Una dettagliata e affascinante
mappa di Civitavecchia così come era prima del 14 maggio 1943 ci consente di conoscere più affondo l'antica configurazione della città. In particolare, diversi sono gli elementi architettonici, che a causa dei bombardamenti anglo-americani e più tardi per una ricostruzione poco premurosa del dopoguerra, sono andati persi e che ai più non
consente di cogliere quello che fu il vecchio impianto urbanistico. Nella cartina di cui sopra sono distinguibili diverse epoche durante le quali la città si andò ad espandere:
il trapezio della muraglia medievale,
le fortificazioni a stella realizzate dal Sangallo nel 1500,
le mura del ghetto, così come tutta una serie di edifici pubblici, religiosi e costruzioni di difesa. Tra quest'ulime si annoverano le antiche porte d'ingresso alla città per chi veniva via terra o via mare. Le porte della città comprendevano la
Porta Livorno, ricostruita negli anni 2000 nella calata Principe Tommaso,
Porta Romana nuova, oggi all'altezza grosso modo di Largo Plebiscito,
Porta Marina, nella darsena romana e,
Porta Corneto, corrispondente all'attuale rotonda dei pompieri andando verso Tarquinia. Infine, meno noto è il punto di accesso da nord-ovest all'antica città medievale, ovvero
Porta Taurina,
quella che portava anche verso la chiesa e il campanile di San Giulio - Sant'Egidio, l'attuale archetto di piazza Saffi insomma.
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Porta Corneto
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Porta Livorno |
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Porta Romana nuova |
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Porta Marina |
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Porta Taurina |
Fonte tavole: "Le "vedute" di Arnaldo Massarelli, Sara Fresi
Fote cartina: Bar Barbagia
Fonte riproduzione Porta Taurina: Francesco Correnti
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