31 maggio 2017

Resoconto della commemorazione del 74° anniversario dei Bombardamenti anglo-americani su Civitavecchia [Foto]

Pubblichiamo di seguito le foto scattate in occasione delle cerimonie dell'anniversario del 1° Bombardamento anglo-americano, degli 86 totali, riversatesi su Civitavecchia a partire dal 14 maggio 1943.

La commemorazione quest'anno è inizia presso il cimitero monumentale della città, con una deposizione di una corona di fiori, in presenza delle autorità civili e militari, presso il Monumento alle Vittime ignote dei bombardamenti.


A seguire, la cerimonia si è spostata in Piazza Vittorio Emanuele dove è stato deposto un secondo omaggio floreale presso la lapide commemorativa, sconosciuta ai più, posizionata in mezzo allo spartitraffico antistante la Cattedrale.




La commemorazione si è quindi conclusa presso il Monumento alle Vittime civili del 1° bombardamento, in via Mazzini, dove a seguito della consueta deposizione di fiori, a cui ha partecipato anche il Comitato 14 Maggio con un modesto bouquet, le autorità civili e religiose hanno poi preso a turno la parola. Il parroco della Cattedrale ha invocato il sostegno divino al fine di imparare a vivere in pace, non solo tra nazioni ma anche negli altri cerchi attraverso cui l'uomo si muove nella storia inclusa in particolare la famiglia, sottolineando al tempo stesso come la natura del conflitto sia innanzitutto interiore. A seguire, il sindaco di Civitavecchia ha sottolineato l'importanza della memoria e la dimensione del tributo versato dagli abitanti durante l'ultimo conflitto mondiale. 



Durante la cerimonia è stata allestita nel piazzale una mostra fotografica con foto della città bombardata a cura dell'Associazione Cine-fotografica, della Società Storica e del Comitato 14 Maggio. Nel pomeriggio la mostra è stata spostata presso l'aula Pucci dove si è svolto il convegno sulla figura di Armando Blasi, fotografo di guerra a cui si deve le testimonianze sulla Civitavecchia bombardata.

Il convegno, moderato da Roberta Galletta, in presenza del Sindaco e dei rappresentanti delle associazioni locali ha potuto vantare una presenza numerosa al punto che non è mancato chi è dovuto rimanere in piedi. Dagli interventi dei relatori, tra cui Francesco Cristini e F. Correnti che hanno analizzato le fotografie degli edifici danneggiati dai bombardamenti scattate da Armando Blasi, è scaturita la conclusione di come le autorità cittadine del dopoguerra, pur potendo salvare edifici importantissimi per la città, come l'Arsenale Bernini o la Chiesa di Santa Maria, esse in realtà hanno portato a termine in varie occasioni il lavoro dei Liberator americani. Attitudine, aggiungiamo noi, che percepiamo tutt'oggi dietro a iniziative come la decisione di qualche anno fa di posizionare la statua del marinaio americano alla marina. 






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