La commemorazione quest'anno è inizia presso il cimitero monumentale della città, con una deposizione di una corona di fiori, in presenza delle autorità civili e militari, presso il Monumento alle Vittime ignote dei bombardamenti.
Il convegno, moderato da Roberta Galletta, in presenza del Sindaco e dei rappresentanti delle associazioni locali ha potuto vantare una presenza numerosa al punto che non è mancato chi è dovuto rimanere in piedi. Dagli interventi dei relatori, tra cui Francesco Cristini e F. Correnti che hanno analizzato le fotografie degli edifici danneggiati dai bombardamenti scattate da Armando Blasi, è scaturita la conclusione di come le autorità cittadine del dopoguerra, pur potendo salvare edifici importantissimi per la città, come l'Arsenale Bernini o la Chiesa di Santa Maria, esse in realtà hanno portato a termine in varie occasioni il lavoro dei Liberator americani. Attitudine, aggiungiamo noi, che percepiamo tutt'oggi dietro a iniziative come la decisione di qualche anno fa di posizionare la statua del marinaio americano alla marina.