La nuova statua del bacio ci rappresenta nella memoria e nell'identità

Il posizionamento della statua “Il bacio della memoria di un porto” restituisce finalmente alla città un po’ di bellezza, di bontà e di giustizia

Incontro con il Sindaco per intitolare una piazza alle vittime dei bombardamenti

Il Comitato 14 Maggio ha avanzato una richiesta scritta di intitolare il piazzale compreso tra via Mazzini e Via Gorizia alle vittime civili dei bombardamenti anglo-americani

Anniversario della nascita dell'Optimus Princeps, il fondatore di Civitavecchia

Ogni nuovo Imperatore dopo Traiano veniva salutato dal Senato con l'augurio: possa tu essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano (Felicior Augusto, melior Traiano)

Recensione della nostra visita presso la Macchina del Tempo Civitavecchia

E’ una calda sera di agosto quella che ci vede, insieme ad alcuni simpatizzanti, in visita presso la Macchina del Tempo, progetto inedito a cura di Roberta Galletta, divulgatrice storica

14 maggio, Anniversario dei bombardamenti anglo-americani su Civitavecchia

Il Comitato ha deposto un omaggio floreale presso il Monumento alle Vittime civili dei Bombardamenti, partecipando alla cerimonia ufficiale insieme alle autorità locali per ricordare quanti hanno perso la vita durante la 1° incursione aerea alleata.

29 dicembre 2016

Massacro Wounded Knee, 29/12/1890

Eddie Plenty Holes, un Sioux fotografato nel 1899
Riportiamo di seguito un breve passo riferito al massacro di “Wounded Knee” (nel quale persero la vita 144 indiani, di cui 44 donne e 16 bambini) nel ricordo di una popolazione sterminata brutalmente dall’esercito statunitense. Una falcidiazione di cui si parla troppo poco…

Chankpe Opi, nella lingua dei Sioux Oglala, vuol dire “ginocchio ferito”. “Wounded Knee”, nella lingua degli invasori. E’ il nome di un torrente del South Dakota.
E’ il 29 dicembre 1890. In una piana coperta di neve, poche miglia a ovest del torrente, l’esercito degli Stati Uniti uccide a colpi di cannone centocinquanta Sioux, quasi tutti disarmati, in gran parte donne e bambini. I soldati se ne vanno, i cadaveri rimangono a cielo aperto, i feriti che riescono ad allontanarsi muoiono assiderati.
Gli ufficiali responsabili della strage sono ricompensati con venti medaglie al valore militare. Lo scrittore L. Frank Baum, autore de Il Mago di Oz, applaude al massacro e scrive: “La nostra sicurezza dipende dallo sterminio totale degli indiani. Dobbiamo cancellare dalla faccia della terra queste creature non addomesticate né addomesticabili”.

Quel giorno del 1890 i Sioux furono uccisi perché danzavano. Ballavano la “danza degli spiriti”, un rituale sacro diffuso in tutto il West dal profeta Wovoka, della tribù dei Paiute.  Due anni prima, durante un’eclisse di sole, Wovoka aveva avuto una visione. Il Grande Spirito gli aveva mostrato una terra di sogno, ricca di vegetazione e piena di selvaggina. Wovoka aveva incontrato i suoi antenati, parlato con loro, giocato e scherzato insieme a loro. Il Grande Spirito gli aveva detto: “Torna dal tuo popolo e raccontagli quello che hai visto. Danzate tutti insieme, danzate, predicate la pace e l’armonia. Questa terra è per voi e per i bianchi, ditelo anche a loro.”  La danza era un rituale non-violento, danzando si accettava l’invito in quel nuovo mondo di concordia e prosperità. Solo che, passando da una tribù all’altra, la ”danza degli spiriti” si era trasformata. Per i Sioux, il compiersi della profezia comprendeva l’allontanamento degli invasori. La danza avrebbe reso gli indumenti invulnerabili, a prova di proiettile. Vista l’inutilità delle loro armi, gli americani avrebbero rinunciato a ogni pretesa e sarebbero tornati nell’Est. Speranza e protesta, superstizione e delirio mistico: tutto quanto era rimasto a un popolo ridotto alla fame, costretto a rinunciare al nomadismo e alla caccia.

Gli americani avevano sterminato i bisonti, li avevano uccisi tutti, per le pellicce o per il semplice gusto di farlo, in un’insensata carneficina “sportiva”. Le carcasse erano lasciate a decomporsi nella prateria, migliaia di tonnellate di carne, uno spreco mai visto prima, incomprensibile agli indiani. La fine di un’antica economia di sussistenza. Si calcola che in pochi anni furono uccisi quasi quattro milioni di bisonti.  Nel frattempo, recinzioni e concessioni minerarie avevano – letteralmente – tolto l’erba da sotto i piedi degli indiani. Cavallo Pazzo era morto nel ’77, l’epoca delle rivolte e della resistenza armata volgeva al termine e il governo segregava le tribù nelle riserve, definitivamente. Toro Seduto era stato ucciso appena due settimane prima, insieme al figlio Zampa di Corvo. Restava solo la “danza degli spiriti”. 
I danzatori si muovevano in cerchio, saltavano, cantavano, urlavano, toccavano vette di estasi e perdita della coscienza. Gli americani non capivano quelle movenze, ne erano terrorizzati, orripilati. Credevano fosse una danza di guerra. Paranoia e malafede facevano interpretare ogni gesto come messaggio in codice, segnale di rivolta, istigazione ad attaccare. Gli americani si aspettavano di vedere spuntare, da un momento all’altro, armi nascoste chissà dove. Fermatevi, smettetela, mi fate girare la testa, mi fate paura, fermatevi, non vi capisco, fermatevi o dò l’ordine di sparare!

Tra il 28 e il 29 dicembre 1890 il 7° Cavalleria, agli ordini del colonnello George A. Forsyth, intercettò e radunò più di trecento Sioux guidati da capo Grande Piede. Gli indiani sospettavano che Forsyth volesse caricarli su un treno e deportarli a Omaha, Nebraska, quasi seicento chilometri più a est. Come se l’esercito italiano decidesse, da un giorno all’altro, che dieci-quindici famiglie di Siena vanno spostate a Crotone, subito, è un ordine, salite sull’interregionale senza fare storie.  In realtà pare che Forsyth, dopo avere radunato e disarmato i Sioux, non sapesse bene che fare. Secondo altri osservatori, invece, c’era fin da subito l’intento di compiere una strage, o almeno la propensione a compierla: tredici anni prima, a Little Big Horn, Cavallo Pazzo e Toro Seduto avevano sconfitto e umiliato proprio il 7° Cavalleria, allora comandato da un altro “George A.”, il tenente colonnello Custer. Forse c’era voglia di chiudere i conti.  “Chiudere i conti”? Vendicare una sconfitta limpida, subita sul campo di battaglia, con un massacro vigliacco di civili inermi? Sì, certo, perché Little Big Horn non era considerata una sconfitta, ma un oltraggio alla civiltà. Come cantava Johnny Cash: “Non la chiamano vittoria indiana / ma sanguinoso massacro / Forse ci sarebbe stato più entusiasmo / se noi indiani avessimo perso.” (“Custer”, dall’album Bitter Tears, 1964).

