29 settembre 2023

Il culto dell'Arcangelo Michele a Civitavecchia


"Il Culto Micaelico a Civitavecchia" a firma della dott.ssa Sara Fresi edito dall'Associazione Culturale "la Civetta di Civitavecchia." Un agile libretto al cui interno è argomentata la nascita e la storia del Culto di San Michele, con una particolare attenzione alla Processione devozionale.

In un'ottica di recupero delle radici storiche e tradizionali, l'Associazione "la Civetta di Civitavecchia" decise nel maggio 2016 di aderire all'8° Censimento "I luoghi del Cuore" del Fai, inserendo nel medesimo la "Cappella di San Michele nella Chiesa di Santa Maria dell'Orazione." Ne conseguì un risultato straordinario; ben 11.491 le firme convalidate che consentirono al nostro Luogo di arrivare 1° nel Lazio. Durante quei mesi di raccolta prendemmo atto che molte persone non conoscevano (o, almeno, non ricordavano) l'esistenza della Cappella di San Michele e men che meno le origini del Culto suddetto. Quindi tentammo un approccio con quei cittadini avente l'obiettivo appunto di far conoscere il Luogo dove è conservata la settecentesca statua lignea originale che, dal 1779 ogni 29 settembre, veniva portata in Processione. In quella prima fase è nata una Comunità sensibile alla tematica; nello specifico: Scuole, altre Associazioni, organismi vari e singole persone. In questa seconda fase, “la Civetta di Civitavecchia” ha interamente finanziato la pubblicazione di un testo che affronta le radici del Culto con tanto di proposta finale relativa al recupero di detta, antica Processione.

 Fonte: La Civetta di Civitavecchia



Cogliamo l'occasione per pubblicare anche la famosa preghiera a San Michele Arcangelo, formulata da papa Leone XIII. Di seguito la versione in italiano.

Gloriosissimo Principe della Milizia Celeste, Arcangelo San Michele, difendeteci in questa ardente battaglia contro tutte le potenze delle tenebre e la loro spirituale malizia.
Venite in soccorso degli uomini creati da Dio a sua immagine e somiglianza e riscattati a gran prezzo dalla tirannia del demonio.
Combattete oggi le battaglie del Signore con tutta l’armata degli Angeli beati, come già avete combattuto contro il principe dell’orgoglio lucifero ed i suoi angeli apostati; e questi ultimi non potettero trionfare e ormai non v’è più posto per essi nei cieli. Ma è caduto questo grande dragone, questo antico serpente che si chiama lo spirito del mondo, che tende trappole a tutti.
Sì, è caduto sulla terra ed i suoi angeli sono stati respinti con lui.
Ora ecco che, questo antico nemico, questo vecchio omicida, si erge di nuovo con una rinnovata rabbia. Trasfiguratosi in angelo di luce, egli nascostamente invase e circuì la terra con tutta l’orda degli spiriti maligni, per distruggere in essa il nome di Dio e del suo Cristo e per manovrare e rubarvi le anime destinate alla corona della gloria eterna, per trascinarle nell’eterna morte.
Il veleno delle sue perversioni, come un immenso fiume d’immondizia, cola da questo dragone malefico e si trasfonde in uomini di mente e spirito depravato e dal cuore corrotto; egli versa su di loro il suo spirito di menzogna, di empietà e di bestemmia ed invia loro il mortifero alito di lussuria, di tutti i vizi e di tutte le iniquità.
La Chiesa, questa Sposa dell’Agnello Immacolato, è ubriacata da nemici scaltrissimi che la colmano di amarezze e che posano le loro sacrileghe mani su tutte le sue cose più desiderabili. Laddove c’è la sede del beatissimo Pietro posta a cattedra di verità per illuminare i popoli, lì hanno stabilito il trono abominevole della loro empietà, affinché colpendo il pastore, si disperda il gregge.
Pertanto, o mai sconfitto Duce, venite incontro al popolo di Dio contro questa irruzione di perversità spirituali e sconfiggetele. Voi siete venerato dalla Santa Chiesa quale suo custode e patrono ed a Voi il Signore ha affidato le anime che un giorno occuperanno le sedi celesti. Pregate, dunque, il Dio della pace a tenere schiacciato satana sotto i nostri piedi, affinché non possa continuare a tenere schiavi gli uomini e a danneggiare la Chiesa.
Presentate all’Altissimo, con le Vostre, le nostre preghiere, perché scendano presto su di noi le Sue Divine Misericordie e Voi possiate incatenare il dragone, il serpente antico satana ed incatenarlo negli abissi. Solo così non sedurrà più le anime.


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