La nuova statua del bacio ci rappresenta nella memoria e nell'identità

Il posizionamento della statua “Il bacio della memoria di un porto” restituisce finalmente alla città un po’ di bellezza, di bontà e di giustizia

Incontro con il Sindaco per intitolare una piazza alle vittime dei bombardamenti

Il Comitato 14 Maggio ha avanzato una richiesta scritta di intitolare il piazzale compreso tra via Mazzini e Via Gorizia alle vittime civili dei bombardamenti anglo-americani

Anniversario della nascita dell'Optimus Princeps, il fondatore di Civitavecchia

Ogni nuovo Imperatore dopo Traiano veniva salutato dal Senato con l'augurio: possa tu essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano (Felicior Augusto, melior Traiano)

Recensione della nostra visita presso la Macchina del Tempo Civitavecchia

E’ una calda sera di agosto quella che ci vede, insieme ad alcuni simpatizzanti, in visita presso la Macchina del Tempo, progetto inedito a cura di Roberta Galletta, divulgatrice storica

14 maggio, Anniversario dei bombardamenti anglo-americani su Civitavecchia

Il Comitato ha deposto un omaggio floreale presso il Monumento alle Vittime civili dei Bombardamenti, partecipando alla cerimonia ufficiale insieme alle autorità locali per ricordare quanti hanno perso la vita durante la 1° incursione aerea alleata.

30 agosto 2022

30 agosto '43 | Proiezione in piazza per ricordare il secondo bombardamento su Civitavecchia

Oggi, Martedi 30 Agosto 2022, per ricordare  il 79° anniversario del secondo bombardamento su Civitavecchia avvenuto il 30 Agosto 1943, l'ottavo appuntamento con  "La Memoria Ritrovata-Viaggio alla scoperta della Storia di Civitavecchia" presenta il  documentario "14 Maggio 1943-La Memoria Ritrovata" realizzato nel 2018 da Roberta Galletta per ricordare non solo il primo bombardamento subito dalla nostra comunità  ma l'evento traumatico ed iconico che ne è scaturito e come ha condizionato la vita dei civitavecchiesi.

Attraverso le parole di quattro testimoni, all'epoca bambini, Marisa Paoloni, Nadia Branchi, Rossana Giudici e Renato Biferali, verrà raccontata la bellezza di Civitavecchia prima di quel fatto tragico e le difficoltà di ritrovare un senso per  sopravvivere all'evento che ha cambiato per sempre il volto di Civitavecchia.

La partecipazione è libera💪

Appuntamento alle ore 21.00 a Via Monte Grappa🕰️

Porta la seggiolina🪑

Nella foto la chiesa Matrice Templare di Santa Maria di Civitavecchia solo parzialmente danneggiata dai bombardamenti del 1943-44,poi definitivamente distrutta dalla ricostruzione-distruzione della città nel dopoguerra.


Roberta Galletta

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25 agosto 2022

Italo Stegher, anniversario del sacrificio sul fronte austriaco


Il 25 agosto del 1917 moriva sul fronte austriaco durante la Prima Guerra Mondiale il giovane ufficiale, nato a Civitavecchia, Italo Stegher. A soli 23 anni era già stato nominato Capitano di fanteria, comandante della 7ª compagnia del 208º Reggimento (Brigata "Taro") partecipando alle operazioni militari sul Monte Rosso, sull'Isonzo ma anche a Zugna in Trentino dove ricevette la medaglia d'argento per aver mantenuto la posizione pur essendo stato ferito. Nominato comandante di battaglione tornò sull'Isonzo dove, a Lom di Tolmino, dopo l'offensiva del 24 agosto 1917, fu catturato dagli Austriaci, in una imboscata a quota 549, preferendo però alla prigionia la morte. Alla sua memoria fu decretata la Medaglia d'Oro al Valor Militare.

A distanza di anni, Italo Stegher rimane nella memoria come un eroe, un coraggioso giovane che lottò per il suo Paese, modello da additare e perseguire, soprattutto per i suoi coetanei NEET di oggi che, più che una gioventù bruciata ci piace vederla come una gioventù da riaccendere mediante degli esempi veri, quali Italo Stegher per l'appunto, che gli sottragga al disorientamento e allo stordimento da gadget vari e attività superflue dello stile di vita moderno.

La città di Civitavecchia, sua città natale, fin dal 1932 gli ha intestato un Largo, una via e una Caserma, oggi adibita a teatro e sede di associazioni. La Caserma in questione, bellissimo esempio di architettura interbellica, giace oggi in condizioni molto precarie tanto che, dopo esser scampata a chi la voleva rasa al suolo è stata oggetto di un'ordinanza da parte del sindaco per il suo recupero. Ciononostante anche questo monumento, come tanti altri a Civitavecchia, oltre a non rappresentare un centro di convivialità per la cittadinanza, eccezione fatta per le poche attività svolte al suo interno, si vede sequestrato da un mega parcheggio tutto intorno.

