La nuova statua del bacio ci rappresenta nella memoria e nell'identità

Il posizionamento della statua “Il bacio della memoria di un porto” restituisce finalmente alla città un po’ di bellezza, di bontà e di giustizia

Incontro con il Sindaco per intitolare una piazza alle vittime dei bombardamenti

Il Comitato 14 Maggio ha avanzato una richiesta scritta di intitolare il piazzale compreso tra via Mazzini e Via Gorizia alle vittime civili dei bombardamenti anglo-americani

Anniversario della nascita dell'Optimus Princeps, il fondatore di Civitavecchia

Ogni nuovo Imperatore dopo Traiano veniva salutato dal Senato con l'augurio: possa tu essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano (Felicior Augusto, melior Traiano)

Recensione della nostra visita presso la Macchina del Tempo Civitavecchia

E’ una calda sera di agosto quella che ci vede, insieme ad alcuni simpatizzanti, in visita presso la Macchina del Tempo, progetto inedito a cura di Roberta Galletta, divulgatrice storica

14 maggio, Anniversario dei bombardamenti anglo-americani su Civitavecchia

Il Comitato ha deposto un omaggio floreale presso il Monumento alle Vittime civili dei Bombardamenti, partecipando alla cerimonia ufficiale insieme alle autorità locali per ricordare quanti hanno perso la vita durante la 1° incursione aerea alleata.

2 novembre 2024

L'importanza dell'archetipo della morte – Riflessioni intorno al 2 Novembre

Conosco ragazzini che per anni, fin quasi all’adolescenza, hanno ignorato il nome della propria nonna o nonno. E cosa avrebbero fatto di così scandaloso i nonni per essere colpiti da una tale ‘dannatio memoriae’ in altri tempi destinata ai sovrani più empi e maledetti? Semplice: erano morti.

Il terrore della morte. La tanato-fobia. Il nipotino NON deve sapere che il nonno è morto, non deve sapere che esiste la morte: dobbiamo al contrario titillare il suo ‘senso infantile d’onnipotenza’ che da grande lo porterà a crollare a terra di fronte alla prima difficoltà, al primo limite che il Reale imporrà alla sua esistenza.

Eppure, è largamente dimostrato che non esiste società tendenzialmente più depressa di quella che cerca in tutte le maniere di ‘ignorare la morte’. Perché il risultato del terrore della morte è, quasi sempre, che la morte dominerà la vita, invaderà con la sua ombra ogni istante, spingerà gli esseri verso quello che, giustamente, qualcuno chiamava ‘l’edonismo disperato’, il tentativo goffo di affogare nell’ebbrezza più scomposta il senso di precarietà. Sarà questa anche una società di schiavi, facilmente pilotabile, essenzialmente passiva.

CONTEMPLARE LA MORTE: é una costante dell’uomo vero, dell’uomo sacro.

Certe pratiche tradizionali riguardanti la morte, che al giorno d’oggi appaiono ai nostri terrorizzati contemporanei come inopportune e ‘tristi’, attingono la loro ragion d’essere dalla necessità di prendere virilmente atto della morte e quindi della provvisorietà e dell’impermanenza delle realtà grossolane. Questo, ad esempio, era il senso della ‘contemplazione del cadavere’, praticata un tempo da alcuni ordini cristiani ma anche da certe vie buddhiste la quale, al netto di certe esagerazioni e bizzarrie ‘barocche’, aveva lo scopo di ‘purificare’ (è la stessa funzione del teatro tragico presso i Greci) dalle ‘angosce della morte’.

Un tempo, il 2 Novembre, le famiglie con tanto di piccolini a seguito andavano al cimitero a ‘trovare i loro morti’. Questa tradizione, sia chiaro, non serviva affatto ‘ai morti’ – i quali NON stanno nei cimiteri, se non in qualche loro esile prolungamento psichico e che avrebbero, piuttosto, bisogno di preghiere, di riti che di fiorellini – ma serviva ai vivi.

Oggi non lo si fa più; oggi si cambia strada in macchina se passa un carro funebre. E così l’angoscia e l’insicurezza cresceranno, esattamente come un cane che ti corre dietro in sogno e che tu ti illudi di poter fuggire. Perché, in definitiva, il problema che la morte pone agli esseri è uno solo: chi non la vince (la morte) – e non ne prende coscienza – è destinato indefinitamente a morire. “Passa di morte in morte, l’essere che non riconosce in questo istante il Principio Supremo” Upanishàd). “Quante volte sei già morto perché non hai voluto accettare la morte?” (cit. un monaco del Monte Athos).

P.S.

