La nuova statua del bacio ci rappresenta nella memoria e nell'identità

Il posizionamento della statua “Il bacio della memoria di un porto” restituisce finalmente alla città un po’ di bellezza, di bontà e di giustizia

Incontro con il Sindaco per intitolare una piazza alle vittime dei bombardamenti

Il Comitato 14 Maggio ha avanzato una richiesta scritta di intitolare il piazzale compreso tra via Mazzini e Via Gorizia alle vittime civili dei bombardamenti anglo-americani

Anniversario della nascita dell'Optimus Princeps, il fondatore di Civitavecchia

Ogni nuovo Imperatore dopo Traiano veniva salutato dal Senato con l'augurio: possa tu essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano (Felicior Augusto, melior Traiano)

Recensione della nostra visita presso la Macchina del Tempo Civitavecchia

E’ una calda sera di agosto quella che ci vede, insieme ad alcuni simpatizzanti, in visita presso la Macchina del Tempo, progetto inedito a cura di Roberta Galletta, divulgatrice storica

14 maggio, Anniversario dei bombardamenti anglo-americani su Civitavecchia

Il Comitato ha deposto un omaggio floreale presso il Monumento alle Vittime civili dei Bombardamenti, partecipando alla cerimonia ufficiale insieme alle autorità locali per ricordare quanti hanno perso la vita durante la 1° incursione aerea alleata.

27 luglio 2016

Saint-Exupéry: << Signore, insegnami l’arte dei piccoli passi >>



Antoine de Saint-Exupéry, l'autore indimenticabile del Piccolo Principe e di Cittadella,  aviatore dell'aeronautica francese durante la Seconda Guerra Mondiale, è anche colui che ha scritto la seguente preghiera intitolata "Passo dopo passo". Nella preghiera l'autore invoca il sostegno divino al fine di apprendere ad essere fedele nelle piccole cose, che poi sono quelle che preparano alle grandi cose.



LA VERSIONE ORIGINALE

Seigneur, apprends-moi l’art des petits pas.
Je ne demande pas de miracles ni de visions,
Mais je demande la force pour le quotidien !
Rends-moi attentif et inventif pour saisir
Au bon moment les connaissances et expériences
Qui me touchent particulièrement.

Affermis mes choix
Dans la répartition de mon temps.
Donne-moi de sentir ce qui est essentiel
Et ce qui est secondaire.
Je demande la force, la maîtrise de soi et la mesure,
Que je ne me laisse pas emporter par la vie,
Mais que j’organise avec sagesse
Le déroulement de la journée.

Aide-moi à faire face aussi bien que possible
A l’immédiat et à reconnaître l’heure présente
Comme la plus importante.
Donne-moi de reconnaître avec lucidité
Que la vie s’accompagne de difficultés, d’échecs,
Qui sont occasions de croître et de mûrir.

Fais de moi un homme capable de rejoindre
Ceux qui gisent au fond.
Donne-moi non pas ce que je souhaite,
Mais ce dont j’ai besoin.

Apprends-moi l’art des petits pas!


LA TRADUZIONE IN ITALIANO

Non ti chiedo né miracoli né visioni
ma solo la forza necessaria per questo giorno!
Rendimi attento e inventivo per scegliere
al momento giusto
le conoscenze ed esperienze
che mi toccano particolarmente.

Rendi più consapevoli le mie scelte
nell’uso del mio tempo.
Donami di capire ciò che è essenziale
e ciò che è soltanto secondario.
Io ti chiedo la forza, l’autocontrollo e la misura:
che non mi lasci, semplicemente,
portare dalla vita
ma organizzi con sapienza
lo svolgimento della giornata.

Aiutami a far fronte,
il meglio possibile,
all’immediato
e a riconoscere l’ora presente
come la più importante.
Dammi di riconoscere
con lucidità
che le difficoltà e i fallimenti
che accompagnano la vita
sono occasione di crescita e maturazione.

Fa’ di me un uomo capace di raggiungere
coloro che hanno perso la speranza.
E dammi non quello che io desidero
ma solo ciò di cui ho davvero bisogno.

