27 agosto 2018
Un impulso per il futuro turistico di Civitavecchia, svincolato da servitù dannose per la salute
Nel 2025 è prevista l'abolizione del carbon fossile come combustibile nelle centrali elettriche. Ecco perchè occorre già da adesso pensare a tutta l'area a nord del porto come importante polo turistico costituito dall'area naturalistica protetta della Frasca con le annesse aree archeologiche. La parte iniziale della Frasca potrebbe ottenere, non essendo in contrasto paesaggistico, la destinazione d'uso per un campo da golf utilizzando il terreno attualmente brullo a prato e qualche laghetto. In area non di competenza ex ARSIAL, e attualmente utilizzato da un cantiere al servizio di ENEL, potrebbe nascere un resort per i frequentatori del campo da golf e per i turisti. A fianco, più a sud, in area Enel, le due cupole potrebbero benissimo essere adattate a palazzetto del ghiaccio e a palazzetto polifunzionale. Attiguo alle due cupole potrebbe infine sorgere un parco dei divertimenti e nell'area degli ex depositi un centro nazionale dell'ENEL per le energie rinnovabili. Solo così, pur perdendo le sostanziose compensazioni ENEL, si potrebbe avere un'altra risorsa economica svincolata da servitù dannose per la salute.
Francesco Etna
21 agosto 2018
Porto di Civitavecchia e le orme dell'antica configurazione dell'architetto Apollodoro di Damasco
Pubblichiamo la ricostruzione del concittadino Francesco Etna che, su una foto di fine '800 mostra l'antica isola frangiflutti, sulle orme di quella romana, sovrapposta all'attuale configurazione portuale.
19 agosto 2018
Prof. Brancato: E' come se Civitavecchia avesse perduto oltre l'identità architettonica anche quella storica
Ai margini del nostro comunicato relativo al Natale di Civitavecchia, pubblichiamo di seguito la riflessione pervenutaci dal prof. Nicolò Giuseppe Brancato, archeologo e studioso di Epigrafia Latina di fama internazionale. Come di seguito affermato dal professore, anche il Comitato 14 Maggio coglie l'opportunità per ribadire che è lungi da noi voler attribuire responsabilità a specifiche Amministrazioni o associazioni. La questione è molto più generalizzata e profonda e riguarda semmai ogni singolo cittadino.
"Avete perfettamente ragione!
Si tratta di una situazione incancrenita, che partendo dalla cementificazione dei resti romani su corso Marconi nel dopoguerra (resti messi in luce da poco dalla Sovrintendenza), passa attraverso la scomparsa delle necropoli dei classiari (se è vero, come mi si riferisce, che una di esse è stata ricoperta da dal moderno palazzone ospitante l'Agenzia delle Entrate ed un supermercato), passa per l'occultamento di resti romani in piazza Garibaldi, il cui ricordo è stato dapprima sostituito da un muretto che avrebbe dovuto alludere alle strutture murarie risepolte, e poi trasformato in non so cosa, per l'assenza sino a pochissimi anni fa di qualsiasi indicazione turistico-archeologica che accennasse alle Terme di Traiano o ad altri monumenti di interesse.
E' come se Civitavecchia avesse perduto, a seguito delle distruzioni belliche, oltre che la propria identità architettonica, anche quella storica, e questo indipendentemente dal succedersi delle varie Amministrazioni.
Buon lavoro, amici del Comitato 14 maggio,
Nicolò Giuseppe Brancato"