Accadde tutto molto in fretta. I Sioux erano stanchi, infreddoliti e nervosi, fermi e tenuti sotto tiro da tante, troppe ore.
Qualcuno di loro cominciò a danzare. Altri seguirono l’esempio. 
Gli americani si agitarono. L’ordine di smettere di danzare rimase inascoltato. Forsyth fece puntare contro la piccola folla quattro cannoni Hotchkiss.
Al margine della scena un ragazzo, Coyote Nero, teneva in mano il fucile che era riuscito a nascondere il giorno prima. Un soldato cercò di strapparglielo di mano. Scoppiò un tafferuglio.  Proprio in quel momento lo sciamano Uccello Giallo, che guidava la danza, gettò in aria una manciata di polvere. Era parte del rituale, ma ai soldati sembrò un ordine di attacco.  I cannoni fecero fuoco. 
Dissolvenza.

fonte: Wuming Foundation (via C. S. Aurhelio)


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20 dicembre 2016

Comunicato: Una mozione per la valorizzazione del Monumento ai caduti civili sotto i bombardamenti

In linea con quanto è stato dichiarato in Aprile del presente anno, il Comitato 14 Maggio ha messo a punto una mozione ad hoc attraverso la quale sollecita le autorità comunali civitavecchiesi di spostare il Monumento alle Vittime dei Bombardamenti, attualmente situato in via Mazzini, sulla parete posteriore della Cattedrale. Ricordiamo che il Monumento in questione consiste in una lastra di marmo riportante i nomi delle vittime civili che hanno perso la vita durante gli attacchi aerei anglo-americani su Civitavecchia. I bombardamenti furono ben 86 protrattasi dal 14 maggio 1943 al giugno 1944, numero che da solo può far intuire come l’obiettivo non fu solo la semplice infrastruttura strategica.

La mozione, che è stata presentata ufficialmente all'Assessore alla Cultura, Vincenzo D'Antò, parte dalla premessa che << Lastra Commemorativa non gode della visibilità che merita un monumento a ricordo degli eventi più tragici che abbiano mai investito la città di Civitavecchia dalla sua fondazione >> e che pertanto <<nella sua collocazione attuale, non è inserito armoniosamente all'interno del tessuto urbano>>.
L'ordine del giorno sottolinea quindi come << il Monumento dovrebbe essere, per la sua importanza, generatore di centralità per la Città, presupposto di riconoscibilità per lo spirito comunitario, cuore simbolico e formale della comunità>> proponendo infine alle autorità locali di << valutare concretamente la possibilità di spostamento della Lastra Commemorativa delle Vittime dei Bombardamenti, attraverso un apposito progetto volto a conferire al Monumento la centralità che merita >> non senza però coinvolgere gli attori locali.

A tal proposito il Comitato 14 Maggio ha già pronta una proposta progettuale, con il contributo e la consulenza di professionisti del settore, che prevede la collocazione del Monumento presso un punto più centrale della città. La proposta progettuale verrà sottoposta all'attenzione della giunta comunale di cui auspichiamo un valido riscontro.

E' tempo di ridare dignità al Monumento delle vittime dei bombardamenti.

Comitato 14 Maggio

ORDINE DEL GIORNO

Proposta di mozione

Proposta di spostamento e valorizzazione del Monumento alle Vittime dei Bombardamenti.

VISTO
- che la Curia Vescovile di Civitavecchia ha sollecitato diverse volte lo spostamento della Lastra
Commemorativa, parte del Monumento alle Vittime dei Bombardamenti, collocata sulla parete
posteriore della Cattedrale;
- che la Lastra Commemorativa non gode della visibilità che merita un monumento a ricordo degli
eventi più tragici che abbiano mai investito la città di Civitavecchia dalla sua fondazione;
- che il Monumento alle Vittime dei Bombardamenti, nella sua collocazione attuale, non è inserito
armoniosamente all’interno del tessuto urbano;

CONSIDERATO
- che il Monumento alle Vittime dei Bombardamenti dovrebbe essere, per la sua importanza,
generatore di centralità per la Città, presupposto di riconoscibilità per lo spirito comunitario, cuore
simbolico e formale della comunità;

PROPONENDO
- di valutare concretamente la possibilità di spostamento della Lastra Commemorativa delle Vittime
dei Bombardamenti, attraverso un apposito progetto volto a conferire al Monumento la centralità che
merita;
- di coinvolgere nel progetto tutti i soggetti potenzialmente interessati, a partire dai parenti delle
Vittime i cui nomi sono riportati sulla Lastra, le scuole e le associazioni del territorio, al fine di far
partecipe la cittadinanza e ricordare in prossimità dell’anniversario del 14 Maggio, la tragedia
riversatasi sopra la Città;

AUSPICANDO
- di ottenere il consenso dell’intero Consiglio Comunale;

SI IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
- condividere il testo della presente mozione;
- valutare concretamente, attraverso tutte le azioni necessarie, la possibilità di spostamento del
Monumento alle Vittime dei Bombardamenti al fine del conferimento della sua centralità nella vita
sociale della Città;
- Coinvolgere nel progetto tutti i soggetti potenzialmente interessati, a partire dai parenti delle Vittime
i cui nomi sono riportati sulla Lastra, gli alunni delle scuole e le associazioni del territorio;

Il Responsabile del Comitato 14 Maggio
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19 dicembre 2016

Comunicato: 18° anniversario del gemellaggio tra Civitavecchia e Betlemme

Il 19 Dicembre ricorre l'anniversario del gemellaggio tra Civitavecchia e la città palestinese di Betlemme. Un evento che, data la vicinanza alle feste natalizie ed essendo Betlemme il luogo dove nacque il Nostro Signore Gesù Cristo, passa spesso inosservato confondendosi nel panorama degli eventi religiosi in vista del Natale. Il Comitato 14 Maggio, in omaggio a tale data, desidera ripercorrere i momenti più importanti nelle relazioni tra Civitavecchia con il popolo palestinese così come gli eventi che hanno portato le strade delle due città ad incrociarsi, a partire dalla firma che ne ha sancito il gemellaggio.

- Il gemellaggio tra Civitavecchia e Betlemme, dunque, risale al 1998 durante la visita ufficiale di Yasser Arafat in Italia, in occasione della quale fu conferita al leader palestinese la cittadinanza onoraria. A ridosso fu avviato il "progetto Palestina", tramite il quale sono stati inviati aiuti umanitari, in particolare a Beirut, dove sono presenti tutt'oggi numerosi campi profughi palestinesi. 