Signore, insegnami l’arte dei piccoli passi.



Share:

26 luglio 2016

Italo Stegher, Le memorie di un giovane ufficiale


Le memorie di guerra di ‪Italo Stegher‬ concittadino Medaglia d'oro al Valor Militare caduto sulla Bainsizza nel 1917 sono oggetto della prossima pubblicazione a cura dell'Editore Gaspari di Udine.
Italo Stegher, nato il 28 maggio 1894 a Civitavecchia, è uno dei 360 decorati di medaglia d’oro della Grande Guerra. Ha 23 anni, è capitano, comanda una compagnia della brigata Taro. Circondato da austro-ungarici travestiti da italiani durante la Battaglia della Bainsizza nell’agosto 1917, non si arrende e viene ucciso.
Share:

12 luglio 2016

Civitavecchia | Monumento ai Carabinieri: uno sgorbio!


Riproponiamo un vecchio articolo pubblicato in occasione dell'inaugurazione, nell'ottobre 2014, del monumento all'Arma dei Carabinieri, situato a fianco del Forte Michelangelo, in cui si cerca di capire sinteticamente che cosa sia in realtà l'Arte.

Sul monumento dedicato all'Arma dei Carabinieri e posizionato antistante il Forte Michelangelo ci sarebbe tanto da dire, noi ci limiteremo a cogliere l’occasione per uno spunto di riflessione.
La composizione dell’architetto Alfiero Antonini, pretesa opera d’arte, ci sembra una burla alla pari del gesto di Marcel Duchamp che nel 1919  firmò un orinatoio intitolandolo provocatoriamente “Fontana” pretendendo poi, con successo, che venisse considerata arte. Come accadde con Duchamp ieri, anche nel caso di Antonini il risultato immediato è stato quello di gettarci nel compito di rispondere alla domanda <<Che cos'è l’arte?>>.

Una volta l’arte aveva il compito di adornare il quotidiano di bellezza la quale era considerata un valore, alla pari della giustizia e della bontà.  La  sua missione era sostanzialmente quella di offrire cibo per la mente ed elevazione spirituale. Ciò è tuttavia cambiato con il passaggio al mondo moderno in cui l’uomo circondato di piaceri mondani, ha cominciato a vivere come se la bellezza fosse priva di importanza, avendo la libertà di disprezzare e profanare, sostituendo il proprio ego al Sacro. Staccatosi dall’ordine morale e spirituale ed in sintonia con il relativismo culturale anche il senso artistico è degenerato in un kitsch imperante facendosi della distruzione della morale tradizionale il suo unico scopo.

C’è chi considera il “monumento” di Antonini un’opera d’arte, ma a nostro avviso ci sono tutte le differenze possibili tra una vera opera d’arte, che trasforma la bruttezza in bellezza, e una falsa opera d’arte, che condivide la bruttezza che espone.  L’ammasso di ferraglia dell’architetto civitavecchiese non è altro che il mondo moderno in tutto il suo disordine e caos. Come può essere considerata questa un’opera d’arte se non fa alcun tentativo nel trasformare il materiale bruto in un’idea? E’ solo una realtà sordida tra le altre, letteralmente solo un’accozzaglia di ferrivecchi.  Che poi abbia la pretesa di rappresentare la gratitudine verso chi con devozione verso la Patria compie il suo dovere è chiaramente smentito dall’assenza di qualsiasi tema tipicamente dell’arte elevata, come il sacrificio e la virtù.

E’ sconfortante sapere che l’inaugurazione del monumento è stata fatta in presenza delle scuole Manzi e Laurenti quasi a voler dire agli alunni che non esiste alcuna distinzione fra il buon gusto e il cattivo gusto, ma solo fra il gusto di qualcuno e il mio. Secondo noi, ai  ragazzi dovrebbe essere insegnato che la bellezza è una risorsa essenziale che può permettere loro, mediante la sua ricerca, di modellare il mondo come una casa accogliente.