Collegato a questo ‘terrore della morte’ vi è anche la pseudo-religiosità stucchevole del “salvi tutti”. Quando il nonno trapassa, se vuoi addolcire la pillola al nipotino, gli dirai che “è andato da Dio”. Sicuramente, indiscutibilmente. Adesso E’ FELICE. Addirittura …sta con gli Angeli (però! Ha raggiunto stati che pochissimi santi raggiungono. Forte il nonno!). Persino, “è in Dio” (però! E’ giunto alla perfetta Divinizzazione).

E’ la religione terminale del mondo contemporaneo: tutti atei – de facto – in vita, tutti Beati post-mortem. Come se il passaggio della morte, di per sé, potesse mutare la condizione spirituale di un’anima, rendere ‘santi ipso facto’.

Ora – parlo un linguaggio multiconfessionale perché so di parlare ad un pubblico multiconfessionale – mi sapete indicare, per cortesia, quale tra le Religioni e Tradizioni spirituali d’Oriente o d’Occidente ha mai promesso il Paradiso, l’Eden, la Terra di Luce, il Brahma-Loka, i Campi Elisi a tutti i defunti indiscriminatamente?

E mi dite, per cortesia, quale ‘spirito religioso e misericordioso’ – oggi ce ne sono tanti in giro, e non sono né misericordiosi né tantomeno religiosi – ha cancellato gli Inferni e persino le purificazioni dello Stato Intermedio (Purgatorio, Dogane aeree, Barzakh, Amduat, chiamatele come volete), per democratizzare il post-mortem? Crediamo davvero che sia possibile, a botte di moderna faciloneria, cancellare ciò che noi siamo (perché è da ciò che noi siamo che nasce ciò che saremo)?

Gianluca Marletta


Fonte: aurhelio.it

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2 settembre 2024

Comunicato: Riqualificazione di Piazzale degli Eroi: Un Progetto Vanificato da Modifiche Non Autorizzate?


È con grande rammarico che siamo costretti a segnalare ulteriori problematiche emerse in merito al progetto di riqualificazione di Piazzale degli Eroi, già oggetto di discussione e polemiche nelle ultime settimane. Nonostante le iniziali speranze di miglioramento dell’area, nuovi elementi venuti alla luce dimostrano come il progetto sia stato sostanzialmente vanificato a causa di modifiche apparentemente non autorizzate e in contrasto con quanto previsto dal piano esecutivo approvato.

In particolare, si segnala che i dissuasori previsti nel progetto esecutivo – approvato anche dalla commissione paesaggistica – avrebbero dovuto essere 62 e posizionati lungo i lati della piazza con l’obiettivo di impedire il parcheggio selvaggio delle automobili. Tuttavia, tali dissuasori non sono stati installati secondo quanto inizialmente previsto. Inoltre ci chiediamo se le modifiche apportate, che hanno comportato l'utilizzo di dissuasori di altra tipologia e collocati in maniera diversa rispetto al piano originario, siano mai state sottoposte a una nuova approvazione paesaggistica, come sarebbe stato necessario.

Le responsabilità di queste modifiche devono ancora essere chiarite, ma dalle carte sorge il legittimo sospetto che tale decisione sia stata presa (non sappiamo se da una o più figure coinvolte nel progetto) senza il dovuto rispetto delle procedure approvate, come confermato dalla documentazione disponibile sull'albo pretorio telematico del Comune.

Inoltre, si sottolinea che la determina con cui sono stati autorizzati gli acquisti degli arredi, tra cui i dissuasori, risale al 23 luglio 2024. Tale atto evidenzia una tempistica che solleva ulteriori interrogativi circa la gestione dell’intero iter procedurale.

Ci auguriamo che vengano fornite risposte alla cittadinanza e al contempo venga fatta luce su queste irregolarità al fine, eventualmente, di ripristinare quanto previsto dal progetto esecutivo, garantendo così il rispetto delle normative vigenti e la corretta riqualificazione di Piazzale degli Eroi.

Continueremo a monitorare la situazione e a informare la cittadinanza sugli sviluppi di questa vicenda che, purtroppo, rischia di compromettere un'importante opera di miglioramento per la nostra città.


Il direttivo del Comitato 14 Maggio











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30 agosto 2024

30 agosto '43 | Il 2° più violento bombardamento su Civitavecchia


Il 30 agosto 1943 segna una delle giornate più tragiche nella storia di Civitavecchia. Oggi, a 81 anni di distanza, vogliamo commemorare quel terribile giorno in cui la nostra città fu nuovamente colpita da un massiccio bombardamento aereo, il secondo più devastante nella serie di attacchi che la colpirono durante la Seconda Guerra Mondiale.

Dopo il primo, violento attacco avvenuto il 14 maggio 1943, la popolazione di Civitavecchia stava ancora cercando di riprendersi, tra le macerie e le perdite umane, quando, nel torrido pomeriggio del 30 agosto, un nuovo e feroce bombardamento piombò sulla città. Gli aerei alleati, questa volta, non risparmiarono nulla: case, scuole, chiese e infrastrutture furono ridotte in polvere. 