- Nel 2002, durante la Seconda Intifada e l'occupazione di Betlemme da parte dall'entità di occupazione sionista, che si tradusse nell'assedio della Basilica della Natività, in segno di solidarietà con il popolo Palestinese Civitavecchia denomina con il nome di Betlemme una piazza alla marina. L'evento avvenne in presenza, oltre che delle autorità civili e religiose locali, anche dell'allora Rappresentante della Palestina in Italia, Nemer Hammad, che per l'occasione dichiarò: << Qui a Civitavecchia  festeggiamo anche la fine dell'assedio della chiesa della Nativita', un momento importante per noi e per voi. Su questo mare che ci unisce, su questo mare che ci dice che apparteniamo alla stessa civilta', ci troviamo uniti nella speranza che, come i tanti che vedo davanti a me, anche i nostri bambini, nati sotto un'occupazione come i loro padri, possano trovare nella loro vita un cammino di pace e di speranza'>>

Basilica della Natività
- Nel 2013, la cooperazione continua, e su iniziativa del commissario straordinario della ASL Roma F di allora furono avviati progetti di collaborazione sanitaria tra Civitavecchia e la Terra Santa, con tanto di Ambasciatori rispettivamente dello Stato di Palestina e della Lega Araba, insieme a medici palestinesi, venuti a Civitavecchia per partecipare ad un apposito convegno. Poco conosciuto è il fatto che durante la cerimonia finale del convegno, fu siglato un Patto di Amicizia tra Civitavecchia e un'altra città palestinese, Baka al Gharbiyya, con la promessa che sarebbe seguito da li a poco un altro gemellaggio. A distanza di anni il proposito non è stato ancora rispettato. 

- Nel 2014, viene organizzata dal Comune di Civitavecchia, insieme alla ASL Roma F, e dall'associazione Uniti per Unire una raccolta farmaci per i bambini palestinesi di Gaza.

- Nel 2015 un'iniziativa solidaristica promossa dal Coordinamento di Soccorso per il popolo Palestinese, in collaborazione con la Comunità Solidaristica Populi, ha promosso una raccolta farmaci a favore dei rifugiati palestinesi del campo profughi di Burj Al-Baraineh, in Libano, iniziativa alla quale hanno risposto positivamente molti civitavecchiesi. 
 
Ad oggi, le iniziative Comunali che abbiano per oggetto la valorizzazione del gemellaggio tra la città di Betlemme e Civitavecchia sono praticamente nulle. Tale evoluzione dei rapporti con la città palestinese non può che rammaricarci se consideriamo anche la grave emergenza umanitaria che continua ad interessare lo Stato di Palestina e l'importanza storica e spirituale di Betlemme. Sul sito istituzionale delle autorità del Pincio, inoltre, manca qualsiasi informazione circa la storia di collaborazione tra la nostra città e la cittadina della Cisgiordania, mentre la piazzetta che porta il nome di "Betlemme" è oggi priva di qualsiasi targa che ne indichi il nome e ne ricordi le circostanze in cui venne denominata. L'unica autorità che continua ad omaggiare tale prestigioso gemellaggio è la Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia, in collaborazione con la Comunità Mondo Nuovo, che ogni anno organizzano eventi appositamente dedicati con una processione natalizia, giunta alla XX edizione, in onore del gemellaggio tra la nostra città e la città di Betlemme.

Ripercorrendo la storia dei rapporti bilaterali tra Civitavecchia e Betlemme il Comitato 14 Maggio desidera riportare in auge il gemellaggio con una città simbolicamente importante, non solo grazie al Cristianesimo ma anche per il concetto di libertà in senso lato. Un gemellaggio che, data l'asimmetria tra le due città, non può che interpretarsi in un impegno assunto da parte di Civitavecchia di sostenere e aiutare Betlemme, che si trova in una situazione di conflitto permanente. Auspichiamo, pertanto, al più presto un interessamento delle autorità Comunali a voler rivalorizzare i rapporti con la città di Betlemme.
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13 dicembre 2016

Una leggenda sull'abete di Natale


In un remoto villaggio di campagna, la Vigilia di Natale, un ragazzino si recò nel bosco alla ricerca di un ceppo di quercia da bruciare nel camino, come voleva la tradizione, nella notte Santa. Si attardò più del previsto e, sopraggiunta l’oscurità, non seppe ritrovare la strada per tornare a casa. Per giunta incominciò a cadere una fitta neve. Il ragazzo si sentì assalire dall’angoscia e pensò a come, nei mesi precedenti, aveva atteso quel Natale, che forse non avrebbe potuto festeggiare.

Nel bosco, ormai spoglio di foglie, vide un albero ancora verdeggiante e si riparò dalla neve sotto di esso: era un abete. Sopraggiunta una grande stanchezza, il piccolo si addormentò raggomitolandosi ai piedi del tronco; l’albero, intenerito, abbassò i suoi rami fino a far loro toccare il suolo in modo da formare come una capanna che proteggesse dalla neve e dal freddo il bambino. La mattina si svegliò, sentì in lontananza le voci degli abitanti del villaggio che si erano messi alla sua ricerca e, uscito dal suo ricovero, poté con grande gioia riabbracciare i suoi compaesani. Solo allora tutti si accorsero del meraviglioso spettacolo che si presentava davanti ai loro occhi: la neve caduta nella notte, posandosi sui rami frondosi, che la piana aveva piegato fino a terra, aveva formato dei festoni, delle decorazioni e dei cristalli che, alla luce del sole che stava sorgendo, sembravano luci sfavillanti, di uno splendore incomparabile.

In ricordo di quel fatto, l’abete venne adottato come simbolo del Natale e, da allora, in tutte le case, viene addobbato e illuminato, quasi per riprodurre lo spettacolo che gli abitanti del piccolo villaggio videro in quel lontano giorno.

Fonte non specificata (fonte pagina FB frate indovino) (via Centro Studi Aurhelio).


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8 dicembre 2016

Concerti di Natale della Filarmonica di Civitavecchia




Domenica 11 Dicembre dalle 19:30 alle 21, presso la Cattedrale.
6° edizione della rassegna "Note di Natale" organizzato dal Coro della Filarmonica di Civitavecchia.
I cori partecipanti saranno:
- Coro Ottava Nota diretto M.Mattucci
- Coro Santa Monica diretto M.Cangialosi





Mercoledì 14 Dicembre alle ore 21 presso il Teatro Comunale Traiano.
Orchestra sinfonica della Filarmonica di Civitavecchia, Direttore Sig. Piero Caraba.
Distribuzione coupon d'ingresso gratuiti martedì 13 dicembre presso l'atrio della sala conferenze della Biblioteca Comunale, sita in piazza Calamatta.







La Filarmonic di Civitavecchia è un'associazione culturale nata nel 2002. Il coro fu fondato nel 1995. L'orchestra giovanile nacque nel 2006. L'orchestra sinfonica ha debuttato nel 2010.

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7 dicembre 2016

«Eccomi, manda me» | Lectio Divina di Avvento, venerdì 9 Dicembre

Venerdì 9 dicembre, alle ore 21, presso la rettoria della Santissima Concezione al Ghetto di Civitavecchia, si svolgerà la Lectio Divina di Avvento promossa dalla Consulta di pastorale giovanile.
L'incontro, dal titolo «Eccomi, manda me» (Is 6,8), vedrà la riflessione di don Federico Boccacci, vicario episcopale per la pastorale e sarà il primo di quattro incontri a carattere vocazionale che continueranno nel tempo di Quaresima.
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23 novembre 2016

Conferenza "Le antiche fortificazioni di Civitavecchia" | 26 novembre presso il Castello di Santa Severa

Segnaliamo la conferenza “Le antiche fortificazioni di Civitavecchia” organizzata dal GATC (Gruppo Archeologico del Territorio Cerite) con la cura di Pierluigi Saladini. L'evento si svolgerà sabato 26 novembre presso il Castello di Santa Severa, Sala delle Conferenze ore 17,00, nell'ambito del ciclo di conferenze "Attività culturali autunnali 2016" del GATC.

