Il Comitato 14 Maggio ha avanzato una richiesta scritta di intitolare il piazzale compreso tra via Mazzini e Via Gorizia alle vittime civili dei bombardamenti anglo-americani
Ogni nuovo Imperatore dopo Traiano veniva salutato dal Senato con l'augurio: possa tu essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano (Felicior Augusto, melior Traiano)
E’ una calda sera di agosto quella che ci vede, insieme ad alcuni simpatizzanti, in visita presso la Macchina del Tempo, progetto inedito a cura di Roberta Galletta, divulgatrice storica
Il Comitato ha deposto un omaggio floreale presso il Monumento alle Vittime civili dei Bombardamenti, partecipando alla cerimonia ufficiale insieme alle autorità locali per ricordare quanti hanno perso la vita durante la 1° incursione aerea alleata.
20.05.2023, presso la Rocca medievale nel porto storico di Civitavecchia, serie di conferenze organizzate dal Fondo Ranalli, con il patrocinio e il supporto del Comune di Civitavecchia, dell'Autorità Portuale, del Ministero per i Beni Culturali e della Fondazione Ca. Ri. Civ.
17:00 - "Un giovane arrivato a Civitavecchia in piena ricostruzione", prof. Giorgio Vercesi
18:00 - “Il volto sfigurato di Civitavecchia”, dott.ssa Roberta Galletta
Corso Umberto I, nota anche come la Prima Strada, oggi Corso Marconi
Continua la serie di incontri in occasione degli 80 anni dal 1° bombardamento su Civitavecchia, organizzati dal Fondo Ranalli, con il patrocinio e il supporto del Comune di Civitavecchia, dell'Autorità Portuale, del Ministero per i Beni Culturali e della Fondazione Ca. Ri. Civ.
Il 18 maggio, alle ore 17, all'interno della Rocca medievale al Porto Storico di Civitavecchia., Pietro Mancini sosterrà la conferenza: Attività commerciali ed industriali a Civitavecchia fino al 14 maggio 1943.
In occasione degli 80 anni trascorsi dal primo bombardamento ad opera degli anglo americani su Civitavecchia avvenuto il 14 Maggio 1943 il Fondo Ranalli, con il patrocinio e il supporto del Comune di Civitavecchia, dell'Autorità Portuale, del Ministero per i Beni Culturali e della Fondazione Ca. Ri. Civ. organizza il 17 maggio una serie di conferenze all'interno della Rocca Medievale al Porto Storico di Civitavecchia.
17:00 Esibizione: Associazione “Il Timone” (scalinata di Porta Livorno)
17:30 Conferenza: “Intervento di valorizzazione del Complesso Monumentale dell’Antica Rocca”. arch. Enza Evangelista
18:00 Conferenza: “Monumenti di Civitavecchia, il Pirgo”, Marina Ferrari
18:30 Conferenza: “Anni 30 e 40 nella Civitavecchia del XX secolo”, dott.ssa Roberta Galletta
19:00 Conferenza: “Dal bombardamento allo sfollamento”, prof. Mario Camilletti
In occasione degli 80 anni trascorsi dal primo bombardamento ad opera degli anglo americani su Civitavecchia avvenuto il 14 Maggio 1943 il Fondo Ranalli, con il patrocinio e il supporto del Comune di Civitavecchia, dell'Autorità Portuale, del Ministero per i Beni Culturali e della Fondazione Ca. Ri. Civ. organizza una serie di eventi, con convegni, mostre, proiezioni e racconti che si svolgeranno all'interno della Rocca Medievale al Porto Storico di Civitavecchia.
16 Maggio 2023
17:00 - Testimonianze: a cura di Pietro Mancini
17:30 - Lettura: “Gente dell’aria”, dott. Carlo Alberto Falzetti
18:00 - Testimonianze: “Memorie familiari” omaggio al Corpo dei Vigili del Fuoco, Giuseppe Bellu
18:30 - proiezione: “Una città di sfollati”, Giovanni Massarelli
Come ogni anno il Comitato 14 Maggio ha portato un omaggio alla memoria delle vittime civili dei bombardamenti alleati presso la Lapide monumentale in Largo Caduti 14 Maggio, nell'ambito della cerimonia commemorativa affianco alle autorità civili, militari ed ecclesiastiche locali. Il 14 maggio '43 ebbe inizio il primo della lunga serie di 86 bombardamenti a tappeto su Civitavecchia che colpirono oltre al porto l'intera infrastruttura civile e le abitazioni lasciando alle spalle centinaia di vittime, migliaia di sfollati è una città per il 90% rasa al suolo. Ricordare questa data significa non dimenticare le sofferenze dei civili che perirono sotto le bombe cultivando il legame intergenerazionale e prendendo conscienza dell'inestimabile patrimonio architettonico distrutto dalle bombe, testimonianza del genio e dei canoni di bellezza dei nostri avi.
Venerdì 14 Maggio 1943.
In quel giorno di maggio, mentre la città intorpidita ed assonnata da una calura quasi estiva, riprendeva lentamente, le attività pomeridiane, 48 fortezze volanti americane, provenienti dalla Tunisia, in tre ondate successive, effettuarono un tragico bombardamento aereo che rase al suolo Civitavecchia e che uccise migliaia di persone inermi.
Alle ore 15,15 - 15,20, volando controsole e molto bassi sul mare, gli aerei alleati arrivarono a Civitavecchia da Ovest. In vista della costa, i caccia di scorta precedettero i bombardieri e, virando sopra Borgo Odescalchi, presero di filata la fascia costiera.
Nel frattempo sulla città da una quota di 20 angeli (20.000 piedi - 6.000 metri) (De Simone 1993), erano state scaricate, senza preavviso ed allarme, centinaia di bombe ad alto potenziale esplosivo che provocarono morte e distruzione.
Alle ore 15,40, a missione compiuta, gli aerei, senza aver subito perdite (la contraerea non aveva sparato neanche un colpo) si allontanarono per ritornare alla lontana base africana.
I sopravisuti, con la faccia annerita dalle esplosioni e con i vestiti imbiancati dalla polvere finissima dei calcinacci, come pallide ombre, vagavano disperati tra i cadaveri straziati, tra il fumo acre e soffocante degli incendi e il rumore sinistro dei fabbricati che crollavano, alla ricerca di parenti e amici dispersi. Quanti furono i morti? Nessuno lo potrà mai dire con certezza, troppi corpi rimasero per sempre sepolti sotto le macerie e nelle navi affondate; gli elenchi dei militari andarono inoltre dispersi, sia a causa delle esplosioni, sia per la comprensibile confusione che seguì il bombardamento.
Il bombardamento su Civitavecchia, vicinissima a Roma, oltre che perseguire fini militari instaurò una strategia del terrore che aveva come scopo di impaurire la popolazione nel tentativo di destabilizzare il governo di Mussolini.
Il 17 maggio 1943, cioè tre giorni dopo, aerei americani lanciarono su Roma tonnellate di manifestini che minacciavano a chiare note di bombardare le città finche gli italiani sarebbero rimasti alleati della Germania (De Simone 1993, 47)