La nuova statua del bacio ci rappresenta nella memoria e nell'identità

Il posizionamento della statua “Il bacio della memoria di un porto” restituisce finalmente alla città un po’ di bellezza, di bontà e di giustizia

Incontro con il Sindaco per intitolare una piazza alle vittime dei bombardamenti

Il Comitato 14 Maggio ha avanzato una richiesta scritta di intitolare il piazzale compreso tra via Mazzini e Via Gorizia alle vittime civili dei bombardamenti anglo-americani

Anniversario della nascita dell'Optimus Princeps, il fondatore di Civitavecchia

Ogni nuovo Imperatore dopo Traiano veniva salutato dal Senato con l'augurio: possa tu essere più fortunato di Augusto e migliore di Traiano (Felicior Augusto, melior Traiano)

Recensione della nostra visita presso la Macchina del Tempo Civitavecchia

E’ una calda sera di agosto quella che ci vede, insieme ad alcuni simpatizzanti, in visita presso la Macchina del Tempo, progetto inedito a cura di Roberta Galletta, divulgatrice storica

14 maggio, Anniversario dei bombardamenti anglo-americani su Civitavecchia

Il Comitato ha deposto un omaggio floreale presso il Monumento alle Vittime civili dei Bombardamenti, partecipando alla cerimonia ufficiale insieme alle autorità locali per ricordare quanti hanno perso la vita durante la 1° incursione aerea alleata.

2 novembre 2024

L'importanza dell'archetipo della morte – Riflessioni intorno al 2 Novembre

Conosco ragazzini che per anni, fin quasi all’adolescenza, hanno ignorato il nome della propria nonna o nonno. E cosa avrebbero fatto di così scandaloso i nonni per essere colpiti da una tale ‘dannatio memoriae’ in altri tempi destinata ai sovrani più empi e maledetti? Semplice: erano morti.

Il terrore della morte. La tanato-fobia. Il nipotino NON deve sapere che il nonno è morto, non deve sapere che esiste la morte: dobbiamo al contrario titillare il suo ‘senso infantile d’onnipotenza’ che da grande lo porterà a crollare a terra di fronte alla prima difficoltà, al primo limite che il Reale imporrà alla sua esistenza.

Eppure, è largamente dimostrato che non esiste società tendenzialmente più depressa di quella che cerca in tutte le maniere di ‘ignorare la morte’. Perché il risultato del terrore della morte è, quasi sempre, che la morte dominerà la vita, invaderà con la sua ombra ogni istante, spingerà gli esseri verso quello che, giustamente, qualcuno chiamava ‘l’edonismo disperato’, il tentativo goffo di affogare nell’ebbrezza più scomposta il senso di precarietà. Sarà questa anche una società di schiavi, facilmente pilotabile, essenzialmente passiva.

CONTEMPLARE LA MORTE: é una costante dell’uomo vero, dell’uomo sacro.

Certe pratiche tradizionali riguardanti la morte, che al giorno d’oggi appaiono ai nostri terrorizzati contemporanei come inopportune e ‘tristi’, attingono la loro ragion d’essere dalla necessità di prendere virilmente atto della morte e quindi della provvisorietà e dell’impermanenza delle realtà grossolane. Questo, ad esempio, era il senso della ‘contemplazione del cadavere’, praticata un tempo da alcuni ordini cristiani ma anche da certe vie buddhiste la quale, al netto di certe esagerazioni e bizzarrie ‘barocche’, aveva lo scopo di ‘purificare’ (è la stessa funzione del teatro tragico presso i Greci) dalle ‘angosce della morte’.

Un tempo, il 2 Novembre, le famiglie con tanto di piccolini a seguito andavano al cimitero a ‘trovare i loro morti’. Questa tradizione, sia chiaro, non serviva affatto ‘ai morti’ – i quali NON stanno nei cimiteri, se non in qualche loro esile prolungamento psichico e che avrebbero, piuttosto, bisogno di preghiere, di riti che di fiorellini – ma serviva ai vivi.

Oggi non lo si fa più; oggi si cambia strada in macchina se passa un carro funebre. E così l’angoscia e l’insicurezza cresceranno, esattamente come un cane che ti corre dietro in sogno e che tu ti illudi di poter fuggire. Perché, in definitiva, il problema che la morte pone agli esseri è uno solo: chi non la vince (la morte) – e non ne prende coscienza – è destinato indefinitamente a morire. “Passa di morte in morte, l’essere che non riconosce in questo istante il Principio Supremo” Upanishàd). “Quante volte sei già morto perché non hai voluto accettare la morte?” (cit. un monaco del Monte Athos).

P.S.

Collegato a questo ‘terrore della morte’ vi è anche la pseudo-religiosità stucchevole del “salvi tutti”. Quando il nonno trapassa, se vuoi addolcire la pillola al nipotino, gli dirai che “è andato da Dio”. Sicuramente, indiscutibilmente. Adesso E’ FELICE. Addirittura …sta con gli Angeli (però! Ha raggiunto stati che pochissimi santi raggiungono. Forte il nonno!). Persino, “è in Dio” (però! E’ giunto alla perfetta Divinizzazione).