Fonte: GATC
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10 novembre 2016

Sabato 12 novembre | Letture scelte dall'opera "Don Chisciotte della Mancia"

In occasione del centenario dalla nascita dello scrittore Miguel Cervantes, segnaliamo l'appuntamento a cura del Circolo Culturale di Allumiere volto ad evocare, tramite alcune letture scelte, una delle grandi opere della letteratura europea e mondiale dello scrittore spagnolo, "Don Chisciotte della Mancia".

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8 novembre 2016

”Il tempo della Natura” - mostra pittorica al Teatro Traiano

“Il tempo della Natura”. Questo, il titolo della Personale di Maria Grazia Bartolini prevista da domani presso i locali appositamente adibiti all'interno del Teatro Traiano.
Le opere pittoriche, che hanno la recensione critica di Ombretta Del Monte, rimarranno ivi in mostra fino al 16, con orari 10.00-13.00 e 16.00-19.00; tutti i giorni, domenica esclusa. Inaugurazione ufficiale, programmata per sabato 12 a partire dalle ore 17.00.







Fonte: lacivettadicivitavecchia.it
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7 novembre 2016

Interessanti prospettive territoriali in seno a "Le Terme e il Mare"

Bilancio positivo per la due giorni de "Le Terme e il Mare; II-VIII sec. d.C. colloquio internazionale." Il secondo appuntamento, ieri l’altro, ha visto la partecipazione di un
folto pubblico, tra cui, in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale, l'Assessore al Patrimonio Ambientale ed ai Beni Monumentali, Archeologo Alessandro Manuedda. Il Convegno è stato moderato dalla Dott.ssa Rossella Zaccagnini della Soprintendenza dei Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale (nella foto).

A rompere il ghiaccio, il Segretario Generale dell'Autorità Portuale, Maurizio Ievolella: <<Nell'area della Frasca vogliamo tentare di creare un Parco, dove creare posti di lavoro e poter imparare. Un luogo che sia patrimonio della città e dei turisti.>> La Zaccagnini: <<Dobbiamo vivere i luoghi. Questa giornata di studi ha come tema centrale le Terme; molte persone forse non si rendono conto dell'enorme patrimonio esistente su questo territorio.>> 


Il Prof. Carlo Pavolini (Università della Tuscia) ha affrontato "Il complesso edilizio con terme in località La Frasca (Civitavecchia): <<Presso la medesima erano già noti, prima del nostro intervento, resti attribuiti ad una villa romana. Abbiamo effettuato uno scavo nell'area di Columna (di 47 metri per 25) per operare delle indagini. Ciò, in una Campagna svoltasi tra gennaio e maggio 2014. Nell’occasione, sono emersi pavimenti in opere spicate, alcuni mosaici integri la cui decorazione risalirebbe tra il I ed il II sec. d.C., basi di pilastri, un portico sul mare; elementi che fanno pensare ad una residenza di prestigio. Sono stati recuperati materiali sotto quota d'impianto. Probabilmente la costruzione risale al III sec. d.C. A nord è stata rinvenuta una grande cisterna che serviva per l'approvvigionamento idrico. All'interno di detto sito sono state rinvenute sepolture sparse e due ossari negli ipocausti; in due fosse comuni ritrovati scheletri di sette adulti e sette bambini e, non troppo distante, quelle di circa quattordici bimbi. Vorremmo asportare la strada di passaggio per verificare se l'edificio proseguiva fino al mare. Probabilmente si trattava di una struttura di servizio per mercanti e naviganti, con tanto di area termale e di ristoro. Da maggio 2014 gli scavi sono fermi, è confortante la notizia della volontà degli Enti in campo di riprendere i lavori.>> 

L'Arch. Enza Evangelista ha illustrato il progetto da lei stessa curato "Valorizzazione del complesso termale di Columna e Parco Archeologico della Frasca" ed ha dichiarato: <<Nei pressi del sito di Columna è presente un'area ricca di vegetazione e di importanza ambientale. Il Parco naturalistico-archeologico che verrà realizzato si estende lungo 3 chilometri, dalla Centrale di Torrevaldaliga Nord fino a Torre Bertalda; comprenderà sia l'area della Frasca che della Mattonara. In questa ampia fascia ci sono resti di villaggi villanoviani, presenze di epoca romana e medievale, ben 24 punti di interesse archeologico. In tale contesto sono state scelte tre aree: oltre Columna, Cappelletto e Torre Bertalda, in cui verranno inseriti parcheggi, servizi vari ed attività, percorsi pedonali e ciclabili con bike sharing. Pensiamo di fare anche delle ricostruzioni virtuali e realizzare una piccola collina di verde.>>

Il Dott. Flavio Enei (Direttore Museo del Mare e della Navigazione Antica di Santa Marinella), la Dott.ssa Sara Nardi Combescure ed il Prof. Grégoire Piccard (Université Lille) hanno descritto "Il balneum e la caupona delle Guardiole e le terme meridionali sulla stratigrafia costiera di Castrum Novum (Santa Marinella)”: <<Il sito di Castrum Novum è lungo l'antica strada Aurelia, a 40 km a nord di Roma. Questo è il secondo anno che la Campagna di scavi vede il coinvolgimento di un'équipe franco-italiana. Sono stati individuati tratti di mura, un odeon o teatro, un piazzale, un piccolo balneum, sepolture ed altro ancora. Individuata la tecnica edilizia; ed i materiali utilizzati erano in scaglia e pietraforte. Abbiamo ritrovato bolli del I sec. e strutture realizzate tra il II sec. a.C. ed il III sec. d.C. Inoltre, è ivi presente la più grande peschiera costruita nel Mediterraneo. Vasche con più di 100 metri di lunghezza realizzate nel II sec. a.C. fino alla prima epoca imperiale. Rinvenimenti preziosi per lo studio dell'innalzamento del mare. Dall'epoca augustea fino ad oggi, l'acqua si è sollevata di circa 1 metro e 20 centimetri. Abbiamo scoperto un antemurale, un molo ed un faro. Il progetto di valorizzazione dell'area, redatto dall'Arch. Evangelista, è da finanziare; ma, per il momento, abbiamo iniziato a svolgere attività didattica altresì con l'inserimento di appositi pannelli.>>

Pausa per il coffe break e poi il Convegno è continuato celermente con gli interventi di Nadia Canu, Francesca Condò, Claudia Tilocca in "Le Terme e il mare nella Sardegna nord-occidentale. Nuovi dati da Lu Bagnu - Castelsardo (Sassari)" e Francesca Romana Stasolla con "Le terme marittime in Occidente. Ultimo atto." Nel primo pomeriggio, la Dott.ssa Zaccagnini ha effettuato una visita guidata alle Terme Taurine e ad Aquae Tauri.

