Il 28 e il 29 luglio l’Amministrazione cittadina, insieme ad alcune associazioni del territorio, hanno organizzato una serie di eventi ed attività per celebrare la ricorrenza del Natale di Civitavecchia, anticipando l’usanza che si era soliti festeggiare il 15 di agosto.
Una fondazione quella della nostra città che si deve alla volontà dell’Imperatore romano Traiano, che forte delle campagne condotte in Dacia (101 – 106 d.C.) ha voluto dotare la capitale dell’Impero, Roma, di un porto grande e sicuro, più di quanto non lo fosse quello di Ostia. Ad essere incaricato del compimento di tale importante e delicata missione è stato il più grande architetto di allora, Apollodoro di Damasco. I lavori ebbero inizio nel 107 d.C. con l’edificazione del porto e della città, dando a quest’ultima la ben conosciuta impronta romana, tracciandone innanzitutto il cardo e il decumano, oggi grosso modo Corso Marconi e Corso Centocelle.
A fronte delle origini romane di Civitavecchia, grazie alle quali la città oggi si trova sulle mappe, il Comitato 14 Maggio segnala come non sia stato previsto alcun evento o attività volte ad evocare le radici della città e rendere omaggio a chi l’ha fondata e resa grande.
Al contrario, leggendo il cartellone degli eventi, notiamo come, mediante il “Palio Marinaro del Saraceno” ad essere ricordato è chi questa città l’ha saccheggiata e distrutta. Osserviamo una bizzarra analogia etno-masochista, già segnalata in passato, con la statua denominata “Bacio del Mare” o “Resa incondizionata” collocata fino a qualche anno fa nella centralissima marina, evocante chi Civitavecchia l’ha rasa al suolo per il 90% a suon di bombardamenti sui civili e sulle chiese, mentre la statua dell’Optimus Princeps, il fondatore, è stata relegata a svolgere il ruolo di spartitraffico in una rotonda nascosta nel porto.
Riteniamo che non si possono avere cittadini responsabili che abbiamo la forza e la gravitas nel loro impegno verso lo Stato e, nel caso in esame verso la propria città, con un’evocazione della storia e degli eventi che nient’altro chiede se non di disimpegnarsi di fronte alle figure esemplari ed eroiche del proprio passato.
Per questo il Comitato 14 Maggio, nel quadro degli eventi celebrativi della fondazione di Civitavecchia ci tiene a ricordare, in controtendenza, la figura dell’Imperatore Traiano, esempio di Uomo e di Condottiero rispettoso dei Mos Maiorum e distintosi per il suo grande senso della Giustizia, tanto che lo stesso Dante lo riporta alla memoria nella Divina Commedia ponendolo in Paradiso, nel Cielo di Giove, e precisamente fra i sei spiriti giusti che formano l'occhio della mistica aquila.
Comitato 14 Maggio
Comitato 14 Maggio
Foto: romaports.org; civitavecchia.portmobility.it; ilfaroonline.it
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