In occasione dell'anniversario della morte di Italo Stegher, oltre a ricordarne il nome e l'esempio, auspichiamo un risveglio da parte della cittadinanza e dell'amministrazione al fine di onorare i propri Eroi per il loro sacrificio così come meritano.

Comitato 14 Maggio

Caserma Stegher





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15 agosto 2022

15 agosto | Natale di Civitavecchia


di Roberta Galletta 

L'origine é legata ad una sovrapposizione di storia, mito e leggenda. La storia ci testimonia che Civitavecchia nasce dalla città romana di Centumcellae fondata dall'imperatore Traiano nel II secolo d.C. Il porto e la città crescono e si sviluppano nel tempo e solo in seguito agli attacchi dei saraceni nel IX secolo che viene  distrutta  provocando la fuga degli abitanti nelle colline circostanti.

Dopo pochi anni dall'abbandono della città portuale papa Leone IV fonda, per  dare asilo ai profughi ma soprattutto per costruire un baluardo per Roma contro la minaccia saracena, una città fortificata che viene chiamata Leopoli in suo onore e anche Centumcellae in ricordo della vecchia città portuale. La nuova città é consacrata il 15 agosto 854 , data che si riferisce non alla fondazione della attuale Civitavecchia ma a quella della  collinare Centumcellae, poi  chiamata nel tempo Centocelle e poi Cencelle che vive fino al 1400 iniziando a spopolarsi intorno all'anno 1000 con un lento e graduale rientro alla  città vecchia portuale. Così nasce Civitavecchia, mentre Cencelle continua la sua vita collinare.

A questo punto entra in scena il mito di Leandro, vecchio e saggio pescatore profugo dalla romana Centumcellae che, secondo la leggenda   in un caldo pomeriggio d'estate  all'ombra di una grande quercia a Cencelle da alla popolazione li riunita l'ottimo consiglio di rientrare alla città vecchia, seguendo il legame antico con il mare, facendo nascere così Civitavecchia e abbandonando definitivamente Cencelle.

Dopo oltre mille anni, nel 1889 viene ripresa la leggenda del pescatore sostenendo che il rientro da Cencelle avviene in massa il 15 agosto dell' 889. La scelta di questo anno é ovviamente funzionale alla  celebrazione del millenario della presunta fondazione di Civitavecchia, che viene celebrata nell' estate del 1889. 

Solo la caparbietà e la tenacia del compianto  Odoardo Toti, che studiando attentamente i documenti delle due città, ha scoperto "l'inghippo" storico, permettendo così  negli anni 60 del XX secolo di fare luce su questo intreccio affascinante di storia, mito e leggenda.

Nelle immagini il vero fondatore della nostra città, l’imperatore Traiano, impersonato da Marco Sterpa, e Odoardo Toti che ha fatto chiarezza tra la leggenda e la storia.




Imperatore Traiano

Cencelle


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13 agosto 2022

Le antiche torri a difesa della costa di Civitavecchia


Nella stampa di cui sopra, risalente al 1624, sono osservabili le dislocazioni delle torri a difesa del litorale tirrenico settentrionale dello Stato Pontificio. In particolare, per quel che riguarda la costa intorno a Civitavecchia, essa fu presidiata da 4 torri: la Torre Bertalda (o Sant'Agostino), la Torre Valdaliga, la Torre del Marangone e infine la Torre Chiaruccia o Capolinaro. Queste facevano parte di una serie di ben 61 torri costiere del Lazio, costruite durante il XVI secolo per volontà dalla Camera Apostolica al fine di proteggere le coste dalle incursioni piratesche e nemiche, soprattutto saracene. Di seguito i disegni e le foto delle torri collocate intorno a Civitavecchia.


Il nome della Torre Bertalda sarebbe legato ad alcuni nobili della Tuscia che dominavano il territorio fin dal Medioevo.  La torre, oggi scomparsa, si trovava alla foce del Mignone


Torre Chiaruccia
Torre Chiaruccia a Capo Linaro è il punto più occidentale del Lazio, nel 1642, col venir meno delle scorrerie saracene e di conseguenza delle funzioni di difesa della torre, vide l'insediamento del frate Domenico Zamponi, alla ricerca di un luogo per i suoi studi. Sempre qui, negli anni '30, Guglielmo Marconi portò a termine i suoi esperimenti nell'ambito delle radiotrasmissioni. La torre, che oggi si trova nel territorio di Santa Marinella, venne distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e attualmente ospita le antenne di trasmissione dell'aeronautica militare. Voci parlano di una sua prossima ricostruzione. 