Servizio e foto di Sara Fresi

Fonte: lacivettadicivitavecchia.it
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4 novembre 2016

Sostieni la ricostruzione della frazione terremotata di ILLICA (Comune di Accumoli) acquistando una maglietta!

Il centro grafico, artigianale e creativo SHOPLAB, di Santa Marinella, fin dalla sua creazione ha sempre voluto sottolineare la sua intima natura no profit e fortemente legato all’etica ed alla solidarietà. Anche per il drammatico evento del terremoto di Amatrice, i suoi animatori – oltre ad essersi messi subito in movimento per un aiuto diretto nei momenti dell’emergenza – si sono adoperati per consentire a chi intende dare un contributo differito nel tempo, di contribuire e tenere alta la guardia sul problema del sostegno alla ricostruzione.

 SHOPLAB | EMERGENZA TERREMOTO
 *** A sostegno della ricostruzione di Illica, frazione di Accumoli, duramente colpita dal terremoto, in collaborazione con il Comitato ILLICA VIVE 2.0, abbiamo realizzato queste magliette. Il ricavato delle vendite sarà devoluto all’Associazione Culturale Illica. Sostieni e diffondi! ***



Fonte: C.S. Aurhelio
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2 novembre 2016

LE TERME E IL MARE II-VIII SEC. D.C. Colloquio internazionale (Roma-Civitavecchia, 3-4 novembre 2016)

Le terme e il mare” nasce da un progetto di ricerca che intende studiare i riflessi della grande epoca termale nel territorio, con particolare riferimento ai paesaggi costieri del Mediterraneo dal II all’VIII sec. d.C. Prodotto della cultura romana, in particolare del processo di romanizzazione del Mediterraneo, in epoca imperiale le terme divennero uno degli elementi essenziali alla definizione della vita civile, un naturale complemento al benessere, moltiplicandosi sia nelle città che negli insediamenti minori. Nella Tarda Antichità il loro uso è diffuso a tutti i livelli della società e risponde ai bisogni delle masse urbane, oltre che a quelli dell’élite aristocratica. Scopo del convegno è l’analisi del rapporto fra impianti termali e aree costiere, con particolare riferimento all'area del Nord Tirreno. Per i poster, invece, l’areale geografico sarà del tutto libero.

AOROC – Archéologie d’Orient et d’Occident UMR 8546; HALMA – Histoire, Archéologie et Littérature des Mondes Anciens – Université Lille 3; CNRS – Laboratoire d’Archéologie Médiévale et Moderne en Méditerranée; Università degli Studi di Roma Sapienza – Dipartimento di Scienze dell’Antichità; Università di Bologna – Dipartimento di Storia Culture Civiltà. Comitato Scientifico: Massimiliano David; Daniel Istria; Sara Nardi Combescure; Grégoire Poccardi; Francesca Romana Stasolla.


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28 ottobre 2016

30 Ottobre, Civitavecchia | Passeggiata per la salute


L'Adiciv (Associazione Diabetici Civitavecchia) organizza la "Camminata per la salute" che si terrà sul lungomare civitavecchiese domenica mattina, 30 ottobre. Raduno alle 9 e partenza alle 10 da Piazza della Vita. Il percorso prevede una passeggiata fino a Piazza Verdi e ritorno alla Marina.

"Proponiamo la Camminata per la salute perché è ormai scientificamente provato che l'attività fisica migliora la salute e la qualità della vita ed ha anche funzione di cura e prevenzione per molte patologie. Camminare – spiega l'Adiciv - è una delle attività che tutte le persone e specialmente quelle con patologia diabetica possono e debbono fare e deve diventare un'abitudine quotidiana per ognuno di noi. Ogni individuo, in qualunque età, deve comprendere che non può rassegnarsi alla sedentarietà ma che, grazie ad un adeguato stile di vita ed alle più moderne opzioni terapeutiche, ha la possibilità di ambire ad una vita attiva e soddisfacente. Riproporremo mensilmente la Camminata per la salute perché vogliamo mettere in atto una decisa campagna per promuovere l'attività fisica. Alle nostre Camminate sono invitati tutti i cittadini, le associazioni, i Centri Sociali per Anziani (CSA) e gli Enti locali; avrà luogo ogni mese (orientativamente ogni ultima domenica del mese) e potrà svilupparsi attraverso specifici percorsi nei territori cittadini".















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18 ottobre 2016

Santa Marinella | La Perla tutto l’anno ma “loro” non lo sanno ….


Domenica 16 Ottobre a Santa Marinella è andata in scena l’ennesima dimostrazione della totale inadeguatezza dei responsabili al turismo dell’amministrazione comunale di Santa Marinella. Come già successo a Giugno e come sta succedendo per Ottobre, la nostra amata Perla ci sta regalando due mesi – seppur inframezzati dai soliti temporali autunnali – delle giornate radiose. Il paese e soprattutto le spiagge, sono prese d’assalto dai turisti di tutto il mondo (magari si appoggiano per poi andare a visitare Roma) mentre le attività di promozione turistica fanno sonni tranquilli. Ci siamo chiesti e lo chiederemo ancora ai responsabili, che significato ha vantarsi dei successi di presenze agli eventi promossi da loro, nei mesi di luglio e agosto, quando la gente non manca di certo. Ci chiediamo ancora, che senso abbia non organizzare un bel niente – anzi magari qualcuno di questi approfitta per andare alle sagre a Manziana o Canepina per passare una bella domenica in allegria – quando i mesi pre e post estate caratterizzano le peculiarità di Santa Marinella. È proprio vero, bisogna essere del tutto inconsapevoli, per non riuscire a promuovere la nostra città nei mesi di maggio e giugno ed in quelli di settembre e ottobre, bisogna proprio pensare ad “altro”, per non avere coscienza del patrimonio inestimabile dei luoghi dove viviamo.

Centro Studi Aurhelio

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13 ottobre 2016

L'arsenale Bernini - geometrie, armonia, genialità


Riportiamo di seguito una descrizione di quello che fu l'arsenale Bernini, un'opera di una geometria e di una genialità uniche, una semplicità frutto di una complessità risolta che continua a suscitare l'ammirazione degli architetti e non solo. L'arsenale venne gravemente danneggiato durante i bombardamenti anglo-americani del '43 tuttavia, come anche molte foto lo testimoniano, esso era ancora salvabile. Ciononostante, le autorità del dopoguerra preferirono completare l'opera degli "alleati" cancellando del tutto storia, patrimonio, identità piuttosto che cercare di restaurare il capolavoro architettonico. Oggi al posto dell'arsenale Bernini giace la Capitaneria di Porto e un terminal crocieristico, entrambe costruzioni senza alcuna armonia e rispetto per il contesto urbanistico in cui si trovano. Ci si potrebbe domandare perché oggi, nonostante i mezzi e la tecnica, non si è più in grado di costruire edifici armoniosi e belli come lo fu l'arsenale Bernini. Semplice, perché l'estetica di Bernini, per esempio, era innanzitutto un riflesso di una certa Etica. 
C14M

