi, avviarsi il processo di "incenerimento della pianta" dopo aver assistito al trionfo della "nascita della pianta". Il bianco secondo Steiner è il colore di riferimento inteso come immagine animica dello spirito. La bellezza luminosa di questo periodo autunnale è quella della veste di Michele, "che a volte riluce di oro solare e a volte risplende interiormente come un'irradiazione argentea": una veste intessuta d'oro (il Sole della stagione precedente - Uriele) e risplendente d'argento (la Terra della stagione seguente - Gabriele).
L'immagine di Michele che tiene la sua spada di ferro puntata sul drago è per l'Uomo, secondo Steiner, un grande "appello rivoltogli per l'azione interiore". Perché egli impari a festeggiare la festa di S. Michele "facendone - appunto - una festa di liberazione da ogni timore o paura, una festa dell'iniziativa e della forza interiori, una festa che sia un appello all'autocoscienza scevra da egoismo."
Lasciamo dunque che in noi, in questa fase autunnale, cresca tutto ciò che tende alla riflessione, "alla libera forte e coraggiosa volontà, contraria ad ogni ignavia e ad ogni paura." In questo modo alla conoscenza della natura possiamo unire un verace processo di autocoscienza.
www.disinformazione.it, via aurhelio.blogspot.it
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20 settembre 2016

Spot-documentario sul Movimento per la vita all' International Tour Film Festival - 29 Settembre, Cittadella della Musica



Il 29 settembre, a Civitavecchia, Cittadella della Musica appuntamento alle ore 21 con "Il Fiore della vita". Si tratta di uno spot-documentario scritto e diretto da Luigi Florio che affronta il delicatissimo tema della “scelta alla vita” rispetto all’aborto che il “Movimento per la Vita” combatte da tanti anni sostenendo moralmente e materialmente le ragazze madri in difficoltà. Il video, attraverso una testimonianza reale di una ragazza madre (Giada Giovani) ha lo scopo di sensibilizzare tutte quelle ragazze che vivono la gravidanza con paura e incertezza e di trasformali in gioia e certezza…la certezza che la vita del neonato sarà l’unica vera scelta da attuare, perche come disse Santa Madre Teresa di Calcutta “L'aborto è il più grande distruttore della pace perché, se una madre può uccidere il suo stesso figlio, cosa impedisce che io uccida te e tu uccida me? Non c'è più nessun ostacolo.” IL FIORE DELLA VITA Regia: Luigi Florio Con: Giada Giovani Riprese: Luigi Florio Durata: 4 minuti

Fonte: internationaltourfilmfest.it
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10 settembre 2016

Isernia ricorda: 4.000 morti nel raid “alleato” ma il viadotto restò in piedi

La cosa terribile è che quando, il 10 settembre 1943, a due giorni dall’armistizio italiano, la popolazione di Isernia vide quella mattina arrivare gli aerei degli “alleati” americani, li salutò festosamente, pensando che la guerra fosse davvero finita. Invece i Flying Fortress (Boeing B-17, meglio noti come Fortezze volanti) scaricarono sulla città molisana terrore e morte, peggio dei terremoti che vi si sono succeduti. Quel bombardamento sui civili causò quattromila morti, numero che per anni fu negato dalle autorità italiane, forse timorose di disturbare i “liberatori”. Un’altra cosa che sarebbe beffarda se non fosse tragica, è che il bombardamento fu deciso – almeno ufficialmente – per distruggere il Viadotto Cardarelli, che effettivamente era un viadotto strategico importante sull’asse tirrenico-adriatico, che avrebbe spezzato in due le forze tedesche. Ebbene, alla fine di quell’inferno, il Viadotto Cardarelli era una delle pochissime strutture rimaste miracolosamente in piedi. In realtà, la motivazione successivamente fornita dagli americani non convince più di tanto: è noto che proprio in quei mesi l’Air Commodore della Raf (Royal Air Force) Arthur Trevor Harris aveva elaborato e sostenuto quella agghiacciante teoria del bombardamenti a tappeto sulle città (sulle città, non sugli obiettivi militari) nemiche, al fine di fiaccare la resistenza delle popolazioni e del comando nemico. Per questo lui fu soprannominato Bomber Harris e anche Butcher Harris (Harris il macellaio). Questa teoria fu approvata Winston Churchill in persona e, a quanto pare, anche dagli americani, che nella Seconda Guerra Mondiale si distinsero particolarmente per quei bombardamenti terroristici che hanno ucciso centinaia di migliaia di civili incolpevoli. Ogni anno, in occasione dell’anniversario del bombardamento, si tiene una solenne cerimonia commemorativa proprio in piazza X Settembre, nel centro storico di Isernia,dove è il monumento dedicato alle vittime del bombardamento.