Torre Valdaliga
Questa cerchiata in rosso nella foto è Torre Valdaliga, che oggi ha dato il nome all'omonima centrale termoelettrica di Torvaldaliga per l'appunto. La costruzione dell'antica torre di difesa vide impegnato niente poco di meno che il grande architetto Donato Bramante. La torre può vantare di aver adempiuto diligentemente alla sua funzione  respingendo con successo l’assalto del pirata Khair Ed-Din, detto il Barbarossa.

Torre del Marangone
Infine, la torre del Marangone, la più nota e la meglio conservata tra quelle del litorale civitavecchiese, si trova attualmente nella c.d. tenuta della Repubblica dei Ragazzi. Questa risale al periodo di papa Pio V che ne ordinò la costruzione con la Costitutio de aedifi candis turribus in oris maritimis datata 9 maggio 1567.

Fonti: Collezione Angelo Di Maio; Claudia Tiselli; L'Osteria della Memoria Civitavecchiese; Movimento Archeoetruria
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8 agosto 2022

8 agosto | Anniversario del passaggio ultraterreno dell'Imperatore Traiano

 

Per secoli ad ogni nuovo imperatore romano asceso al trono si è augurato di essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano.

Questa formula aveva un significato ben preciso.

Augusto, fondatore del principato, ottenne nella vita pubblica tanti successi quanti furono i lutti e i dolori nel privato: dalla morte prematura dei nipoti ed eredi Lucio e Gaio a quella del braccio destro, poi genero Agrippa, fino all’esilio della figlia Giulia.

Quanto a Traiano, invece, fu lui a portare l’Impero allo zenit della gloria, lasciandolo alla sua scomparsa, l’8 agosto del 117 d.C., nel momento della massima espansione territoriale.

Egli costruì la sua figura di optimus princeps quale esempio vivente di giustizia, saggezza e magnanimità e, a testimonianza di ciò, nel XX Canto del Paradiso Dante lo colloca tra gli spiriti giusti che formano l’occhio della mistica aquila nel cielo di Giove.

Trionfatore in battaglia contro i Germani, i Daci e i Parti, fu per questo onorato altresì con gli appellativi di “Germanicus, Dacicus, Parthicus”.

In particolare, a conclusione della vittoriosa campagna in Oriente, l’Armenia fu ridotta a provincia romana nel 114, Mesopotamia superiore e Assiria conquistate l’anno successivo e la capitale nemica, Ctesifonte, occupata dalle legioni.

Il trono dorato dei sovrani parti fu asportato per ordine di Traiano stesso, simboleggiando in tal guisa la sottomissione della dinastia degli Arsacidi al dominio di Roma.

Fonte: “L’Impero romano - Vol. 1” di S. Mazzarino, Biblioteca Storica Laterza

Jacopo Bracciale, RenovatioImperii

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7 agosto 2022

Appuntamenti in piazza con la storia di Civitavecchia | dal 9 agosto all'8 settembre

Da Martedì 9 Agosto 2022, nel luogo simbolo della Storia di Civitavecchia, a Piazzetta Santa Maria,  dieci incontri per conoscere in modo semplice, con immagini e filmati  d'epoca, il passato della nostra città in alcuni luoghi simbolo e con tanti personaggi.

A proporre gli incontri è Roberta Galletta con "La Memoria Ritrovata-Viaggio alla scoperta della Storia di Civitavecchia".

Prima serata dedicata a "La Prima Strada, la Chiesa Templare di Santa Maria e il Convento dei Domenicani". 

Di seguito la locandina degli incontri programmati.

Informazioni: 3472709089



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6 agosto 2022

1° Festival naturalistico ConTatto | 6-15 agosto


 Sabato 6 agosto alle 18,30 avrà inizio il primo Festival naturalistico organizzato dall’ associazione culturale naturalistica BIOMA, con il patrocinio del Comune di Civitavecchia, all’interno della suggestiva antica Rocca resa disponibile dell’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Centro Settentrionale.

Il festival, innovativo nel ‘offerta culturale della città, nasce con l’idea di promuovere la grande ricchezza della Biodiversità del Porto e della Città di Civitavecchia e più in generale. L’affascinante mondo della natura attraverso l ‘esposizione di materiale naturalistico, opere artistiche “Entomologia fantastica” e uccelli, mostra fotografica di orchidee selvatiche e altro materiale curato dai soci. Ringraziamo il Sindaco Avv. Ernesto Tedesco, il Consigliere Comunale Pasquale Marino, il Presidente della Autorità Portuale Pino Musolino e Claudio Tossio

All’interno del Festival si svolgeranno incontri divulgativi e laboratori didattici per bambini (su prenotazione al cel. 340 404 6439)

Orari e giorni di Ingresso da sabato 06 al lunedì 15 Agosto dalle ore 18:30 alle 23:00

Ingresso libero.