A proposito di FAI, purtroppo, in assenza di alcun rudere esistente, non possiamo inserire tra i luoghi da salvare quello che è stato l’arsenale del Bernini. Nella sua semplicità architettonica questo cantiere navale presentava, oltre agli aspetti di armonia estetica e genialità funzionale anche interessanti spunti geometrici.
Innanzi tutto gli angoli di convergenza delle coppie di navate avevano un valore che non nasceva dal caso, tant'è che allargando la pianta, progredendo con le stesse angolazioni si poteva chiudere un cerchio inscritto in un poligono regolare che, secondo il Correnti sarebbe stato, in base ai reali rilievi, di 14 lati. Ma perché di 14 e non di 12 o 16 mi son chiesto. Un poligono di 14 lati (tetradecagono) sulla carta si ottiene infatti solo con una certa approssimazione e poi non riesce a contenere attorno al cerchio un numero intero di arsenali avanzando a 4 una coppia di navate. A ben vedere però il Bernini, stando al disegno riportato da Luigi Cerruti, collaboratore di Carlo Fontana, esecutore del progetto berniniano, suppongo abbia pensato a un cantiere con tre coppie di navate angolate l’una con l’altra di 22°,30’, il che comportava lo sviluppo di un poligono regolare di 16 lati con angoli interni di 157,5 gradi come anch'io ho provato a sviluppare. Ma ecco una possibile spiegazione: esigenze di spazio indussero probabilmente i realizzatori ad una soluzione alternativa, tale da evitare che la prima navata di sinistra capitasse interamente sul dente dove si trovò successivamente posto per la capitaneria ma soprattutto perché si dava, come suggerisce il Correnti, più luce attraverso le asole triangolari o trapezoidali che rimanevano scoperte tra una coppia di navata e l’altra. In più, il frontale in tre lati, con un poligono di 14 lati avrebbe potuto occupare meno spazio senza toglierne all'interno. Per finire, con questa seconda soluzione i cateti perimetrali esterni dei triangoli intermedi, a parità di lunghezza delle navate, avrebbero potuto raggiungere la medesima larghezza di una coppia di navate dando così una maggiore regolarità armonica al perimetro esterno come 56 petali di una margherita, il cui bellissimo effetto è stato reso, in modo molto efficace, dal disegno realizzato da Francesco Correnti che ho riportato sulla mappa della città di metà del secolo scorso. 

Fonte: Dal post di Francesco Etna sul Gruppo facebook "L'OSTERIA DELLA MEMORIA - SOCIETÀ STORICA CIVITAVECCHIESE"




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7 ottobre 2016

1^ Edizione - Terme in Fiore - Mostra Mercato Nazionale Di Giardinaggio E Piante Insolite

Terme in Fiore vuole essere un appuntamento bimestrale (autunno e primavera) in una location d’eccezione, le terme taurine di Civitavecchia, per gli appassionati del vivaismo: la manifestazione, mostra mercato di giardinaggio e piante insolite, propone una selezione delle migliori aziende vivaistiche, di arredi per giardino ed attrezzi per il giardinaggio; il programma, pubblicato sul sito termeinfiore.it, prevede momenti di tutorial pratici tenuti da autorevoli esperti del settore, seminari tematici, presentazioni di libri e la premiazione delle foto vincitrici del concorso fotografico online pubblicato sul sito. Contestualmente alla partecipazione all’evento, sarà possibile effettuare una visita guidata delle meravigliose Terme di Traiano.

Da Sabato 15 a Domenica 16 Ottobre 2016 - dalle ore 10:00 alle ore 18:00 Terme Di Traiano - Civitavecchia (RM)
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4 ottobre 2016

9 Ottobre - Torna il Triathlon sul litorale romano nord


Manca davvero poco alla chiusura della stagione agonistica del Triathlon e come ormai accade dal 2008 ancora una volta sarà il Triathlon sprint di Santa Marinella (750 mt nuoto, 18,8 km bici, 4,8 km corsa) a definire la classifica finale del circuito nazionale Forhans Cup, sotto l’egida della Federazione Italiana Triathlon. La classifica cortissima renderà ancor più avvincente la sfida tra i triatleti, racchiusi in pochi punti ad una prova dal termine.

Il 9 ottobre alle ore 13.15 prenderà il via nella zona di mare antistante la passeggiata di Santa Marinella la tappa del circuito organizzato dalla società romana Forhans Team di Gianluca Calfapietra coadiuvato dal triatleta locale Francesco Quintiliani:
“Il percorso di gara è ormai consolidato – spiega Quintiliani – è infatti un circuito veloce e spettacolare, adattissimo anche a chi si avvicina al triathlon per la prima volta. Non a caso, infatti, la tappa di Santa Marinella è una delle più apprezzate e frequentate nonostante arrivi a fine stagione”.

Saranno circa trecento gli atleti che prenderanno il via alla gara che vedrà coinvolto il centro città con chiusura al traffico dalle 13.00 alle 15.30 con il percorso di ciclismo che si snoderà a la Via Aurelia e il Rione Capoinaro mentre la frazione di corsa porterà gli atleti con un percorso molto muscolare all’interno del Porticciolo “Marina di Santa Marinella”.

 “Vorrei ringraziare – commenta Quintiliani – l’amministrazione comunale di Santa Marinella che patrocina ogni anno la gara , nonché il Corpo di Polizia Locale e la Capitaneria di Porto per la loro professionalità, , senza dimenticare la Protezione Civile Pro Pyrgi , il Nucleo sommozzatori di S.Marinella , la Giannino Caria Paracadutisti di Roma e il gruppo mtb ‘ Rafariders ‘ per la loro vitale assistenza alla sicurezza della gara”.

E’ un onore per noi – sottolinea il Sindaco Roberto Bacheca – ospitare ogni anno la tappa conclusiva di questa importante e suggestiva manifestazione sportiva, la quale vede la partecipazione di numerosissimi atleti che si daranno battaglia nelle tre discipline previste lungo il percorso stabilito. Sarà davvero una bellissima giornata di sport per l’intera città di Santa Marinella, e per questo do il benvenuto e ringrazio gli organizzatori ed i partecipanti tutti”.

Fonte: ilterzobinario
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1° Trofeo "Città di Civitavecchia" di Tennis in carrozzina


CIVITAVECCHIA - Un evento sportivo decisamente di prim’ordine, quello organizzato dalla locale Asd "Tennis Club Dlf" e che si svolgerà da venerdì 7 a domenica 9 ottobre ( ogni giorno dalle ore 17.00 alle ore 20.00 ). Stiamo parlando del 1° Trofeo Nazionale “Città di Civitavecchia” di Tennis in carrozzina. Il tutto, presso gli attrezzatissimi attrezzatissimi Campi del medesimo Dopo Lavoro Ferroviario. Un appuntamento immancabile.

Fonte: lacivettadicivitavecchia.it
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26 settembre 2016

Comunicato: Omaggiare la memoria a parole non ripristina il decoro e la dignità del Monumento alle Vittime dei Bombardamenti


A quattro mesi di distanza dalla commemorazione dell'anniversario del 1° Bombardamento anglo-americano su Civitavecchia, evento in occasione del quale il Sindaco saggiamente ebbe a dire nel suo discorso - ricordiamolo - le seguenti parole:

"Senza memoria non c'è futuro. E noi riteniamo sia importante costruire il futuro proprio dalla riappropriazione di questa nostra memoria, dalla sua valorizzazione per renderla patrimonio condiviso dell'intera comunità a partire da coloro che ne rappresentano, appunto il futuro, ovvero i giovani, rendendoli consapevoli della storia dei propri padri e della propria terra." 