E’ la religione terminale del mondo contemporaneo: tutti atei – de facto – in vita, tutti Beati post-mortem. Come se il passaggio della morte, di per sé, potesse mutare la condizione spirituale di un’anima, rendere ‘santi ipso facto’.

Ora – parlo un linguaggio multiconfessionale perché so di parlare ad un pubblico multiconfessionale – mi sapete indicare, per cortesia, quale tra le Religioni e Tradizioni spirituali d’Oriente o d’Occidente ha mai promesso il Paradiso, l’Eden, la Terra di Luce, il Brahma-Loka, i Campi Elisi a tutti i defunti indiscriminatamente?

E mi dite, per cortesia, quale ‘spirito religioso e misericordioso’ – oggi ce ne sono tanti in giro, e non sono né misericordiosi né tantomeno religiosi – ha cancellato gli Inferni e persino le purificazioni dello Stato Intermedio (Purgatorio, Dogane aeree, Barzakh, Amduat, chiamatele come volete), per democratizzare il post-mortem? Crediamo davvero che sia possibile, a botte di moderna faciloneria, cancellare ciò che noi siamo (perché è da ciò che noi siamo che nasce ciò che saremo)?

Gianluca Marletta


Fonte: aurhelio.it

Share:

2 settembre 2024

Comunicato: Riqualificazione di Piazzale degli Eroi: Un Progetto Vanificato da Modifiche Non Autorizzate?


È con grande rammarico che siamo costretti a segnalare ulteriori problematiche emerse in merito al progetto di riqualificazione di Piazzale degli Eroi, già oggetto di discussione e polemiche nelle ultime settimane. Nonostante le iniziali speranze di miglioramento dell’area, nuovi elementi venuti alla luce dimostrano come il progetto sia stato sostanzialmente vanificato a causa di modifiche apparentemente non autorizzate e in contrasto con quanto previsto dal piano esecutivo approvato.

In particolare, si segnala che i dissuasori previsti nel progetto esecutivo – approvato anche dalla commissione paesaggistica – avrebbero dovuto essere 62 e posizionati lungo i lati della piazza con l’obiettivo di impedire il parcheggio selvaggio delle automobili. Tuttavia, tali dissuasori non sono stati installati secondo quanto inizialmente previsto. Inoltre ci chiediamo se le modifiche apportate, che hanno comportato l'utilizzo di dissuasori di altra tipologia e collocati in maniera diversa rispetto al piano originario, siano mai state sottoposte a una nuova approvazione paesaggistica, come sarebbe stato necessario.

Le responsabilità di queste modifiche devono ancora essere chiarite, ma dalle carte sorge il legittimo sospetto che tale decisione sia stata presa (non sappiamo se da una o più figure coinvolte nel progetto) senza il dovuto rispetto delle procedure approvate, come confermato dalla documentazione disponibile sull'albo pretorio telematico del Comune.

Inoltre, si sottolinea che la determina con cui sono stati autorizzati gli acquisti degli arredi, tra cui i dissuasori, risale al 23 luglio 2024. Tale atto evidenzia una tempistica che solleva ulteriori interrogativi circa la gestione dell’intero iter procedurale.

Ci auguriamo che vengano fornite risposte alla cittadinanza e al contempo venga fatta luce su queste irregolarità al fine, eventualmente, di ripristinare quanto previsto dal progetto esecutivo, garantendo così il rispetto delle normative vigenti e la corretta riqualificazione di Piazzale degli Eroi.

Continueremo a monitorare la situazione e a informare la cittadinanza sugli sviluppi di questa vicenda che, purtroppo, rischia di compromettere un'importante opera di miglioramento per la nostra città.


Il direttivo del Comitato 14 Maggio











Share:

30 agosto 2024

30 agosto '43 | Il 2° più violento bombardamento su Civitavecchia


Il 30 agosto 1943 segna una delle giornate più tragiche nella storia di Civitavecchia. Oggi, a 81 anni di distanza, vogliamo commemorare quel terribile giorno in cui la nostra città fu nuovamente colpita da un massiccio bombardamento aereo, il secondo più devastante nella serie di attacchi che la colpirono durante la Seconda Guerra Mondiale.

Dopo il primo, violento attacco avvenuto il 14 maggio 1943, la popolazione di Civitavecchia stava ancora cercando di riprendersi, tra le macerie e le perdite umane, quando, nel torrido pomeriggio del 30 agosto, un nuovo e feroce bombardamento piombò sulla città. Gli aerei alleati, questa volta, non risparmiarono nulla: case, scuole, chiese e infrastrutture furono ridotte in polvere. 

Oggi, mentre camminiamo tra le vie ricostruite, è difficile immaginare l'entità della distruzione e la sofferenza che i nostri concittadini dovettero affrontare. Eppure, la memoria di quel giorno non deve essere dimenticata. 