Oggi, mentre camminiamo tra le vie ricostruite, è difficile immaginare l'entità della distruzione e la sofferenza che i nostri concittadini dovettero affrontare. Eppure, la memoria di quel giorno non deve essere dimenticata. 

Ricordare il 30 agosto 1943 non è solo un dovere civico, ma un atto di rispetto verso coloro che persero la vita, verso chi sopravvisse e contribuì alla ricostruzione, e verso la nostra stessa identità come comunità. È attraverso la memoria di quei momenti che possiamo costruire un futuro più consapevole e solidale.

Comitato 14 Maggio




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28 agosto 2024

Comunicato: Un Mese Dopo la Riqualificazione: Il Caos del Piazzale degli Eroi


É trascorso un mese da quando il Piazzale degli Eroi è stato liberato dalle transenne in seguito alla riqualificazione che ha tolto il parcheggio alle spalle del Monumento e installato grandi sfere come dissuasori per la sosta selvaggia. L'intervento, a più riprese proposto anche dal Comitato 14 Maggio, sembra tuttavia vanificato. 

A distanza di un solo mese dalla riqualificazione sono rimaste solo le panchine alle spalle del monumento, mentre la sosta è diventata più selvaggia di prima, con macchine che per transitare sono obbligate a salire sul gradino dell'entrata del Santuario mentre le sfere installate quali dissuasori vengono rimosse.

L'intervento di pedonalizzazione, auspicato dal Comitato già dal 2020, nel contesto dell'anniversario del centenario del Milite Ignoto e della fine della Grande Guerra, e implementato solo ad inizio agosto, si impone nel quadro di una piazza sulla quale si affaccia il più importante monumento della città ai caduti per la Patria, così come il Santuario della Santissima Concezione dove il 20 aprile 1854 avvenne il prodigio della Madonna, pertanto luogo con una rilevante importanza spirituale e al tempo stesso storica e architettonica. Il piazzale inoltre collega la zona del ghetto al viale ed è perciò attraversata ogni giorno da centinaia di pedoni. 

Facciamo un appello all'amministrazione locale e ai vigili urbani affinché facciano rispettare le regole in questo piazzale rendendolo al contempo civile.

Il direttivo del Comitato 14 Maggio




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22 maggio 2024

Ricostruzione 3D dell'Apollo Helios custodito presso il MANC

 

Il restauro ultimato della statua dell'Apollo Helios, copia romana di un originale di scuola lisippea ritenuto una delle più accurate copie del Colosso di Rodi è visitabile presso il Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia (MANC)



L'Apollo già protagonista di una mostra nel 2023 presso il Museo Archeologico di Napoli finanziatore del restauro effettuati dalla ditta Decoresrl, che ha permesso di rimuovere una patina di concrezioni accumulatesi nel tempo e riportare il marmo allo splendore originario.

Per l'occasione è stata realizzata una ricostruzione virtuale 3D della statua, integrata con le parti mancanti, grazie ad un rilievo laser scanner.

Fonte: MANC

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14 maggio 2024

81 anniversario dell'inizio del bombardamenti anglo-americani su Civitavecchia

Come ogni anno il Comitato 14 Maggio ha portato un omaggio alla memoria delle vittime civili dei bombardamenti alleati presso la Lapide monumentale in Largo Caduti 14 Maggio, nell’ambito della cerimonia commemorativa affianco alle autorità civili, militari ed ecclesiastiche locali.

Il 14 maggio ’43 ebbe inizio il primo della lunga serie di 86 bombardamenti a tappeto su Civitavecchia che colpirono oltre al porto l’intera infrastruttura civile e le abitazioni lasciando alle spalle centinaia di vittime, migliaia di sfollati è una città per il 90% rasa al suolo.








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14 maggio 1943 | 81° anniversario dal "carpet bombing" su Civitavecchia



14 maggio 1943, ore 15.15 circa.
la prima incursione aerea a Civitavecchia, 
alle fortezze volanti americane bastarono pochi minuti di un pomeriggio già quasi estivo per togliere la vita a centinaia di nostri concittadini e a numerosi militari che attendevano l’imbarco nel porto, attorno alla mole dell’Arsenale.
Quel pomeriggio di morte e i successivi bombardamenti sconvolsero la nostra città.
E' stato calcolato in una misura prossima all’80% la distruzione del centro storico

da “Obiettivo Civitavecchia 1943-1993
da Bollettino N° 8/9(17) della società Storica Civitavecchiese



*Il carpet bombing ossia il bombardamento a tappeto è una tecnica di bombardamento aereo consistente nel colpire in maniera indiscriminata vaste aree, spesso urbane di territorio nemico, con lo scopo diretto di distruggere innanzitutto il morale della popolazione al fine di fiaccarne la resistenza. Differisce, dunque, dal bombardamento finalizzato alla distruzione diretta degli obiettivi militari.
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13 maggio 2024

15 maggio - Presentazione del libro “L’Apollo Helios di Civitavecchia. L’immagine del Colosso di Rodi e il Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia” di Lara Anniboletti

 


📚 Mercoledì 15 maggio 2024, presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia, verrà presentato il libro “L’Apollo Helios di Civitavecchia. L’immagine del Colosso di Rodi e il Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia” di Lara Anniboletti, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia (Direzione Regionale Musei Lazio – Ministero della Cultura).