Apprezziamo le parole, ma ci aspettiamo tutt'ora, che a queste seguissero anche i fatti.   
Il Monumento, infatti, che ricorda le vittime della più grande tragedia riversatasi mai su Civitavecchia continua a cadere periodicamente nel degrado, causa l'incuria e l'indifferenza verso la memoria della città - le parole stanno a zero, i fatti parlano - e verso il legame con le passate generazioni, di cui lo stato pietoso in cui giace l'area ne è solo la parte più superficiale. 

Al fine di porre rimedio a tale situazione deplorevole, il Comitato 14 Maggio ha dedicato la mattinata del 25 Settembre a ripristinare l'ordine e il decoro presso il Monumento alle Vittime dei Bombardamenti di via Mazzini.  In particolare, i volontari hanno strappato le erbacce e le piante secche, hanno piantato dei nuovi fiori, hanno spazzato il viale e, infine, hanno cancellato i scarabocchi che da anni imbrattavano la lastra di marmo. 

Comprendendo la significativa mole di lavoro del Comune, riteniamo che inserire una volta per tutte l'area in un meccanismo di pulizia periodica, data anche la sua importanza, non è chiedere l'impossibile. Fino ad allora il Comitato 14 Maggio continuerà a mantenere viva l'attenzione sul Monumento.
Il Comitato desidera testimoniare, attraverso le sue attività e la cura del Monumento, l'importanza, sì della memoria, ma non a parole, bensì con i fatti.

Comitato 14 Maggio











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22 settembre 2016

Equinozio d'autunno

Oggi ore, 16:21, il sole si trova allo zenit sull'equatore, illuminando tutto il globo allo stesso modo.
Il giorno ha quindi oggi la stessa durata della notte, ma da questo punto in poi, le tenebre avranno la meglio sulla luce. Da sempre, la natura scandisce i ritmi della vita dell'uomo, le cui attività sono sempre state strettamente collegate alle forze della madre terra. Trovandoci inseriti in una società moderna che tende ad appiattire e togliere ogni significato alle specificità ed alle differenze qualitative che intercorrono tra le varie fasi del ciclo annuale, l'uomo moderno continua noncurante le propria vita frenetica e meccanica. Guardando alle radici della nostra Tradizione, scopriamo che inizia un periodo di riflessione e pausa interiore, atto all'analisi e al lavoro su sé stessi, cercando e limando ciò che dentro di sé va corretto, migliorato.
Di seguito un'interessante passo, che si lega anche alla prossima festività di San Michele Arcangelo.
Nei tempi antichissimi dell'evoluzione dell'umanità ogni passo del processo della riproduzione umana era collegato strettamente al corso dell'anno.
Con la festività di S. Michele (29 settembre) abbiamo appena superato l'equinozio d'autunno (23 settembre - dal latino aequus, uguale, e nox, notte). Passiamo da Uriele a Michele: è finita la fase di crescita esteriore nella natura, e nostra verso ciò che è "altro da sé", ed è iniziata la rigenerazione invisibile.
Adesso è Michele alla massima altezza, alla sua culminazione cosmica
L'emiciclo annuale che si avvia con Michele in autunno (e si conclude con Gabriele in inverno) è quello "dalla morte alla vita", ritorniamo dentro, ripieghiamo su noi stessi e nella nostra interiorità, per consentirci poi di rinascere "a nuova vita"; quando - superato l'inverno - verrà inaugurato l'altro emiciclo, polare a questo, quello di Raffaele: "dalla vita alla morte", il tempo in cui saremo nuovamente tutti proiettati fuori di noi, all'esterno.
In questi sei mesi dell'autunno/inverno (Michele e Gabriele) la "materia è contessuta di spirito", mentre nei sei mesi precedenti della primavera/estate (Raffaele e Uriele) era lo "spirito contessuto di materia". Vediamo intorno, ovunque sotto i nostri occhi, avviarsi il processo di "incenerimento della pianta" dopo aver assistito al trionfo della "nascita della pianta". Il bianco secondo Steiner è il colore di riferimento inteso come immagine animica dello spirito. La bellezza luminosa di questo periodo autunnale è quella della veste di Michele, "che a volte riluce di oro solare e a volte risplende interiormente come un'irradiazione argentea": una veste intessuta d'oro (il Sole della stagione precedente - Uriele) e risplendente d'argento (la Terra della stagione seguente - Gabriele).
L'immagine di Michele che tiene la sua spada di ferro puntata sul drago è per l'Uomo, secondo Steiner, un grande "appello rivoltogli per l'azione interiore". Perché egli impari a festeggiare la festa di S. Michele "facendone - appunto - una festa di liberazione da ogni timore o paura, una festa dell'iniziativa e della forza interiori, una festa che sia un appello all'autocoscienza scevra da egoismo."
Lasciamo dunque che in noi, in questa fase autunnale, cresca tutto ciò che tende alla riflessione, "alla libera forte e coraggiosa volontà, contraria ad ogni ignavia e ad ogni paura." In questo modo alla conoscenza della natura possiamo unire un verace processo di autocoscienza.
www.disinformazione.it, via aurhelio.blogspot.it
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20 settembre 2016

Spot-documentario sul Movimento per la vita all' International Tour Film Festival - 29 Settembre, Cittadella della Musica



Il 29 settembre, a Civitavecchia, Cittadella della Musica appuntamento alle ore 21 con "Il Fiore della vita". Si tratta di uno spot-documentario scritto e diretto da Luigi Florio che affronta il delicatissimo tema della “scelta alla vita” rispetto all’aborto che il “Movimento per la Vita” combatte da tanti anni sostenendo moralmente e materialmente le ragazze madri in difficoltà. Il video, attraverso una testimonianza reale di una ragazza madre (Giada Giovani) ha lo scopo di sensibilizzare tutte quelle ragazze che vivono la gravidanza con paura e incertezza e di trasformali in gioia e certezza…la certezza che la vita del neonato sarà l’unica vera scelta da attuare, perche come disse Santa Madre Teresa di Calcutta “L'aborto è il più grande distruttore della pace perché, se una madre può uccidere il suo stesso figlio, cosa impedisce che io uccida te e tu uccida me? Non c'è più nessun ostacolo.” IL FIORE DELLA VITA Regia: Luigi Florio Con: Giada Giovani Riprese: Luigi Florio Durata: 4 minuti

Fonte: internationaltourfilmfest.it
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10 settembre 2016