Ricordare il 30 agosto 1943 non è solo un dovere civico, ma un atto di rispetto verso coloro che persero la vita, verso chi sopravvisse e contribuì alla ricostruzione, e verso la nostra stessa identità come comunità. È attraverso la memoria di quei momenti che possiamo costruire un futuro più consapevole e solidale.

Comitato 14 Maggio




Share:

28 agosto 2024

Comunicato: Un Mese Dopo la Riqualificazione: Il Caos del Piazzale degli Eroi


É trascorso un mese da quando il Piazzale degli Eroi è stato liberato dalle transenne in seguito alla riqualificazione che ha tolto il parcheggio alle spalle del Monumento e installato grandi sfere come dissuasori per la sosta selvaggia. L'intervento, a più riprese proposto anche dal Comitato 14 Maggio, sembra tuttavia vanificato. 

A distanza di un solo mese dalla riqualificazione sono rimaste solo le panchine alle spalle del monumento, mentre la sosta è diventata più selvaggia di prima, con macchine che per transitare sono obbligate a salire sul gradino dell'entrata del Santuario mentre le sfere installate quali dissuasori vengono rimosse.

L'intervento di pedonalizzazione, auspicato dal Comitato già dal 2020, nel contesto dell'anniversario del centenario del Milite Ignoto e della fine della Grande Guerra, e implementato solo ad inizio agosto, si impone nel quadro di una piazza sulla quale si affaccia il più importante monumento della città ai caduti per la Patria, così come il Santuario della Santissima Concezione dove il 20 aprile 1854 avvenne il prodigio della Madonna, pertanto luogo con una rilevante importanza spirituale e al tempo stesso storica e architettonica. Il piazzale inoltre collega la zona del ghetto al viale ed è perciò attraversata ogni giorno da centinaia di pedoni. 

Facciamo un appello all'amministrazione locale e ai vigili urbani affinché facciano rispettare le regole in questo piazzale rendendolo al contempo civile.

Il direttivo del Comitato 14 Maggio




Share:

22 maggio 2024

Ricostruzione 3D dell'Apollo Helios custodito presso il MANC

 

Il restauro ultimato della statua dell'Apollo Helios, copia romana di un originale di scuola lisippea ritenuto una delle più accurate copie del Colosso di Rodi è visitabile presso il Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia (MANC)



L'Apollo già protagonista di una mostra nel 2023 presso il Museo Archeologico di Napoli finanziatore del restauro effettuati dalla ditta Decoresrl, che ha permesso di rimuovere una patina di concrezioni accumulatesi nel tempo e riportare il marmo allo splendore originario.

Per l'occasione è stata realizzata una ricostruzione virtuale 3D della statua, integrata con le parti mancanti, grazie ad un rilievo laser scanner.

Fonte: MANC

Share:

14 maggio 2024

81 anniversario dell'inizio del bombardamenti anglo-americani su Civitavecchia

Come ogni anno il Comitato 14 Maggio ha portato un omaggio alla memoria delle vittime civili dei bombardamenti alleati presso la Lapide monumentale in Largo Caduti 14 Maggio, nell’ambito della cerimonia commemorativa affianco alle autorità civili, militari ed ecclesiastiche locali.

Il 14 maggio ’43 ebbe inizio il primo della lunga serie di 86 bombardamenti a tappeto su Civitavecchia che colpirono oltre al porto l’intera infrastruttura civile e le abitazioni lasciando alle spalle centinaia di vittime, migliaia di sfollati è una città per il 90% rasa al suolo.








Share:

14 maggio 1943 | 81° anniversario dal "carpet bombing" su Civitavecchia



14 maggio 1943, ore 15.15 circa.
la prima incursione aerea a Civitavecchia, 
alle fortezze volanti americane bastarono pochi minuti di un pomeriggio già quasi estivo per togliere la vita a centinaia di nostri concittadini e a numerosi militari che attendevano l’imbarco nel porto, attorno alla mole dell’Arsenale.
Quel pomeriggio di morte e i successivi bombardamenti sconvolsero la nostra città.
E' stato calcolato in una misura prossima all’80% la distruzione del centro storico

da “Obiettivo Civitavecchia 1943-1993
da Bollettino N° 8/9(17) della società Storica Civitavecchiese



*Il carpet bombing ossia il bombardamento a tappeto è una tecnica di bombardamento aereo consistente nel colpire in maniera indiscriminata vaste aree, spesso urbane di territorio nemico, con lo scopo diretto di distruggere innanzitutto il morale della popolazione al fine di fiaccarne la resistenza. Differisce, dunque, dal bombardamento finalizzato alla distruzione diretta degli obiettivi militari.
Share:

Post più popolari

Visualizzazioni totali

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *

Bacheca FB:

Comitato 10 Febbraio

Firma la petizione

Movimento per la Vita - Civitavecchia