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3 agosto 2022

Torre campanaria di San Giulio | Storia e architettura dell'antica chiesa templare


Il campanile dell'antica chiesa di San Giulio racchiude una storia tanto particolare per quanto la sua ubicazione ed esistenza è sconosciuta ai più. Di seguito la sua storia, la riproduzione grafica.

L’ Età dei Comuni ebbe come conseguenza la grande rinascita della vita sociale ed economica della Tuscia tra l’ XI e il XIII sec. d.C. Questo comportò un capillare rinnovamento dell'architettura religiosa e ancor oggi tangibili per il gran numero di chiese che hanno conservato i loro originari caratteri romanici. Civitavecchia che anticamente apparteneva alla Tuscia romana non potè che risentire di tale influenza ed infatti ne è ancora testimonianza un’antica torre campanaria . Si tratta dei resti visibili della chiesa di San Giulio appartenuta all’ Ordine Templare e confiscata ai medesimi nel 1309 d.C. e da un documento del 1356 d.C. sappiamo che l’edificio era già un rudere. Nel XV sec. risulta sotto il controllo dell’ Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (diventato poi Ordine dei cavalieri di Malta), ma. Dal XVI sec. fino a tutto il XVIII sec. la chiesa sarà chiamata di Sant’ Egidio Vecchio e dal Novecento muterà ancora il suo nome in San Giovanni alle terme (probabilmente per distinguerla dalla chiesa di San Giovanni Battista in Civitavecchia, fondata sempre dall’ Ordine dei cavalieri maltesi nel 1653 d.C. Nel campo degli studi fatti sulla chiesa sono da ricordare i due saggi di scavo archeologico eseguiti da Salvatore Bastianelli nel 1913 e da Odoardo Toti nel 1954 (in tale occasione la torre fu restaurata dall’ associazione Centumcellae) e lo studio recente di Enzo Valentini pubblicato nel 2008 (I templari a Civitavecchia). Le peculiarità architettoniche del campanile, come le finestre strombate e gli archetti pensili (a puro scopo decorativo), appartengono al romanico toscano del XI-XII sec. d.C. Ma dagli scavi fatti sono interessanti alcuni plutei che presentano decorazioni come il “nodo intrecciato” e il “triskele” che si rifanno al VII - IX sec. d.C., testimonianza di una prima chiesa ancora più antica, forse quella dove viveva il presbitero Giovanni, della diocesi centumcellese, citato nei “Dialoghi” di papa San Gregorio Magno (ca. 540 -604 d.C) per un miracolo fatto alle terme Taurine o alla Ficoncella. Ma la storia non finisce con questo racconto, perché il “triskele” e l’”intreccio” è un ornamento celtico assimilato nella chiesa cattolica irlandese da San Patrizio nel V sec. d.C. e sono la testimonianza del monachesimo irlandese accorso in aiuto della Chiesa di Roma in Tuscia per cristianizzare i Goti e i nuovi conquistatori Longobardi (San Colombano, San Frediano, Sant’ Andrea Scoto, San Donato e St. Sillan erano monaci irlandesi che fondarono o rifondarono città come Bobbio, Lucca e Fiesole). Nel X sec. d.C. questi monaci saranno sparsi in tutta la penisola, diffondendo le loro abbazie e la loro arte . Sovente saranno indicati con il loro nome originario di Scoti (da cui Scozia) e da qui deriverà l’antico cognome italiano degli Scotti (presente nel nostro territorio).

di Glauco Stracci


Di seguito una riproduzione della Chiesa di San Giulio ai tempi del pellegrinaggi sulla Via Francigena, a cura di Francesco Etna.


Un fantastico video del campanile della chiesa templare di San Giulio (Sant'Egidio) di Civitavecchia, grazie al drone di Stefano Costantini.

Chi fosse interessato alla storia del campanile e della chiesa templare di San Giulio (poi di Sant'Egidio) può leggere un articolo scritto a sei mani da Francesco Correnti, Roberta Galletta e da Enzo Valentini, pubblicato sulla rivista "Lazio Ieri e Oggi" (Edilazio, 2019).

La rivista è in vendita presso la "Macchina del Tempo", via Piave 1, a Civitavecchia.




via Movimento Archeotruria e San Giulio da salvare

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Comitato 10 Febbraio

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