Oltre all’autrice Lara Anniboletti, interverranno Gabriella Sarracco (Presidente Fondazione Cariciv), Alessandro Mandolesi (archeologo, SABAP Roma) e Carlo Casi (archeologo e direttore Antiqua Res Edizioni).

📚 Il libro, il primo di una serie che costituirà la collana dei Quaderni del Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia, ha come protagonista la statua dell’Apollo Helios che fa parte della collezione museale, ritenuta essere una copia romana del Colosso di Rodi di Carete di Lindo, una delle sette meraviglie del mondo antico.

🔹 La copia più completa della statua, realizzata in età adrianea e oggi esposta al Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia, fu rinvenuta nell’area di una villa marittima di età imperiale a Santa Marinella: l’eleganza e la leggerezza di questo capolavoro dell’arte antica trasmettono, oggi come allora, una profonda emozione.

🔹 Il quaderno contiene anche una breve guida al Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia e ai capolavori delle sue collezioni, come una copia di età romana dell’Athena Parthenos di Fidia.

Il volume è finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia ed è pubblicato da Antiqua Res Edizioni.


🔹 L’Apollo Helios di Civitavecchia. L’immagine del Colosso di Rodi e il Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia

📅 Mercoledì 15 maggio 2024, ore 17:00

📍 Sala Convegni “Giusi Corrado” della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia, Via del Risorgimento 8/12, Civitavecchia


Acquista il quaderno al link:

https://www.antiquaresedizioni.it/.../112-apollo-helios...

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Mostra fotografica presso Casa della Memoria in occasione dell'anniversario dei bombardamenti anglo-americani



In occasione della ricorrenza del primo bombardamento su Civitavecchia del 14 maggio 1943, la Società Storica Civitavecchiese ha allestito, presso la Casa della Memoria di Piazza Leandra una mostra dedicata a quel tragico evento.


La già vasta documentazione fotografica che costantemente è esposta nei locali e che documenta la Civitavecchia prima degli eventi bellici e le distruzioni subite è stata, in questa ricorrenza, implementata da varie testate giornalistiche dell’epoca cortesemente messe a disposizione dal socio della Società Storica Civitavecchiese, Pietro Mancini. Sono giornali degli immediati giorni successivi al 14 maggio e 30 agosto 1943 (secondo e più distruttivo bombardamento dei tanti che seguirono) e quelli che annunciano l’arrivo delle truppe alleate dopo la liberazione di Roma del 1944.
Infine un giornale pubblicato a Civitavecchia nel 1967 che riporta dolorosissime testimonianze di cittadini che furono coinvolti nell’evento.

La Casa della Memoria è aperta tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle ore 10 alle 12. Previo appuntamento in orari diversi per scolaresche che desiderassero visitare la mostra.
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28 aprile 2024

28 aprile | Santa Fermina, Patrona di Civitavecchia

 Santa Fermina proteggi la nostra città e fai sentire a noi tutti

la perenne attualità del tuo esempio, 

perché continui ad essereci d'ispirazione.




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21 aprile 2024

XXI Aprile | Natale di Roma


Il mito del Natale di Roma con le sue particolari vicende offre alcuni spunti di riflessione. La Tradizione Romana è innanzitutto la manifestazione particolare della Tradizione Primordiale, non è archeologia o letteratura, non è l’oggetto di studi accademici da parte di storici delle religioni, ma è una realtà Eterna e Universale.

Attraverso Roma ci si può collegare alla Tradizione, si può farla vivere e renderla attuale in ogni luogo e in ogni tempo. Perché oltre ad una Roma che è “morta”, fatta di rovine e di arte nei musei, esiste una Roma che è vita, esempio e insegnamento perenne. Questa Roma mantiene intatta tutta la sua forza rivoluzionaria, ovvero la possibilità per l’uomo di ritornare alle origini e di rifondare il collegamento con la realtà sacra. Romolo e Remo, al pari delle coppie di gemelli divini presenti in tutta la mitologia delle civiltà indoeuropee, sono nati dall’unione del dio Marte con la vestale Rea Silvia, per significare che nella persona è presente una natura divina e immortale  e una natura umana e mortale.

