Nel denunciare l’inopportunità dell'installazione della sedicente “statua” pop-art, il Comitato non si è mai espresso in merito agli eventi bellici che hanno colpito la nostra città ma si è sempre limitato a far notare che, erigere sedicenti “statue” raffiguranti militari di Paesi che hanno bombardato a tappeto Civitavecchia - e sottolineiamo a tappeto - al di là di qualsivoglia ragione non può essere una scelta ispirata.
Oltretutto, il numero elevatissimo di bombardamenti, ben 87, in zone della città residenziali e ben lontane dalle infrastrutture portuali e ferroviarie, dimostrano come le incursioni aeree siano andate ben oltre l’intento di colpire obiettivi strategici.
Nella recente petizione <<Tuteliamo la memoria, il decoro e l'identità di Civitavecchia>> promossa dal Comitato non si sostiene da nessuna parte che l’accrocco di infima ispirazione pop-art, rappresenti un omaggio a qualcuno. Riteniamo, questo sì, che sia una scelta totalmente infelice, un kitsch senza un minimo di tatto per quanto riguarda la memoria della città e il decoro della zona circostante al luogo, dove la “statua” verrebbe re-installata. La sedicente opera, inoltre, solleva tra l’altro seri interrogativi di costi-benefici - come ben espresso nella lettera a riguardo di Roberta Galletta - considerando che è gravemente danneggiata e che verrebbe noleggiata ad un costo annuale superiore al suo valore di mercato.
Il direttivo del Comitato 14 Maggio
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