Isernia ricorda: 4.000 morti nel raid “alleato” ma il viadotto restò in piedi

La cosa terribile è che quando, il 10 settembre 1943, a due giorni dall’armistizio italiano, la popolazione di Isernia vide quella mattina arrivare gli aerei degli “alleati” americani, li salutò festosamente, pensando che la guerra fosse davvero finita. Invece i Flying Fortress (Boeing B-17, meglio noti come Fortezze volanti) scaricarono sulla città molisana terrore e morte, peggio dei terremoti che vi si sono succeduti. Quel bombardamento sui civili causò quattromila morti, numero che per anni fu negato dalle autorità italiane, forse timorose di disturbare i “liberatori”. Un’altra cosa che sarebbe beffarda se non fosse tragica, è che il bombardamento fu deciso – almeno ufficialmente – per distruggere il Viadotto Cardarelli, che effettivamente era un viadotto strategico importante sull’asse tirrenico-adriatico, che avrebbe spezzato in due le forze tedesche. Ebbene, alla fine di quell’inferno, il Viadotto Cardarelli era una delle pochissime strutture rimaste miracolosamente in piedi. In realtà, la motivazione successivamente fornita dagli americani non convince più di tanto: è noto che proprio in quei mesi l’Air Commodore della Raf (Royal Air Force) Arthur Trevor Harris aveva elaborato e sostenuto quella agghiacciante teoria del bombardamenti a tappeto sulle città (sulle città, non sugli obiettivi militari) nemiche, al fine di fiaccare la resistenza delle popolazioni e del comando nemico. Per questo lui fu soprannominato Bomber Harris e anche Butcher Harris (Harris il macellaio). Questa teoria fu approvata Winston Churchill in persona e, a quanto pare, anche dagli americani, che nella Seconda Guerra Mondiale si distinsero particolarmente per quei bombardamenti terroristici che hanno ucciso centinaia di migliaia di civili incolpevoli. Ogni anno, in occasione dell’anniversario del bombardamento, si tiene una solenne cerimonia commemorativa proprio in piazza X Settembre, nel centro storico di Isernia,dove è il monumento dedicato alle vittime del bombardamento.

Monumento alle Vittime dei Bombardamenti
Anche quest’anno infatti il comune di Isernia commemorerà le vittime del bombardamento americano con un corteo silenzioso. Il sindaco Giacomo D’Apollonio ha reso noto che alle ore 10:22, la città si fermerà per raccogliersi un minuto nel triste ricordo del primo dei bombardamenti subiti da Isernia nel settembre e nell’ottobre del 1943. Il momento di raccoglimento e cordoglio verrà annunciato dalla sirena contraerea che suonerà dal punto più alto del Museo Civico, ubicato, non casualmente, in uno dei luoghi più martoriati di Isernia, l’attuale piazza Celestino V. Proprio in quella piazza e nel museo si concluderà la cerimonia commemorativa, con la deposizione di un cuscino di fiori ai piedi dell’elenco che riporta, parzialmente, i nomi delle vittime dei bombardamenti. CasaPound Italia, in una nota diffusa alla stampa, plaude l’amministrazione comunale per le scelte organizzative in merito alla commemorazione del bombardamento americano su Isernia, come ci ricorda il sito di informazione locale Primopiano Molise con un interessante articolo che pubblichiamo parzialmente: «La scelta del Comune di organizzare un corteo silenzioso che percorrerà nella mattina del 10 la città con numerose pause commemorative, coinvolgendo così in maniera attiva la popolazione nelle celebrazioni, restituisce visibilità ad una data simbolica della nostra storia cittadina e nazionale», ha scritto Agostino Di Giacomo, responsabile provinciale di CasaPound Italia, in una nota.


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1 settembre 2016

Navi scuola della Marina Militare del Giappone nel Porto di Civitavecchia per celebrare il 150° Anniversario delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi


Per commemorare il 150°Anniversario delle relazioni diplomatiche tra Giappone e Italia, tre navi scuola della Forza di Auto - Difesa Marittima giapponese sono giunte nel porto di Civitavecchia giovedì 1 settembre e sosteranno fino al 5 settembre 2016 come parte dell’addestramento in navigazione. In occasione di questo scalo, si promuoverà l'amicizia con la Marina Militare Italiana e si presenteranno le attività della Forza di Auto - Difesa Marittima giapponese. Inoltre in questo periodo si terranno vari eventi per far conoscere la cultura giapponese agli italiani.

Le Navi:

-  TV KASHIMA Tonnellaggio lordo di 5.500 tonnellate:  molo Nr.2
-  DD ASAGIRI Tonnellaggio lordo di 5.087 tonnellate:  molo Nr. 2
-  TV SETOYUKI Tonnellaggio lordo di 4.465 tonnellate:  molo Nr.14
Equipaggi a bordo: circa 750 persone (di cui 190 cadetti)



Eventi in programma:

1 settembre (giovedì)
h. 09:00 : Arrivo nel porto di Civitavecchia
h. 19:30 – h. 21:00 : Ricevimento a bordo delle navi “ KASHIMA ” e “ ASAGIRI ” presso No.2 molo del porto di Civitavecchia (*Solo per gli invitati )
Al tramonto: Illuminazione delle navi

2 settembre (venerdì)
h. 10:00 – h. 12:00 : Apertura della nave al pubblico ( TV3518 SETOYUKI )
mattina : Conferenza del Comandante del Japan Training Squadron agli ufficiali della M.M.I. e agli Addetti Esteri presso la Sala Cinema dello Stato Maggiore della Marina (il titolo: “ Il Contributo della Forza di Auto - Difesa Marittima giapponese alla sicurezza marittima” ) (* Solo per gli invitati)
h. 1 3 :00 - h. 1 6 :00 : Apertura della nave al pubblico ( TV3518 SETOYUKI )

3 settembre (sabato) 
h. 10:00 - h. 12:00 / h. 13:00 - h. 16:00 : Apertura della nave al pubblico ( DD151 ASAGIRI )

4 settembre (domenica) 
h. 10:00 - h. 12:00 / h. 13:00 - h. 16:00 : Apertura della nave al pubblico ( TV 3508 KASHIMA )

5 settembre (lunedì) 
h. 9:00 Partenza dal porto di Civitavecchia mattina o pomeriggio: Addestramento amichevole tra J.T.S. e Marina Militare Italiana.

Attraverso questi eventi, ci auguriamo che tanti italiani possano comprendere le attività svolte dalla Forza di Auto - Difesa Marittima giapponese e confidiamo in un ulteriore rafforzamento delle relazioni tra il Giappone e l’Italia.

Fonte: Ambasciata del Giappone
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28 agosto 2016

L'elenco dei musei di Civitavecchia che doneranno gli incassi di domenica 28 con #museums4italy alle zone colpite dal terremoto


Di seguito l’elenco pubblicato dal Ministero dei Beni Culturali con i musei civici e privati di Civitavecchia che partecipano all’iniziativa #museums4italy che raduna i musei statali italiani aderenti all'iniziativa di donare gli incassi alla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto. 

Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia 
Largo Cavour, 1 - Civitavecchia  
Orario: da martedì a domenica 8.30- 19.30 Chiusura settimanale: lunedì; Prenotazione: Nessuna 

Terme Taurine o di Traiano 
Via delle Terme Taurine - Civitavecchia  
Orario: su richiesta alla Pro loco 076620299 Chiusura settimanale: lunedì; Prenotazione: Nessuna 

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