Entrambi sono i due volti di una stessa realtà: da una parte, Romolo, l’eroe che supera la prova e che restaura l’Ordine sacro, dall’altra, Remo, il titano che la stessa prova fallisce per mancanza di qualificazione. I due gemelli rappresentano la lotta tra Spirito e materia, tra Universale e individuale, tra Ordine e disordine, tra luce e tenebra, tra legge e trasgressione, tra disciplina e devianza. È il confronto tra la Tradizione, espressione della Verità e della Giustizia, di contro alla Sovversione, espressione della menzogna e della sopraffazione.

La vicenda di Romolo e Remo è la vicenda dell’uomo stesso. Romolo è l’elemento spirituale che ha fondato dentro di sé l’Ordine divino, colui che ha dato una regola e segnato un limite. Remo, al contrario, rappresenta la parte umana, o se si vuole anima-le dell’uomo, la sua sostanza vitale fatta di passioni, istinti,  paure, desideri, sentimenti, incapace a darsi una disciplina.

La sua ribellione è lo slancio vitale proprio dell’elemento umano, l’atto sacrilego che non conosce regola; per questo, una volta oltrepassato il limite, Romolo inflessibile lo punisce con la morte. Romolo – il Sé – elemento spirituale, è gerarchicamente superiore a Remo – l’io – l’elemento umano, quindi è legittimato ad agire – fondare Roma – e a punire i colpevoli, per ristabilire l’Ordine – l’Imperium.

Nella lotta quotidiana del Sé e dell’io, con l’uccisione della parte egocentrica, arbitraria e soggettiva, al di là di tempo e di spazio, noi fondiamo Roma nella nostra esistenza.Roma Orma Amor, Roma impronta di Amore: seguendo l’esempio di Roma si realizza l’Amore, il Sacro. Questa è la missione di Roma, mettere ordine dove regna il caos. Questa è la nostra sfida e la nostra scelta: rettificarci, fare della nostra vita un’azione sacra – un sacrum facere – fondare in noi l’Universalità di Roma, mettendo a  tacere la parte ribelle, caotica e bestiale.

Solo sconfiggendo il nostro “ego” saremo in grado di attualizzare nel momento presente la forza rivoluzionaria di Roma, solo elevandoci ad una visione spirituale e sacra sapremo far rivivere nel tempo presente Roma, solo incanalando la tensione nell’azione sacra saremo in grado di porre a fondamento il mistero sacro dell’universalità di Roma.

Roma. Orma. Amor.
Tradizione. Formazione. Rivoluzione.

Fonte: azionetradizionale.com
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14 marzo 2024

Il gigantesco bunker di San Liborio


A San Liborio, nel comune di Civitavecchia, si può vedere un gigantesco bunker, un capisaldo per l'osservazione della costa, da questo osservatorio si impartivano gli ordini per correggere il tiro dell'artiglieria. Diversi bunker a  torretta erano stati fatti dalla 220a Divisione costiera del Regio esercito per la difesa del tratto di litorale  (180 Km) da Nettuno a Orbetello.  Fu costituita nel luglio del 1942 e fino al 1943.

Fonte: Movimento Archeoetruria
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7 marzo 2024

La Forma Civitatis georeferenziata di Civitavecchia alla metà del XIX secolo


La pianta è stata elaborata nel quadro del Progetto innovativo in ambito urbano “Porti e Stazioni” finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a cura dell’Ufficio Consortile Interregionale della Tuscia, istituito per l’attuazione del Prusst “Patrimonio di San Pietro in Tuscia ovvero il Territorio degli Etruschi”, del Patto Territoriale degli Etruschi, dei Programmi innovativi e dell’Area integrata “Litorale Nord” (Progetto e coordinamento scientifico: architetto Francesco Correnti, Elaborazione informatica: architetto Elisa Fochetti. 

Documentazione di base: rilievi, ricerche d’archivio ed elaborazioni grafiche di Arnaldo Massarelli; anastilosi del tessutto urbano e planimetria dei resti archeologici di Francesco Correnti; ricerche d’archivio e ricostruzioni dello sviluppo urbano di Paola Moretti). 

La pianta rappresenta la sintesi e la rielaborazione informatica dei risultati delle ricerche, degli studi e delle ricostruzioni raggiunti da parte dei suddetti autori, attraverso un lavoro sistematico protrattosi per quaranta anni sui documenti riguardanti la città e il porto di Civitavecchia. Questi risultati sono stati proposti ai giovani professsionisti selezionati per collaborare con il Comune di Civitavecchia ed hanno fornito il supporto storico-scientifico delle proposte sul tema "Progettare in Comune" (da "Civitavecchia veduta", 1912, p. 5). 

