È possibile, oggi, trovare nuovi spunti da cui guardare alla millenaria storia di Civitavecchia in modo da suscitare interesse nei lettori e voglia di approfondire le ricerche nei più giovani?
Con un approccio geostorico, che utilizza fonti di natura diversa, come cartografia storica e letteratura di viaggio, iconografia e panegirici, cronache e documenti d’archivio, in una prospettiva diacronica che cerca di intrepretare i processi territoriali sviluppatisi nel lungo periodo, il libro vuole ricostruire un quadro complesso e articolato delle relazioni instauratesi localmente fra l’uomo e l’ambiente. Le forme di utilizzo delle risorse naturali messe in pratica nel tempo, su tutte le acque termali e le sorgenti potabili, hanno prodotto una ricca stratificazione di tracce materiali e immateriali e un substrato di saperi che costituiscono l’identità della città.
Le strutture di captazione e trasporto che hanno permesso di realizzare magnifiche terme e imponenti acquedotti, oltre a ricollegare strettamente Civitavecchia al territorio circostante, sono indicatori di stagioni di vitalità su cui può essere costituita l’offerta culturale e turistica per i locali come per i visitatori provenienti da Roma e dal vasto circuito della croceristica.
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