Monumento alle Vittime dei Bombardamenti
Anche quest’anno infatti il comune di Isernia commemorerà le vittime del bombardamento americano con un corteo silenzioso. Il sindaco Giacomo D’Apollonio ha reso noto che alle ore 10:22, la città si fermerà per raccogliersi un minuto nel triste ricordo del primo dei bombardamenti subiti da Isernia nel settembre e nell’ottobre del 1943. Il momento di raccoglimento e cordoglio verrà annunciato dalla sirena contraerea che suonerà dal punto più alto del Museo Civico, ubicato, non casualmente, in uno dei luoghi più martoriati di Isernia, l’attuale piazza Celestino V. Proprio in quella piazza e nel museo si concluderà la cerimonia commemorativa, con la deposizione di un cuscino di fiori ai piedi dell’elenco che riporta, parzialmente, i nomi delle vittime dei bombardamenti. CasaPound Italia, in una nota diffusa alla stampa, plaude l’amministrazione comunale per le scelte organizzative in merito alla commemorazione del bombardamento americano su Isernia, come ci ricorda il sito di informazione locale Primopiano Molise con un interessante articolo che pubblichiamo parzialmente: «La scelta del Comune di organizzare un corteo silenzioso che percorrerà nella mattina del 10 la città con numerose pause commemorative, coinvolgendo così in maniera attiva la popolazione nelle celebrazioni, restituisce visibilità ad una data simbolica della nostra storia cittadina e nazionale», ha scritto Agostino Di Giacomo, responsabile provinciale di CasaPound Italia, in una nota.


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1 settembre 2016

Navi scuola della Marina Militare del Giappone nel Porto di Civitavecchia per celebrare il 150° Anniversario delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi


Per commemorare il 150°Anniversario delle relazioni diplomatiche tra Giappone e Italia, tre navi scuola della Forza di Auto - Difesa Marittima giapponese sono giunte nel porto di Civitavecchia giovedì 1 settembre e sosteranno fino al 5 settembre 2016 come parte dell’addestramento in navigazione. In occasione di questo scalo, si promuoverà l'amicizia con la Marina Militare Italiana e si presenteranno le attività della Forza di Auto - Difesa Marittima giapponese. Inoltre in questo periodo si terranno vari eventi per far conoscere la cultura giapponese agli italiani.

Le Navi:

-  TV KASHIMA Tonnellaggio lordo di 5.500 tonnellate:  molo Nr.2
-  DD ASAGIRI Tonnellaggio lordo di 5.087 tonnellate:  molo Nr. 2
-  TV SETOYUKI Tonnellaggio lordo di 4.465 tonnellate:  molo Nr.14
Equipaggi a bordo: circa 750 persone (di cui 190 cadetti)



Eventi in programma:

1 settembre (giovedì)
h. 09:00 : Arrivo nel porto di Civitavecchia
h. 19:30 – h. 21:00 : Ricevimento a bordo delle navi “ KASHIMA ” e “ ASAGIRI ” presso No.2 molo del porto di Civitavecchia (*Solo per gli invitati )
Al tramonto: Illuminazione delle navi

2 settembre (venerdì)
h. 10:00 – h. 12:00 : Apertura della nave al pubblico ( TV3518 SETOYUKI )
mattina : Conferenza del Comandante del Japan Training Squadron agli ufficiali della M.M.I. e agli Addetti Esteri presso la Sala Cinema dello Stato Maggiore della Marina (il titolo: “ Il Contributo della Forza di Auto - Difesa Marittima giapponese alla sicurezza marittima” ) (* Solo per gli invitati)
h. 1 3 :00 - h. 1 6 :00 : Apertura della nave al pubblico ( TV3518 SETOYUKI )

3 settembre (sabato) 
h. 10:00 - h. 12:00 / h. 13:00 - h. 16:00 : Apertura della nave al pubblico ( DD151 ASAGIRI )

4 settembre (domenica) 
h. 10:00 - h. 12:00 / h. 13:00 - h. 16:00 : Apertura della nave al pubblico ( TV 3508 KASHIMA )

5 settembre (lunedì) 
h. 9:00 Partenza dal porto di Civitavecchia mattina o pomeriggio: Addestramento amichevole tra J.T.S. e Marina Militare Italiana.

Attraverso questi eventi, ci auguriamo che tanti italiani possano comprendere le attività svolte dalla Forza di Auto - Difesa Marittima giapponese e confidiamo in un ulteriore rafforzamento delle relazioni tra il Giappone e l’Italia.

Fonte: Ambasciata del Giappone
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