Ripreso sempre da "Civitavecchia veduta", il post su questo sito e il ricordo su SpazioLiberoBlog dedicati ad Arnaldo Massarelli, avevano anche lo scopo di riproporre il problema della conservazione "attiva" degli studi storici. In proposito, ho ricordato più volte e di frequente che il nostro scopo era, principalmente, quello di “scoprire” com’era la Civitavecchia del passato, nei suoi vicoli, nelle sue case, nelle sue modificazioni temporali, in tutti quegli aspetti fisici di cui i secoli, le demolizioni e infine gli sventramenti della guerra e del dopoguerra avevano lasciato poche tracce e di difficile lettura. Poiché di quella che si riteneva esser stata la “città romana” (in realtà, mi ero andato convincendo, mai esistita in quanto tale, se non per una fase di trasformazioni e adattamenti estemporanei) e di quella creata dagli interventi dei pontefici, i “grands travaux” del ’500 e del ’600, avevamo, per l’una, diverse ipotesi e, per l’altra, dati molto dettagliati, restava da indagare e immaginare la città intermedia. 


Avevamo pochi resti e labili indizi per ricostruire la fase tra la “villa imperiale” in trasformazione e il borgo in formazione, a cominciare da quella città di Gregorio Magno che, non a caso, era stata il tema del convegno organizzato insieme a Giovanni Insolera, nel 1989, con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose e sotto l’alto patronato del Vescovo Mons. Girolamo Grillo. Fu proprio in quell’occasione, tuttavia, che tentammo, procedendo cautamente ma con molto entusiasmo, di ricomporre i tasselli per dare forma a quell’insediamento ancora misterioso (cercando, ad esempio di capire, il significato di immagini forse solo simboliche e tuttavia eloquenti, come la «Centũcellis» della Tabula Peutingeriana). 

Tra tesi di laurea, ricerche di studiosi, estratti dalle tante pubblicazioni, le centinaia di vedute e mappe delle incisioni dei secoli scorsi, le mie 100 tavole dell' "Atlante", con le 70 planimetrie della città ed i lavori e l'evoluzione dell'assetto urbano nel corso degli anni dalle origini alla città attuale, oltre agli innumerevoli schizzi e disegni di dettaglio, con la trasposizione per alcune tappe temporali nelle vedute di Arnaldo, pochi centri hanno altrettanta documentazione iconografica sulla loro storia. Il materiale disponibile (e in parte già riprodotto su supporti espositivi) può consentire di allestire più di un punto di richiamo culturale e turistico, pubblicizzato da una delle istallazioni del progetto "La Storia scende in piazza", arricchendo le risorse in materia ed i luoghi di interesse. Se questi non sono vetrine mute e immobili, ma fanno capo ad un Centro studi di alta autorevolezza scientifica in cui siano rappresentati gli enti pubblici di riferimento; che coordina singoli e associazioni che vogliano collaborare; in cui studenti, laureandi o dottorandi possano incanalare le lori ricerche e in cui giovani studiosi, con il doveroso e decoroso sostegno di  borse di studio, approfondiscano ed amplino il campo delle indagini storiche; si avrebbe facilmente, nuovamente, quello che il CDU è stato per tanti anni e quel supporto alla cultura cittadina in campo storico-urbanistico di cui si avverte la mancanza.

Fonte cartine: U.C.I.T., Roma.

arch. Francesco Correnti





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2 marzo 2024

7 Marzo, Conferenza MANC | PORT(US) TRAI(ANI): Traiano e il suo porto

🔹 Dall’esperienza delle associazioni archeologiche nasce questo contributo alla conoscenza e all’approfondimento della presenza traianea in città: con la storica Associazione 𝐶𝑒𝑛𝑡𝑢𝑚𝑐𝑒𝑙𝑙𝑎𝑒 si affronteranno le ragioni della localizzazione portuale con un focus sui ritrovamenti nel fondo dello specchio portuale, mentre con il Gruppo Archeologico Romano si farà il punto sull’area archeologica della cosiddetta 𝑉𝑖𝑙𝑙𝑎 𝑃𝑢𝑙𝑐ℎ𝑒𝑟𝑟𝑖𝑚𝑎, un sito da scavare, recuperare e valorizzare. Due momenti di conoscenza del rapporto che unisce Civitavecchia al suo imperiale fondatore.

🔹 Giovedì 7 Marzo 2024 alle 17:00 presso la Sala Convegni “Giusi Corrado” della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia!


ℹ️ Per informazioni e prenotazioni:

Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia

Tel. +39 076623604

E-Mail: drm-laz.mucivitavecchia@cultura.gov.it

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13 febbraio 2024

79 anni dal ignominoso bombardamento | Dresda esempio per Civitavecchia nella difesa della memoria storica


Tra il 13 e il 14 febbraio 1945, un migliaio di aerei anglo-americani bombardarono la città di Dresda, sopratutto il centro, causando migliaia di vittime civili (tra le 20mila e le 45mila persone) e radendo al suolo quella che era considerata una delle più belle città europee, priva di industrie belliche primarie o di obiettivi militari strategici.

