29 novembre 2018

Ricostruzione scenografica della Chiesa templare di Santa Maria



La facciata di quella che era la Chiesa templare di Santa Maria, la più antica e amata di Civitavecchia. Gravemente danneggiata dagli alleati, rasa al suolo dalle autorità nell'immediato dopoguerra. Ricostruzione fatta dall'arch. Francesco Correnti durante l'Amministrazione del sindaco Barbaranelli, nel 1990, nel medesimo luogo dove sorgeva una volta l'antica chiesa. Testimoni raccontano di svariati civitavecchiesi che trovandosi a passare davanti non riuscirono a trattenere le lacrime.

Commento dell'arch. Francesco Correnti:
Quando, il 14 aprile del 1990, è stata inaugurata la ricostruzione scenografica in legno e struttura in tubi Innocenti, nelle stesse dimensioni dell’originale, l’emozione di tutti noi lì presenti era forte. Certo maggiore quella di padre Giovanni De Mattia, ultimo parroco della chiesa “vera”. Quel giorno e in quelli seguenti, effettivamente, molte persone che avevano visto e frequentato la chiesa nell'infanzia (o vi erano stati battezzati) furono profondamente commossi davanti a quella immagine indubbiamente suggestiva. Voglio precisare però che la facciata - nella forma datale dal padre Jean-Baptiste Labat nel 1710 - non l’ho potuta posizionare dov'era l’antica, perché sarebbe capitata sul corso Marconi e davanti al palazzone sorto proprio dov'era la navata della chiesa. Per capirci, la cappella di Santa Ferma, che stava a sinistra della navata come le altre, era più o meno dove oggi inizia la rampa che scende al garage interrato, che occupa i sotterranei della chiesa, ossia i resti più antichi e le sepolture “delle generazioni di civitavecchiesi” (come ricordava padre Diaccini nel 1916).
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