In definitiva, l’arte che non rispetta il passato, non rispetta il presente poiché non rispetta un bisogno primario dell’uomo nell’arte, che è quello di vivere una vita bella, circondato di cose belle.

Share:

9 luglio 2016

Raccolta firme per la tutela della Cappella di San Michele

Segnaliamo una importante iniziativa volta a tutela la Cappella di San Michele, facente parte della Chiesa di Santa Maria dell'Orazione, più comunemente conosciuta come la Chiesa della Morte, il più antico edificio sacro in funzione a Civitavecchia. 

La Cappella di San Michele Arcangelo necessità di lavori di manutenzione e, su iniziativa dell'Associazione culturale "la Civetta di Civitavecchia" è stata lanciata una campagna di raccolta firme al fine dell'inserimento del monumento sacro nell'8° Censimento del Fondo Ambiente Italia (FAI) "I Luoghi del Cuore"

"La storia della Chiesa della Morte, costruita inizialmente nel XVII secolo è collegata a quella della Confraternita di Santa Maria dell'Orazione e Morte di Civitavecchia. La medesima viene ricordata anche con il nome di "Rotonda del Suffragio". Tra le principali funzioni dei Confratelli summenzionati: la sepoltura dei defunti poveri e di quelli trovati in stato di abbandono, e di pregare, così come oggi, per le loro anime. La nostra attenzione va all'antico Oratorio od appunto Cappella di San Michele, che prende il nome dal "Principe degli Angeli" nonché Protettore della Confraternita, Colui che consola, assiste e protegge le anime dei defunti stessi. All'interno di essa vi sono elementi di notevole importanza, solo per citarne alcuni: il Breve di Pio VI del 19 agosto 1775 (con il privilegio dato alla Confraternita di liberare ogni anno un reo condannato alla galera in perpetuo, per qualsiasi delitto, eccettuato l'omicidio ed il furto); l'altare con la Statua lignea dell'Arcangelo (XVIII secolo), ubicata all'interno di una nicchia ed, in alto, un medaglione con la Madonna ed il Bambino, attribuito all'artista Giuseppe Errante." Fonte: lacivettadicivitavecchia.it

Per maggiori info associazione@lacivettacivitivecchia.it.




Foto: Sabrina Delogu (via Osteria della Memoria)


Cogliamo l'occasione per pubblicare anche la preghiera a San Michele Arcangelo, formulata da papa Leone XIII come prologo a un famoso esorcismo, che secondo le leggi della chiesa cattolica può essere pronunciato efficacemente da un sacerdote autorizzato dal vescovo, e in forma privata da qualsiasi fedele battezzato.

Latino
In Nomine Patris, et Filii et Spiritus Sancti.
Princeps gloriosissime caelestis militiae, sancte Michael Archangele, defende nos in proelio et colluctatione, quae nobis adversus principes et potestates, adversus mundi rectores tenebrarum harum, contra spiritualia nequitiae, in caelestibus.
Veni in auxilium hominum, quos Deus creavit inexterminabiles, et ad imaginem similitudinis suae fecit, et a tyrannide diaboli emit pretio magno. Proeliare hodie cum beatorum Angelorum exercitu proelia Domini, sicut pugnasti contra ducem superbiae Luciferum, et angelos eius apostaticos: et non valuerunt, neque locus inventus est eorum amplius in coelo. Sed proiectus est draco ille magnus, serpens antiquus, qui vocatur diabolus et satanas, qui seducit universum orbem; et proiectus est in terram, et angeli eius cum illo missi sunt.
En antiquus inimicus et homicida vehementer erectus est. Transfiguratus in angelum lucis, cum tota malignorum spirituum caterva late circuit et invadit terram, ut in ea deleat nomen Dei et Christi eius, animasque ad aeternae gloriae coronam destinatas furetur, mactet ac perdat in sempiternum interitum.
Virus nequitiae suae, tamquam flumen immundissimum, draco maleficus transfundit in homines depravatos mente et corruptos corde; spiritum mendacii, impietatis et blasphemiae; halitumque mortiferum luxuriae, vitiorum omnium et iniquitatum.
Ecclesiam, Agni immaculati sponsam, faverrimi hostes repleverunt amaritudinibus, inebriarunt absinthio; ad omnia desiderabilia eius impias miserunt manus. Ubi sedes beatissimi Petri et Cathedra veritatis ad lucem gentium constituta est, ibi thronum posuerunt abominationis et impietatis suae; ut percusso Pastore, et gregem disperdere valeant.
Adesto itaque, Dux invictissime, populo Dei contra irrumpentes spirituales nequitias, et fac victoriam.
Te custodem et patronum sancta veneratur Ecclesia; te gloriatur defensore adversus terrestrium et infernorum nefarias potestates; tibi tradidit Dominus animas redemptorum in superna felicitate locandas. Deprecare Deum pacis, ut conterat satanam sub pedibus nostris, ne ultra valeat captivos tenere homines, et Ecclesiae nocere.
Offer nostras preces in conspectu Altissimi, ut cito anticipent nos misericordiae Domini, et apprehendas draconem, serpentem antiquum, qui est diabolus et satanas, ac ligatum mittas in abyssum, ut non seducat amplius gentes.