In prossimità di una tale importante ricorrenza, qualche settimana fa il Comune di Dresda ha deciso di rimuovere inspiegabilmente la targa monumentale che ricordava la strage di civili causata dagli alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. I cittadini si sono indignati a tal punto per lo smantellamento della targa commemorativa che hanno deciso di ricostruire il monumento a proprie spese. Spaventata dalle dimensioni della risposta popolare, l'amministrazione comunale di Dresda si è scusata, affermando che la sua azione è stata fraintesa, in quanto non voleva rimuovere la targa commemorativa, ma smantellarla perché interferiva con un edificio. In ogni caso, non c'erano costruzioni nell'area, ma è una comoda bugia. Nel suo comunicato stampa, la città promette di realizzare un monumento ancora più bello di quello rimosso.

Cosa ci fa capire questo? Che quando c'è una reazione forte, la risposta positiva non si lascia attendere. 

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27 gennaio 2024

L'ascesca al trono di Traiano, l'Imperatore avvolto dal manto dell'onore e della grandezza

Nel cuore dell'antica Roma, il 27 gennaio dell'anno 98 d.C., un giorno destinato a entrare nella storia, Traiano ascendeva al trono imperiale, avvolto dal manto dell'onore e della grandezza. Non era un imperatore nato, ma adottato, segnando un cambiamento significativo nelle tradizioni di Roma, un presagio delle sue eccezionali qualità e del suo destino straordinario.

Traiano, un uomo di rara virtù e capacità, incarna l'ideale dell'imperatore perfetto, un modello tanto elevato che persino Dante Alighieri lo collocherà tra i giusti nel suo celestiale Paradiso. La sua mitezza era proverbiale, un raggio di luce in un'epoca spesso oscurata dalla tirannia. Con la saggezza di un filosofo e la fermezza di un leader, rispettava il Senato e ascoltava il popolo, esprimendo il suo desiderio di essere trattato come avrebbe trattato gli altri, se le loro posizioni fossero state invertite.

Traiano fu anche un conquistatore, il cui nome risuonava attraverso i confini dell'Impero. Sotto il suo comando, le legioni romane attraversarono fiumi e montagne, annettendo nuove terre e popoli. La Dacia, ricca di oro fu assorbita nell'immenso Impero, estendendo la sua influenza e portando prosperità senza precedenti. 

La ricchezza dell'oro dacico stimolò un'era di prosperità economica che durò cinquant'anni, un periodo d'oro per l'Impero romano. Traiano fu tanto amato e rispettato che divenne un punto di riferimento per i suoi successori, con un augurio che risuonava attraverso i secoli: "felicior Augusto, melior Traiano" - più felice di Augusto, migliore di Traiano.

Anche molto tempo dopo la sua morte, sotto il regno degli Ostrogoti, il re Teoderico, un barbaro sul trono di Roma, fu paragonato a questo grande imperatore ispanico, un tributo all'eterna influenza e al retaggio di Traiano.

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13 gennaio 2024

13 gennaio, ore 18 | Presenza e culto di San Michele Arcangelo a Civitavecchia | Conferenza di Roberta Galletta




Sabato 13 Gennaio 2023 alle ore 18.00 presso la sede dell'associazione Culturale Il Conservatorio in Via Lesen 10 la divulgatrice storica Roberta Galletta racconterà della presenza di San Michele Arcangelo  e del suo culto a Civitavecchia  attraverso tre importanti luoghi legati al suo nome.

Partecipazione e ingresso libero
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6 gennaio 2024

Origine, storia e significato dei Re Magi

I Re Magi sono figure che fanno parte della nostra tradizione culturale e forse popolano il nostro immaginario sin dall’infanzia. Ma siamo sicuri di conoscerne la storia, l’origine e il significato?

La storia dei Re Magi

L’origine dei Re Magi è da collocarsi in Persia, l’antico Iran. I magi erano i sacerdoti della religione dell’Iran, tuttavia la loro storia, le loro funzioni e la loro posizione sono piuttosto discusse. Alcuni sostengono che i magi siano stati i ministri dell’antica religione politeistica di una regione dell’Iran detta Media e che poi si sarebbero convertiti allo zoroastrismo quando questa religione si diffuse. Tuttavia pare che i magi inizialmente  si opposero a questo nuovo culto, e infatti alcune fonti testimoniano di uno scontro tra magi e Achemenidi, che invece appoggiavano lo zoroastrismo.

C’è invece chi sottolinea il fatto che i magi compaiano nelle fonti come sacerdoti dello zoroastrismo e che siano stati loro a codificare i testi sacri della religione zoroastriana.


I Re Magi nel Vangelo

I Re Magi compaiono solo nel Vangelo di Matteo e nei Vangeli apocrifi, quindi non canonici. Ecco le parole che dedicate ai Re Magi nel Vangelo di Matteo:

“Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da Oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo» […] poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra”.

