19 agosto 2018

Prof. Brancato: E' come se Civitavecchia avesse perduto oltre l'identità architettonica anche quella storica

Ai margini del nostro comunicato relativo al Natale di Civitavecchia, pubblichiamo di seguito la riflessione pervenutaci dal prof. Nicolò Giuseppe Brancato, archeologo e studioso di Epigrafia Latina di fama internazionale. Come di seguito affermato dal professore, anche il Comitato 14 Maggio coglie l'opportunità per ribadire che è lungi da noi voler attribuire responsabilità a specifiche Amministrazioni o associazioni. La questione è molto più generalizzata e profonda e riguarda semmai ogni singolo cittadino.

"Avete perfettamente ragione!

Si tratta di una situazione incancrenita, che partendo dalla cementificazione dei resti romani su corso Marconi nel dopoguerra (resti messi in luce da poco dalla Sovrintendenza), passa attraverso la scomparsa delle necropoli dei classiari (se è vero, come mi si riferisce, che una di esse è stata ricoperta da dal moderno palazzone ospitante l'Agenzia delle Entrate ed un supermercato), passa per l'occultamento di resti romani in piazza Garibaldi, il cui ricordo è stato dapprima sostituito da un muretto che avrebbe dovuto alludere alle strutture murarie risepolte, e poi trasformato in  non so cosa, per l'assenza sino a pochissimi anni fa di qualsiasi indicazione turistico-archeologica che accennasse alle Terme di Traiano o ad altri monumenti di interesse.

E' come se Civitavecchia avesse perduto, a seguito delle distruzioni belliche, oltre che la propria identità architettonica, anche quella storica, e questo indipendentemente dal succedersi delle varie Amministrazioni.

Buon lavoro, amici del Comitato 14 maggio,

Nicolò Giuseppe Brancato"



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