30 agosto 2021

30 agosto 1943 | La seconda e la più violenta ondata di bombardamenti alleati su Civitavecchia


30 agosto 1943 Civitavecchia è vittima di nuovi bombardamenti da parte degli anglo-americani.
Il primo bombardamento ha luogo fra le 12.20 alle 13 circa, ad opera di una formazione di circa 60 bombardieri che centrano obiettivi ferroviari. La contraerea abbatte forse 2 aerei americani, la caccia italiana ne abbatte un altro.
Si lamentano 30 vittime e 140 feriti. Molti dei morti sono ufficiali e legionari coinvolti nel crollo del Comando Dicat.
Altri due violenti attacchi, non proceduti da allarme, sono subiti fra le 21.15 e le 23 portati da circa 30 aerei che sganciano bombe dirompenti ad alto potenziale e spezzoni incendiari sul porto, sulla città, nei pressi della stazione ferroviaria. Sono segnalati molti incendi. Un apparecchio alleato è abbattuto. Nessuna vittima o ferito, la città è pressoché disabitata.
29 detenuti comuni riescono a fuggire ed evadere dalla Casa penale, attraverso porte di sicurezza abbattute dalle esplosioni.
A seguito della distruzione di alcuni forni si provvede a far giungere il pane necessario dalla frazione di Santa Marinella.
Complessivamente nell'arco della giornata si sono avuti i seguenti danni:
Distruzione della sede del comando Dicat, dell'officina carpenteria della Marina, della Centrale elettrica, di alcuni forni di panificazione e di edifici civili nella zona centrale della città.
Gravi danni alla stazione e al parco ferroviario, a treni in giacenza, a locomotive e al deposito merci e materiali ( i treni per Roma fermano al casello di Porta Tarquinia, quelli da Roma al casello di via Aurelia), ad abitazioni civili adiacenti alla ferrovia, al Commissariato di PS e alla Casa penale.
Danneggiamenti a fabbricati Comando Marina, Distaccamenti nuovo e vecchio, magazzini depositi benzina, Stazione RTF della Marina, villa Agnello e villa Albani, edifici privati, chiesa di San Francesco, fonderia Arci e Saladini, Cementificio, Fabbrica alluminio della Montecatini, Magazzino sussistenza.
Nel porto danneggiate la banchina del molo Littorio, ove esistono bombe inesplose. Danni ad alcune navi italiane (la Mira e la Pegaso, Andrea e Ardito) e ad una tedesca.
La città è priva di acqua, gas, luce nonché di collegamenti telefonico e telegrafici.

ALMANACCO STORICO CIVITAVECCHIESE

Da Obiettivo Civitavecchia.
Da bollettino N° 8/9 Società Storica Civitavecchiese
(via L'Osteria della memoria - Società Storica Civitavecchiese)

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