Come vedete, quello che si dice nel Vangelo di Matteo sui Re Magi non è molto. Innanzitutto sono chiamati solo magi: furono detti re solo a partire dal III secolo d.C.. E più che altro si fa riferimento concreto solo ai doni. I doni dei Re Magi, afferma il Vangelo, sono oro incenso e mirra, che è una resina ricavata da alcune cortecce.

Alcuni studiosi dubitano fortemente dell’esistenza dei Re Magi, e spiegano la loro presenta nel Vangelo come un artificio letterario di Matteo per parlare ai non ebrei e dir loro che Gesù si era rivelato anche a loro. Altri studiosi ritengono poi che i Re Magi siano stati inseriti nel racconto evangelico perché nell’Antico Testamento, considerato come una sorta di prefigurazione del Nuovo, si faceva riferimento ad alcuni elementi come i doni o veniva fatto cenno alla figura dei re e così i Re Magi sarebbero stati inseriti per far tornare i calcoli. Tuttavia quando pensiamo ai Re Magi ci vengono in mente molti più particolari, vediamone alcuni.


I Re Magi nella tradizione seguente

I Re Magi nei secoli successivi alla stesura dei Vangeli andarono acquisendo sempre più tratti e caratteristiche. Innanzitutto il nome. I nomi dei Re Magi sono Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. Questi sono i nomi dei Re Magi diffusi nell’Occidente europea cristiano, in altri paesi sono molto diversi. In Siria i nomi dei tre Re Magi sono Larvandad, Gushnasaph e Hormisdas. Pare che i nomi dei Re Magi della nostra tradizione derivino dalla traduzione latina dell’VIII secolo di un manoscritto greco del secolo V o VI.

I Re Magi nel nostro presepe son tre solitamente. Ma perché? Nella Bibbia non vi si fa riferimento. Si parla solo di tre doni e da ciò probabilmente si pensò che i Re Magi abbiano fatto un dono a testa.


Le spoglie dei Re Magi

La storia delle spoglie dei Re Magi è molto interessante. Secondo la tradizione sarebbero state portate a Costantinopoli dalla madre di Costantino che le avrebbe rinvenute in Iran. I resti dei Re Magi sarebbero poi stati trasferiti a Milano, nella chiesa di Sant’ Eustorgio e poi ancora a Colonia per il volere di Federico Barbarossa. Tuttavia Marco Polo nel suo Milione  afferma di aver visto le reliquie dei Re Magi in Persia.

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2 gennaio 2024

Il bilancio delle attività per l'anno 2023


E' gennaio di un nuovo anno e come siamo siamo soliti fare in questo periodo pubblichiamo il bilancio delle attività per l'anno appena conclusosi. Il Comitato ha continuato la sua attività di promozione degli eventi e anniversari culturali rilevanti e di qualità del territorio, così come non ha mai smesso di divulgare, attraverso il presente blog e i propri canali social e whatsapp, articoli, recensioni e comunicati su temi riguardanti l'identità e l'attualità di Civitavecchia. 
Immancabile anche nel 2023 la deposizione dell'omaggio floreare presso Largo Caduti 14 Maggio in occasione della cerimonia ufficiale organizzata dalle autorità locali. Il 2023, va detto, ha visto un'attenzione straordinaria intorno alll'anniversario del 14 maggio, frutto di una collaborazione virtuosa tra l'amministrazione locale e le associazioni del territorio che si è tradotta nell'organizzazione, durante un'intera settimata, di conferenze, esposizioni fotografiche, testimonianze di sopravissuti, proiezioni e letture.

In occasione della festa del Santo Patroto d'Italia, il Comitato ha segnalato all'amministrazione le condizioni di Largo San Francesco d'Assisi e l'assenza di immaginazione per un progetto di rigenerazione urbana di un angolo delle città a nostro avviso importantissimo per la sua valenza simbolica, per i monumenti che ospita e per la vivibilità della città stessa. 

Con ramarrico abbiamo altresì segnalato un nuovo anniversario del gemellaggio con Betlemme che si è consumato senza alcuna iniziativa o per lo meno con un simbolico messaggio di pace nel contesto della guerra nel Vicino Oriente.

Il Comitato ha continuato e continuerà a ribadire che la statua pop art del c.d. bacio del mare rappresenta un oltraggio per la memoria della città e andrebbe sostituita con una scultura rappresentativa per la città, come la statua dell'Imperatore Traiano o del dio Nettuno.


19 dicembre - 25 anni di gemellaggio tra Civitavecchia e la città palestinese di Betlemme

12 dicembre - Civitavecchia tra tarda antichità e Rinascimento: Recensione della conferenza del MANC

4 ottobreA quando la riqualficazione di Largo San Francesco d'Assisi?

1 luglio - Aperitivo col Comitato 

14 maggioCommemorazione delle vittime civili dei bombardamenti alleati su Civitavecchia 

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