Italiano
Gloriosissimo Principe della Milizia Celeste, Arcangelo San Michele, difendeteci in questa ardente battaglia contro tutte le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia.
Venite in soccorso degli uomini creati da Dio a sua immagine e somiglianza e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio.
Combattete oggi le battaglie del Signore con tutta l’armata degli Angeli beati, come già avete combattuto contro il principe dell’orgoglio lucifero ed i suoi angeli apostati; e questi ultimi non potettero trionfare e ormai non v’è più posto per essi nei cieli. Ma è caduto questo grande dragone, questo antico serpente che si chiama lo spirito del mondo, che tende trappole a tutti.
Sì, è caduto sulla terra ed i suoi angeli sono stati respinti con lui.
Ora ecco che, questo antico nemico, questo vecchio omicida, si erge di nuovo con una rinnovata rabbia. Trasfiguratosi in angelo di luce, egli nascostamente invase e circuì la terra con tutta l’orda degli spiriti maligni, per distruggere in essa il nome di Dio e del suo Cristo e per manovrare e rubarvi le anime destinate alla corona della gloria eterna, per trascinarle nell’eterna morte.
Il veleno delle sue perversioni, come un immenso fiume d’immondizia, cola da questo dragone malefico e si trasfonde in uomini di mente e spirito depravato e dal cuore corrotto; egli versa su di loro il suo spirito di menzogna, di empietà e di bestemmia ed invia loro il mortifero alito di lussuria, di tutti i vizi e di tutte le iniquità.
La Chiesa, questa Sposa dell’Agnello Immacolato, è ubriacata da nemici scaltrissimi che la colmano di amarezze e che posano le loro sacrileghe mani su tutte le sue cose più desiderabili. Laddove c’è la sede del beatissimo Pietro posta a cattedra di verità per illuminare i popoli, lì hanno stabilito il trono abominevole della loro empietà, affinché colpendo il pastore, si disperda il gregge.
Pertanto, o mai sconfitto Duce, venite incontro al popolo di Dio contro questa irruzione di perversità spirituali e sconfiggetele. Voi siete venerato dalla Santa Chiesa quale suo custode e patrono ed a Voi il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti. Pregate, dunque, il Dio della pace a tenere schiacciato satana sotto i nostri piedi, affinché non possa continuare a tenere schiavi gli uomini e a danneggiare la Chiesa.
Presentate all’Altissimo, con le Vostre, le nostre preghiere, perché scendano presto su di noi le Sue Divine Misericordie e Voi possiate incatenare il dragone, il serpente antico satana ed incatenarlo negli abissi. Solo così non sedurrà più le anime.
Share:

Post più popolari

Visualizzazioni totali

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *

Bacheca FB:

Comitato 10 Febbraio

Firma la petizione

Movimento per la Vita - Civitavecchia